Bomerano - Praiano - San Domenico - Bomerano. Anello.
near Bomerano, Campania (Italia)
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Itinerary description
INFORMAZIONI SULL’ESCURSIONE
CRITICITA’: la mulattiera in discesa presenta tratti sconnessi: numerose le scale in salita; brevi tratti esposti; necessario attraversare 2 volte la strada statale amalfitana.
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO: Alla partenza, a Praiano e a Colle la Serra.
Waypoints
Grotta di santa Barbara
Poco lontano dal centro abitato, in una cavità naturale fu costruita, in un momento non ben precisabile, ma sicuramente anteriore al 1800, una piccola chiesa, ormai allo stato di quasi totale crollo, preceduta da un atrio a pianta quadrata, sotto il quale fu ricavata una cisterna, dove veniva raccolta anche l’acqua proveniente da una sorgente presente in grotta. La copertura a volta a sesto rialzato del vano d’ingresso (l’unico ancora leggibile architettonicamente) presenta tracce di decorazione pittorica; la struttura è a tre navate, absidata, con chiari interventi strutturali nel XIX secolo (costruzione di un muro davanti alle absidi). La decorazione pittorica, meglio conservata, presenta una Madonna con Bambino tra due monaci, inserita tra due colonne con capitelli corinzi che sostengono una struttura architettonica a timpano. A destra dell’entrata un campanile a pianta quadrata completava il complesso religioso. La grotta sottostante la chiesa contiene resti di pitture non più leggibili, ma forse dovette costituire il primo insediamento cultuale.
Spiaggia Marina di Praia
Sovrastata e dominata da un’antica torre Saracena, la spiaggia di Marina di Praia a Praiano è incastonata tra le rocce, incorniciata da un paesaggio unico e suggestivo, che la rende una delle spiagge più ambite della Costiera. Essendo protetta e custodita da due pareti rocciose, il sole vi giunge solo nelle ore centrali della giornata. La scogliera gira tutta intorno alla torre Saracena, offrendo una di quelle passeggiate che rimettono in pace col mondo e stampano sul viso il sorriso del benessere per tutto il giorno. La passeggiata è particolarmente consigliata verso sera e parte dal lato destro della spiaggia. Dalla spiaggia di Marina di Praia si possono raggiungere diversi ristoranti e uno dei locali storici più famosi della Costiera Amalfiana, l’Africana, suggestivo night incastonato nella roccia. Il club ha ospitato personaggi illustri nella sua storia, tra i quali addirittura Jaqueline Kennedy moglie del presidente degli Stati Uniti John Fitzerald Kennedy, nella sua vacanze in Costiera Amalfitana nel 1962.
Chiesa San Luca Evangelista
Dai documenti notarili formanti il Codice Perris si ha notizia di un luogo di culto presente già nel 1123 su cui, nel 1588, fu impiantata questa chiesa dedicata al Santo del paese. La struttura, che ha subito un restauro nel 1772, è divisa in tre navate con pilastri e archi a tutto sesto ed è coperta, nella navata centrale, da volta a botte con lunette laterali e, in quelle minori, da volte a crociera. Un pavimento in maioliche vietresi, risalente al 1789, mostra in tutto il suo splendore cromatico (interessante il contrasto tra l’arancio molto forte e il verde-azzurro posto accanto) un repertorio floreale che incornicia al centro l’immagine di S. Luca che dipinge. Sei cappelle per lato accolgono il ricco patrimonio artistico che la chiesa possiede, tra cui una reliquia di S. Luca, un busto d’argento del Santo del 1694, una tela riproducente la Vergine col Bambino e i SS. Luca e Francesco di Paola, un’altra la Madonna del Carmine e una terza con la Circoncisione, opera di Giovanni Bernardo Lama. La tavola dipinta della Madonna del Rosario fu realizzata da Padovano di Montorio nel 1572; l’altare maggiore mostra un interessante rivestimento di maioliche settecentesche. Il pulpito ligneo a balconcino, con riquadri dipinti che raffigurano i SS. Pietro e Paolo, completa l’arredo liturgico; una cupola senza tamburo, maiolicata all’esterno, copre la zona centrale del presbiterio. Il campanile, accanto alla chiesa, possente e poco svettante, a tre ordini, mostra come unico alleggerimento una monofora all’ultimo registro.
Chiesa di Santa Maria a Castro e Convento di San Domenico
Sulle pendici del Monte S. Angelo a tre Pizzi a quota 364 m. s.l.m. è ubicata la Chiesa di Santa Maria a Castro, con annesso convento di San Domenico, che domina il vallone Fontanella e spazia la vista sull’abitato di Vettica Maggiore, Positano fino a l’isola de lì Galli e l’isola di Capri. Il luogo dedicato al culto fin dalle prime antropizzazioni, per l’impareggiabile bellezza della natura e per la solennità della solitudine, potrebbe giustificare la forma di ara sacrificale, inglobata nella prima navata, che certamente costituì il primo nucleo della Chiesa, sviluppatasi in ere successive fino a comprendere le cinque campate odierne. La prima notizia scritta fino ad oggi ritrovata risale al 2 ottobre 1599. Da essa risulta che il notar Censone stipulò un atto nel convento annesso alla chiesa di Santa Maria della Sanità in Napoli, tra l’Università di Praiano e Vettica Maggiore che possedeva ad antiguo la Chiesa di Santa Maria a Castro amministrandone i beni. Con tale atto l’Università concedeva ai Frati Domenicani la chiesa impegnandosi a costruire il convento annesso. Il convento articolato su due livelli presenta quattro celle al primo piano cucina e forno, refettorio e cisterna al piano sottostante. Particolarmente interessante il gioco delle volte di copertura del primo piano, che tra l’altro, presentano un doppio ordine di volte, sistema diffuso nell’area amalfitana, (vedi convento santa Rosa in Conca dei Marini) che assicurava una perfetta coibentazione. Il restauro statico e conservativo ha ripristinato le volte di copertura che risultavano parzialmente tagliate per l’inserimento di un tetto, poi crollato. E forse proprio il non presentare caratteristiche di peculiari componenti architettoniche fa sì che questa struttura si inserisca quasi mimetizzandosi in un ambiente che le si avvolge attorno creando quella maestosità che rende il sito pregno di sacralità e mistero.
Grotta del Biscotto
Il primo sito di interesse naturalistico, provenendo da Bomerano, è la Grotta del Biscotto (524 m. s.l.m.), così denominata per la particolare conformazione geologica della roccia, che ricorda, in un certo senso, il pane biscottato di Agerola.
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Bellissimi panorami, traccia varia di spunti e differenti tipi di sentiero, scale, scale, e scale... Da fare con calma e con tutto il tempo necessario, prendendosi i momenti necessari per godersi i luoghi.
La difficoltà è soprattutto dovuta alle scale, oppure ci sono tratti che si percorrono con particolare difficoltà tipo arrampicate, sentieri particolarmente scoscesi, invasi da vegetazione o percorribili mani e piedi?
Salve, no la difficoltà sta solo nelle scale a salire e a scendere il sentiero sotto le grotte.
Grazie, metto in elenco da visitare