Altillo da Calabritto
near Bralia, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione sul monte Altillo dal santuario della Madonna della Neve, sopra a Calabritto.
Cominciamo con due precisazioni: siamo saliti in bosco per una traccia che spesso si smarrisce, segnavia quasi assenti, sentieri visibili a tratti che poi si spengono in bosco; seconda precisazione riguardo alla strada per giungere al santuario, abbiamo preso quella che costeggia il cimitero, più breve ma con pendenza esagerata e tornanti strettissimi, assolutamente sconsigliata anche perché per la macchina è un’agonia. Meglio salire dall’altro lato, prendendo la strada che serve per arrivare anche alle cascate.
Venendo all’escursione, la traccia in bosco è quasi mai segnalata, a volte il sentiero è battuto ma spesso lo si perde, le pendenze sono molto impegnative e il fondo è infido. Una volta usciti in cresta, cambia tutto: i panorami sono meravigliosi, la valle dell’alto Sele è visibile in tutto il suo splendore, la vista abbraccia una decina di centri abitati e le principali vette dei Picentini, come Polveracchio, Terminio e Cervialto. È ben visibile anche il massiccio del Vulture. L’Altillo è segnalato da una croce, sotto alla quale si trova una nicchia metallica che contiene un’agenda che funge da libro di vetta. Una volta lì, la cresta prosegue in saliscendi mai impegnativi, sempre panoramica, e arriva a radure fiorite molto suggestive.
Altra nota, il chilometraggio conteggiato da wikiloc non è veritiero, il percorso di andata sarà poco più di 3 km… nel tratto iniziale la traccia ha fatto le bizze zigzagando senza senso.
Cominciamo con due precisazioni: siamo saliti in bosco per una traccia che spesso si smarrisce, segnavia quasi assenti, sentieri visibili a tratti che poi si spengono in bosco; seconda precisazione riguardo alla strada per giungere al santuario, abbiamo preso quella che costeggia il cimitero, più breve ma con pendenza esagerata e tornanti strettissimi, assolutamente sconsigliata anche perché per la macchina è un’agonia. Meglio salire dall’altro lato, prendendo la strada che serve per arrivare anche alle cascate.
Venendo all’escursione, la traccia in bosco è quasi mai segnalata, a volte il sentiero è battuto ma spesso lo si perde, le pendenze sono molto impegnative e il fondo è infido. Una volta usciti in cresta, cambia tutto: i panorami sono meravigliosi, la valle dell’alto Sele è visibile in tutto il suo splendore, la vista abbraccia una decina di centri abitati e le principali vette dei Picentini, come Polveracchio, Terminio e Cervialto. È ben visibile anche il massiccio del Vulture. L’Altillo è segnalato da una croce, sotto alla quale si trova una nicchia metallica che contiene un’agenda che funge da libro di vetta. Una volta lì, la cresta prosegue in saliscendi mai impegnativi, sempre panoramica, e arriva a radure fiorite molto suggestive.
Altra nota, il chilometraggio conteggiato da wikiloc non è veritiero, il percorso di andata sarà poco più di 3 km… nel tratto iniziale la traccia ha fatto le bizze zigzagando senza senso.
Waypoints
Comments (1)
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Ma che selvaggio 😌