Alta via dei Colli Euganei 2º tappa Castelnuovo - Teolo

Ripartiamo per questa seconda tappa dell'alta via dei colli Euganei qui da Castelnuovo, riattraversando il centro del paese sulla SP 43 in direzione Sud/Est per circa poco più di due chilometri. Svoltiamo a sinistra su Via Cicogna Piris, dove la strada interrotta ci obbliga a prendere il sentiero sul lato sinistro della strada, per oltrepassare la interruzione. Ad un primo incrocio seguiamo a sinistra sempre sulla stessa Via, per poi lasciarla definitivamente poco più avanti all'imbocco di una strada bianca sulla nostra destra.

Raggiungiamo l'agriturismo Cà Noale a circa tre chilometri e cinquecento metri dal Via, quando svoltando a sinistra imbocchiamo Via Cicogna Pirio. Percorsi duecento metri imbocchiamo un ripido sentiero alla nostra sinistra che ci conduce sulle Roccette del Monte Pirio.

La parete del monte Pirio rappresenta un esempio tipico di corpo eruttivo trachitico che si è immesso in una frattura apertasi tra le marne euganee di tipo basaltico. La sua particolare morfologia ha permesso di differenziarsi dal paesaggio circostante, diventando uno splendido punto panoramico che è possibile raggiungere attraverso il sentiero n.1 dell'Alta Via. La parete è palestra di arrampicata del CAI.

Sulla sommità del monte Pirio si trovava una Madonnina di bronzo posta proprio per proteggere gli escursionisti dei Colli Euganei, ma che a quanto pare è stata rubata. Il dissenso del Presidente della Montagna e dei volontari che si sono occupati di collocarla in cima al colle è stato enorme, anche perché il gesto ha offeso tutti gli escursionisti montani, abituati a sostare in corrispondenza di croci o simboli religiosi. Probabilmente non tutti accettano che quest'ultimi vengano collocati nei luoghi dove la natura regna incontrastata.

Scendiamo dal versante opposto del Monte Pirio sempre verso Nord e sempre sul sentiero numero uno dell'alta via dei colli Euganei, fino a raggiungere una strada bianca che imboccheremo a sinistra, ma che lasceremo dopo appena cinquanta metri per un sentiero alla nostra destra. A sua volta anche questo sentiero ci condurrà su di una strada bianca che aggirando il promontorio alla nostra sinistra ci accompagna fino al paese di Villa. Da qui inizia la dura salita al Monte Grande.

Il Monte Grande, con i suoi 467 m, rappresenta il terzo colle degli Euganei in ordine di altezza. È localizzato nel settore più settentrionale del gruppo collinare ed è collegato tramite una breve sella al Monte Madonna, con il quale costituisce geologicamente un unico corpo eruttivo.
Morfologicamente il Monte Grande presenta una forma allungata secondo un asse E -W; all’estremità orientale con un’accentuata gibbosità immerge rapidamente nella pianura perieuganea, mentre verso occidente si raccorda in quota al Monte Madonna, formando così la sella (Sella Fiorine). I fianchi del colle sono piuttosto ripidi.

Dalla Chiesa di Villa di Teolo si prende Via la Croce seguendo le indicazione dell'Altavia n°1 dei Colli Euganei. La ripida salita, prima asfaltata e poi sentiero, in tre km porta alla cima del Monte Grande. Una piccola deviazione lungo la salita porta al panoramico Sasso delle Eriche. Seguendo il sentiero 14, segnato come Altavia e si scende a Passo Fiorine, attraversando il Parco Avventura.

Il parco avventura “Le Fiorine” è stato realizzato da il Parco Regionale dei Colli Euganei e dalla Provincia di Padova e comprende ben due ettari di bosco costituito da alberi di rovere, castagno e querce, dove sono stati installati dei percorsi adatti a chiunque voglia trascorrere qualche ora a contatto con la natura. Personale competente e idonee attrezzature (imbragature, carrucole, moschettoni) vi guideranno verso un'esperienza ricca di emozioni forti.

Per oggi ci accontentiamo, e ci risparmiamo il Monte della Madonna. Dal Parco delle Fiorine dopo un momento di meritato riposo, scendendo a sinistra su Via Monte della Madonna e in circa tre chilometri raggiungiamo Ghetto. Un piccolo centro abitato alla periferia di Teolo. Qui prendiamo per l'appunto Via Chiesa di Teolo, fino alla Chiesa di Santa Giustina.

La chiesa arcipretale di Santa Giustina è un edificio religioso sito a Teolo. La chiesa, posta in uno dei più alti punti della cittadina e alle pendici del versante sudorientale del monte della Madonna, uno dei maggiori rilievi dei Colli Euganei, ha origini molto antiche, citata come pieve già nel 1297 con la dedicazione a Santa Giustina, protomartire padovana. Dai primi mesi del 2017 è chiusa al culto a causa di un fronte franoso che interessando la parte retrostante dell'edificio ne ha intaccato la struttura producendo fessurazioni nella sua parte più antica, tuttavia al marzo 2020 l'opera di consolidamento era quasi ultimata.

Le prime citazioni di una chiesa sita nell'abitato, a quel tempo indicato come Tedolo, una pieve, ovvero edificio con annesso battistero, sede arcipretale e dedicata a Giustina, vergine e protomartire padovana, sono contenute nella decima papale del 1297 assieme alle chiese dipendenti di Montemerlo, Zovon, Boccon, Castelnuovo e Cortelà.
Il primitivo edificio fu oggetto di ristrutturazioni tra il 1290 e il 1310, mentre per l'inizio della costruzione del campanile si dovette attendere il 1400. A seguito del decreto emesso dal cardinale Carlo Rezzonico e datato 27 luglio 1747, la pieve di Teolo, toponimo assestato dal 1592, subì il progressivo distacco delle altre chiese, acquisendo lo status di parrocchie autonome, e decretando la perdita di importanza della sua sede. Un ultimo importante intervento nella struttura, ampliandola, venne effettuato tra il 1851 e il 1853, lasciando tuttavia inalterata l'impostazione tardo-medievale del complesso così come si presenta attualmente. Con il completamento del tetto, venne consacrata l'11 settembre 1909.

Proseguiamo per gli ultimi duecento metri che ci separano dal centro di Teolo, dove concludiamo questa seconda tappa. La conclusione della tappa e l'arrivo in paese si manifestano con un senso di entusiasmo ad un tavolo del Bar Centrale con Spritz e patatine. Le nostre strutture scelte per questa tappa sono state il B&B Tito Livio, appena ristrutturato con finiture di gusto, molto bello, nel quale ci siamo trovati benissimo. Mentre per la cena ci siamo riferiti al Ristorante pizzeria Quadrifoglio giusto nella piazzetta intitolata a Tito Livio proprio dietro il nostro B&B, con tavoli all'aperto visto che la stagione lo consente, ma anche l'interno è molto bello. La cena a base di piatti locali della zona ci è piaciuta molto, era tutto molto buono. Anche qui per entrambe le strutture voterei 5/5.