Alta Valle del Lamone: Campigno - Capanna del Partigiano - Monte Giogo di Villore - Femmina Morta - Passo di Poggio della Frasca
near Campigno, Toscana (Italia)
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Itinerary description
ATTENZIONE: LEGGERE MOLTO BENE TUTTA LA DESCRIZIONE PRIMA DI SEGUIRE PEDISSEQAMENTE QUESTO PERCORSO
Era da diverso tempo che volevo esplorare queste zone o meglio riuscire a toccare in un unico giro diversi punti che avevo visitato singolarmente in precedenti escursioni. Per poterlo fare era inevitabile portare l'auto fino a qui, e in particolare in località Campigno (FI), piccolo abitato oramai disabitato - c'è solo una grande struttura ed un'attività chiusa, anche se poco distante si trovano alcune abitazioni, probabilmente seconde case estive - sopra Marradi, pare caro al poeta Dino Campana, che qui veniva per farsi ispirare i suoi Canti Orfici.
L'itinerario odierno è un mix di asfalto (poco), sentieri segnati e non, che attraversa ambienti davvero diversi tra loro, rimanendo tra i 700 e i 1100 metri di altezza. Diverse faggete, ma anche vari passaggi scoperti anche se non particolarmente esposti.
Ci muoviamo tra Alta Valle del Lamone e Mugello, in un'area storicamente nota anche come Romagna Toscana (Marradi ne faceva parte). Guardando a sud troviamo il crinale che ci divide dall'Alpe di San Benedetto, San Benedetto in Alpe e le Foreste Casentinesi, mentre nella valle attigua si trova l'Eremo di Gamogna. Sotto di noi abbiamo appunto il fiume Lamone, recentemente noto ahimè per l'alluvione di maggio 2023.
Poche indicazioni pratiche anziché una descrizione completa dell'escursione:
- non bisogna proseguire fino a Magliabecco, il sentiero gira a destra e sale a Poggiolo;
- anziché raggiungere le Bocchette del Vento sul CAI 253, poco dopo Poggio Lagacciolo ho seguito un fuori traccia molto evidente che districandosi tra le varie alternative mi ha portato comodamente fino alla Capanna del Partigiano;
- Attenti alla "pietraia" nel lungo tratto di sali-scendi fino al Giogo di Corella, è facile scivolare (e farsi male)
- Nei pressi di Monte Giogo di Villore hanno iniziato ahimè i lavori per l'orripilante "parco eolico" che deturperà l'intero crinale,s travolgendolo per sempre. QUINDI NON SO se in futuro sarà possibile percorrere questo tratto dal momento che le pale verranno collocate proprio lungo il percorso
- per chiudere l'anello, nei pressi di Passo di Poggio della Frasca ho preso un fuori traccia assolutamente improponibile. Mi spiego: qui evidentemente l'alluvione ed altri movimenti franosi hanno fatto venire giù gli alberi nei pressi della traccia fuori sentiero. Io ho provato a proseguire, perché inizialmente bene o male si riusciva a passare e a seguire la direzione avendo il fosso (secco) come punto di riferimento. Probabilmente il mio errore è stato non considerare il sentiero pulito che all'inizio del fosso rimane fuori dai rovi e dalla caduta degli alberi e arriva ai ruderi della Val Rovino senza rischiare di farsi male. E l'ipotesi pare fondata perché giunto al rudere di Val Rovino di sotto non senza difficoltà e ormai graffiato ovunque (NON FATELO, DAVVERO), trovo con mia sorpresa dei segnali CAI e il sentiero ben segnato...!! A questo punto non resta che seguirlo, per sbucare alla casa di Gattolete...e da qui ritornare comodamente a Campigno, su strade bianche e quindi asfalto nell'ultimo tratto. Quindi, ricapitolando, si può anche passare di qui...ma solo se il sentiero che ho indicato sopra porta effettivamente ai ruderi senza farvi scendere a ridosso del fosso.
p.s. ultima raccomandazione: il segnale non prende sempre bene, perciò tenetene conto se passate di qui. Zero fontane a parte a Campigno stesso e alla fine del giro.
p.p.s. giro nel complesso davvero molto bello, per la varietà di luoghi attraversati. Tante faggete e non si trova mai nessuno!
Era da diverso tempo che volevo esplorare queste zone o meglio riuscire a toccare in un unico giro diversi punti che avevo visitato singolarmente in precedenti escursioni. Per poterlo fare era inevitabile portare l'auto fino a qui, e in particolare in località Campigno (FI), piccolo abitato oramai disabitato - c'è solo una grande struttura ed un'attività chiusa, anche se poco distante si trovano alcune abitazioni, probabilmente seconde case estive - sopra Marradi, pare caro al poeta Dino Campana, che qui veniva per farsi ispirare i suoi Canti Orfici.
L'itinerario odierno è un mix di asfalto (poco), sentieri segnati e non, che attraversa ambienti davvero diversi tra loro, rimanendo tra i 700 e i 1100 metri di altezza. Diverse faggete, ma anche vari passaggi scoperti anche se non particolarmente esposti.
Ci muoviamo tra Alta Valle del Lamone e Mugello, in un'area storicamente nota anche come Romagna Toscana (Marradi ne faceva parte). Guardando a sud troviamo il crinale che ci divide dall'Alpe di San Benedetto, San Benedetto in Alpe e le Foreste Casentinesi, mentre nella valle attigua si trova l'Eremo di Gamogna. Sotto di noi abbiamo appunto il fiume Lamone, recentemente noto ahimè per l'alluvione di maggio 2023.
Poche indicazioni pratiche anziché una descrizione completa dell'escursione:
- non bisogna proseguire fino a Magliabecco, il sentiero gira a destra e sale a Poggiolo;
- anziché raggiungere le Bocchette del Vento sul CAI 253, poco dopo Poggio Lagacciolo ho seguito un fuori traccia molto evidente che districandosi tra le varie alternative mi ha portato comodamente fino alla Capanna del Partigiano;
- Attenti alla "pietraia" nel lungo tratto di sali-scendi fino al Giogo di Corella, è facile scivolare (e farsi male)
- Nei pressi di Monte Giogo di Villore hanno iniziato ahimè i lavori per l'orripilante "parco eolico" che deturperà l'intero crinale,s travolgendolo per sempre. QUINDI NON SO se in futuro sarà possibile percorrere questo tratto dal momento che le pale verranno collocate proprio lungo il percorso
- per chiudere l'anello, nei pressi di Passo di Poggio della Frasca ho preso un fuori traccia assolutamente improponibile. Mi spiego: qui evidentemente l'alluvione ed altri movimenti franosi hanno fatto venire giù gli alberi nei pressi della traccia fuori sentiero. Io ho provato a proseguire, perché inizialmente bene o male si riusciva a passare e a seguire la direzione avendo il fosso (secco) come punto di riferimento. Probabilmente il mio errore è stato non considerare il sentiero pulito che all'inizio del fosso rimane fuori dai rovi e dalla caduta degli alberi e arriva ai ruderi della Val Rovino senza rischiare di farsi male. E l'ipotesi pare fondata perché giunto al rudere di Val Rovino di sotto non senza difficoltà e ormai graffiato ovunque (NON FATELO, DAVVERO), trovo con mia sorpresa dei segnali CAI e il sentiero ben segnato...!! A questo punto non resta che seguirlo, per sbucare alla casa di Gattolete...e da qui ritornare comodamente a Campigno, su strade bianche e quindi asfalto nell'ultimo tratto. Quindi, ricapitolando, si può anche passare di qui...ma solo se il sentiero che ho indicato sopra porta effettivamente ai ruderi senza farvi scendere a ridosso del fosso.
p.s. ultima raccomandazione: il segnale non prende sempre bene, perciò tenetene conto se passate di qui. Zero fontane a parte a Campigno stesso e alla fine del giro.
p.p.s. giro nel complesso davvero molto bello, per la varietà di luoghi attraversati. Tante faggete e non si trova mai nessuno!
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