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Alpi Feltrine: Via dello Schenèr e Pian del Tachìn per il Bosco Schenèr da Zorzoi di Sovramonte

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Trail stats

Distance
11.78 mi
Elevation gain
3,999 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,999 ft
Max elevation
3,612 ft
TrailRank 
64
Min elevation
1,834 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 18 minutes
Coordinates
6431
Uploaded
October 26, 2020
Recorded
October 2020
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near Zorzoi, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Escursione che ne unisce due che, altrimenti, fatte da sole sarebbero un po’ brevi.
La Via dello Schenèr è un tracciato “storico che più storico non si può”.
La versione originale univa il Feltrino al Primiero, e Matteo Melchiorre nel suo avvincente libro “La via di Schenèr” rende bene l’idea dell’importanza di questo itinerario.
Ora ne rimane una minima parte indicata, con partenza da Zorzoi, da segnavia bianco-azzurri – il resto è stato riassorbito dall’antropizzazione del territorio e dal lunghissimo Lago di Val Schenèr formatosi dopo la costruzione della diga.
La parte “a triangolo” dell’escursione che va verso Pian del Tachin scorre nel cuore del Bosco Schenèr ed è segnata in parte come sentiero di servizio ENEL.
Anche i collegamenti tra i due settori dell’escursione e verso il rientro sono su tracciati con segnavia ENEL.
A parte i soliti singoli alberi schiantati a terra che si trovano in qualsiasi sentiero boschivo non troppo frequentato e manutenuto, ci sono due punti con schianti multipli di derivazione Tempesta Vaia, ma tutti e due si aggirano facilmente senza acrobazie.
È un buon giro per chi apprezza i percorsi boschivi, e in autunno offre una bella tavolozza di colori.

Percorrenza del tratto ancora esistente della Via dello Schenèr
Dal parcheggio di Zorzoi si nota subito una freccia bianco-azzurra “LA VIA DELLO SCHENER” e si va in direzione Bettola su stradetta asfaltata, e poi su stradetta sterrata fino all’attraversamento del Torrente Rosna dove, verso destra, inizia il tracciato del Viàz del Tavernàz – vedi → Alpi Feltrine: Viàz del Tavernàz da Zorzoi di Sovramonte.
Si va a sinistra su buon sentiero dove, a tratti, si nota di essere ben alti e sulla verticale o quasi della SS 50 che scorre sotto.
Si arriva al Capitello Le Roe dove pochi metri prima c’è il bivio andata-ritorno di questa escursione.
Poco più di 100 metri dopo c’è un altro bivio dove, scendendo verso sinistra con secco tornante, ci si riporterebbe sulla pista ciclabile asfaltata che scorre sotto in quel punto.
Il sentiero della Via dello Schenèr prosegue diritto e inizia a restringersi, con qualche passo un po’ esposto nell’area dove svolta secco a destra di fronte al Monte Totoga.
Ora continua verso nord-est e in breve si raggiunge un altro bivio dove c’è una serie di tornantini in discesa verso sinistra che sono l’ultima possibilità di riportarsi in anticipo sulla pista ciclabile.
Proseguendo oltre – per fare la versione integrale di quanto rimasto della via – la traccia a terra diventa mediamente più stretta e con più erbacce, e si passa in vari punti a fianco di reti di contenimento per le scariche di sassi che potrebbero raggiungere la vicina stradetta sottostante.
Alla fine ci si immette – con un saltino roccioso – nella pista ciclabile circa 400 metri prima di arrivare al punto di attraversamento della SS 50 che si può considerare la fine della Via dello Schenèr.
I segnavia bianco-azzurri non sono presenti in quest’ultimo tratto più selvaggio che “stacca come apparenza” rispetto al resto: di solito i gruppi scendono prima sulla pista ciclabile, però su OpenStreetMap (versione OpenMTBMap) è riportata come Via dello Schenèr la versione lunga di questa registrazione GPS.
OpenStreetMap non è il Vangelo, però vuol dire che qualcuno ha mappato ufficialmente tutta l’ultima parte esistente.

Collegamento dalla fine della Via dello Schenèr ai sentieri che vanno in direzione del Pian del Tachin
Si arriva dalla fine della Via dello Schenèr all’imbocco nord della galleria Pontet-Cortella sulla SS 50 appena prima della Diga della Val Schenèr e relativo lago.
Si attraversa con attenzione la strada statale (forse è … il punto più pericoloso dell’escursione!) e si va al vicino inizio della Strada Vederna, ovvero la forestale (nonché sentiero CAI 741) che porta al Rifugio Vederna.
Dopo circa 250 metri si arriva al primo tornante, e dopo un altro tratto poco più lungo si stacca sulla destra una stradetta-mulattiera più stretta che bisogna imboccare (segnavia rossi ENEL all’imbocco).
In breve si arriva a un impluvio da cui, prima della Tempesta Vaia, continuava un bel sentiero in salita.
Ora il fianco boschivo devastato è stato ripulito (necessità ENEL di manutenzione) e la prima parte di sentiero è andata persa: sulla destra c’è una fascia libera anche dai ceppi degli alberi abbattuti, e ci sono dei nuovi bolli rossi su pietre a terra (non molti ma ci sono) che guidano in su verso una direzione comunque intuitiva.
Si sale così per circa 70 metri di dislivello e si rientra nella parte più alta e ancora integra del bosco dove si ritrova il buon sentiero originale.
Continuando si arriva ai tralicci ENEL (117 prima e 116 poi) e dopo altri 60/70 metri lineari ci si immette nel sentiero che dai pressi del sopra citato Capitello Le Roe porta verso l’area del Pian del Tachin.

Dall’uscita del sentiero ENEL dei tralicci 116 e 117 al Pian del Tachin e ritorno
Questa parte dell’escursione percorre due sentieri uniti da un tratto della Strada Vederna.
Finita la secca salita che porta fino a qui, si inizia a traversare verso sinistra con tendenza sud-est, si supera un piccolo franamento aggirandolo da sopra e si arriva a un “teorico” tornante sinistro che attraverserebbe un vallone-impluvio ma che è ricoperto da un gruppo di alberi schiantati a terra.
Qui si scende prima nel vallone-impluvio con pochi metri un po’ ripidi e si risale di fronte senza grossi problemi: in pratica si taglia fuori il tornante.
Il sentiero procede ora verso nord per un centinaio di metri e dovrebbe fare una doppia curva a destra per aggirare una dolce dorsale boschiva secondaria.
Dopo la prima curva a destra c’è una fascia boschiva completamente schiantata a terra.
Tuttavia la soluzione è semplice.
Proprio dall’angolo della prima curva a destra si risale sulla dolce dorsale, eseguendo di fatto un secco tornantino.
Dopo pochi metri si esce dalla dorsale verso destra sul fianco boschivo dove si nota un evidente e provvidenziale corridoio libero; si arriva a incrociare pure una traccia secondaria (probabilmente di animali) da cui si sale (intuitivamente perché qui è libero) a scavalcare la gobba della dolce dorsale e scendere dall’altro alto per ritrovare il buon sentiero in corrispondenza di una delle numerose tabelle gialle “AREA PROTETTA”.
Ora c’è un buon tratto di nuovo liberissimo fino all’attraversamento di un canaletto a fondo pietre dopo il quale ci si ricongiunge con il sentiero che arriva dall’area del Monte Tavernazzo – vedi → Alpi Feltrine: Malga Tavernazzo, Bosco Schenèr, Malga Agnerola, Monte Vallazza e Bivacco Le Prese da Moline in Val Cismon.
Da qui ci si immette nella Strada Vederna dopo un tratto centrale di bosco abbattuto, ma dove sono stati fatti dei lavori di taglio che permettono di camminare tranquillamente.
Per imboccare il sentiero di ritorno, bisogna scendere fino al quinto tornante successivo dal punto di immissione nella Strada Vederna.
La registrazione GPS di oggi arriva al terzo tornante successivo, e poi taglia nel bosco escludendo il quarto.
In ogni caso sono pochi minuti di strada forestale.
Circa 40 metri prima del quinto tornante di riferimento, a sinistra si stacca una traccia inizialmente poco marcata e con un poco evidente bollo rosso su piccola pietra a terra.
Si può anche andare fino al tornante e risalire per pochi metri liberamente sul filo di dorsale di sinistra, e si arriva con certezza al punto dove il sentiero diventa evidente e dove, poco dopo, iniziano i segnavia ENEL in serie.
Questo sentiero di ritorno inizia con un tratto simil-cengia e poi scorre dentro il bosco con un’impronta mediamente un po’ più stretta di quello dell’andata.
Con terreno morbido non ci sono problemi, ma se fosse indurito dal freddo (di ghiaccio neanche a parlarne) potrebbe essere delicato in qualche punto.
Infine ci si immette in un tratto comune con quello dell’andata e si ritorna all’uscita del sentiero ENEL dei tralicci 116 e 117.

Rientro a Zorzoi dall’uscita del sentiero ENEL dei tralicci 116 e 117
Arrivando dall’area del Pian del Tachin si va diritti e in breve si arriva a un bivio, dove tutte e due le varianti riportano a casa: ci sono segnavia ENEL in tutte e due le direzioni.
Ho scelto quella alta di sinistra perché passa sotto un tratto di fascia rocciosa molto alta e spettacolare con gocciolamento costante: l’ho sempre trovato anche nei periodi secchi.
Il sentiero è sempre “normale” tranne un tratto dov’è contorto perché ritracciato tra i tagli in un’area boschiva devastata dalla Tempesta Vaia.
Si ritorna così sulla Via dello Schenèr a pochi metri di distanza dal Capitello Le Roe, e poi a Zorzoi ripercorrendo a ritroso un tratto dell’andata.

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Il dislivello reale dell’escursione è di circa 1.050 metri e non oltre 1.200 come indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.

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Waypoints

PictographWaypoint Altitude 2,113 ft
Photo of01 - Parcheggio di fronte alla fermata autobus di Zorzoi

01 - Parcheggio di fronte alla fermata autobus di Zorzoi

PictographWaypoint Altitude 2,280 ft
Photo of02 - Bivio stradette in località Bettola: andare a sinistra Photo of02 - Bivio stradette in località Bettola: andare a sinistra

02 - Bivio stradette in località Bettola: andare a sinistra

PictographWaypoint Altitude 2,377 ft

03 - Area dove sorgeva il Castello di Schenèr

PictographWaypoint Altitude 2,136 ft
Photo of04 - Attraversamento Torrente Rosna in Val Rosna

04 - Attraversamento Torrente Rosna in Val Rosna

PictographWaypoint Altitude 1,958 ft
Photo of05 - Capitello Le Roe

05 - Capitello Le Roe

PictographWaypoint Altitude 1,920 ft
Photo of06 - Bivio con possibile uscita anticipata dalla Via dello Schenèr

06 - Bivio con possibile uscita anticipata dalla Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 1,843 ft
Photo of07 - Primo passaggio a fianco reti di contenimento sulla Via dello Schenèr Photo of07 - Primo passaggio a fianco reti di contenimento sulla Via dello Schenèr

07 - Primo passaggio a fianco reti di contenimento sulla Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 1,861 ft
Photo of08 - Bivio con ultima possibile uscita anticipata dalla Via dello Schenèr

08 - Bivio con ultima possibile uscita anticipata dalla Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 1,904 ft
Photo of09 - Punto foto lungo la Via dello Schenèr Photo of09 - Punto foto lungo la Via dello Schenèr Photo of09 - Punto foto lungo la Via dello Schenèr

09 - Punto foto lungo la Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 1,859 ft
Photo of10 - Rientro su pista ciclabile verso la fine della Via dello Schenèr

10 - Rientro su pista ciclabile verso la fine della Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 1,928 ft

11 - Fine della Via dello Schenèr all'imbocco nord della Galleria Pontet-Cortella della SS 50

PictographWaypoint Altitude 1,928 ft

12 - Inizio Strada Vederna

PictographWaypoint Altitude 2,201 ft
Photo of13 - Uscita da Strada Vederna per stradetta-mulattiera

13 - Uscita da Strada Vederna per stradetta-mulattiera

PictographWaypoint Altitude 2,235 ft
Photo of14 - Inizio risalita verso tralicci ENEL 116 e 117

14 - Inizio risalita verso tralicci ENEL 116 e 117

PictographWaypoint Altitude 2,975 ft
Photo of15 - Arrivo ai tralicci ENEL 116 e 117

15 - Arrivo ai tralicci ENEL 116 e 117

PictographWaypoint Altitude 3,021 ft

16 - Immissione nel sentiero che dal Capitello Le Roe conduce a Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,285 ft

17 - Piccolo franamento sul sentiero che conduce a Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,436 ft
Photo of18 - Breve taglio di percorso a tornante sinistro per evitare schianti boschivi verso Pian del Tachin

18 - Breve taglio di percorso a tornante sinistro per evitare schianti boschivi verso Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,535 ft
Photo of19 - Inizio aggiramento fascia boschiva schiantata nel Bosco Schenèr verso Pian del Tachin

19 - Inizio aggiramento fascia boschiva schiantata nel Bosco Schenèr verso Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,569 ft
Photo of20 - Rientro su buon sentiero verso Pian del Tachin dopo aggiramento schianti boschivi Photo of20 - Rientro su buon sentiero verso Pian del Tachin dopo aggiramento schianti boschivi

20 - Rientro su buon sentiero verso Pian del Tachin dopo aggiramento schianti boschivi

PictographWaypoint Altitude 3,524 ft
Photo of21 - Attraversamento canalino e immissione nel sentiero che giunge dal Monte Tavernazzo

21 - Attraversamento canalino e immissione nel sentiero che giunge dal Monte Tavernazzo

PictographWaypoint Altitude 3,520 ft
Photo of22 - Serie di schianti boschivi ben tagliati nel tratto finale del Bosco Schenèr verso Pian del Tachin

22 - Serie di schianti boschivi ben tagliati nel tratto finale del Bosco Schenèr verso Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,268 ft

23 - Immissione nella Strada Vederna e sentiero CAI 741 in zona Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,082 ft

24 - Inizio taglio di percorso nel bosco scendendo lungo la Strada Vederna

PictographWaypoint Altitude 2,957 ft
Photo of25 - Uscita da Strada Vederna per sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin Photo of25 - Uscita da Strada Vederna per sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin Photo of25 - Uscita da Strada Vederna per sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin

25 - Uscita da Strada Vederna per sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 2,957 ft
Photo of26 - Punto foto lungo il sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin

26 - Punto foto lungo il sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,147 ft
Photo of27 - Punto foto lungo il sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin Photo of27 - Punto foto lungo il sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin

27 - Punto foto lungo il sentiero ENEL di rientro dall'area di Pian del Tachin

PictographWaypoint Altitude 3,238 ft
Photo of28 - Rientro nel tratto comune di sentiero nel Bosco Schenèr

28 - Rientro nel tratto comune di sentiero nel Bosco Schenèr

PictographWaypoint Altitude 2,953 ft
Photo of29 - Bivio sentieri ENEL di rientro verso la Via dello Schenèr

29 - Bivio sentieri ENEL di rientro verso la Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 2,947 ft
Photo of30 - Alta fascia rocciosa aggettante con forte stillicidio rientrando verso la Via dello Schenèr Photo of30 - Alta fascia rocciosa aggettante con forte stillicidio rientrando verso la Via dello Schenèr

30 - Alta fascia rocciosa aggettante con forte stillicidio rientrando verso la Via dello Schenèr

PictographWaypoint Altitude 2,015 ft
Photo of31 - Punto foto dall'alto all'ex Bar Rosna al rientro lungo la Via dello Schenèr

31 - Punto foto dall'alto all'ex Bar Rosna al rientro lungo la Via dello Schenèr

Comments  (1)

  • Photo of Malbeck82
    Malbeck82 Sep 9, 2021

    fatto ieri con amici ma ci siamo completamente persi dopo il lago,pensavamo bisognasse salire per il rifugio Vederna ma la strada forestale era lunghissima ed avevamo gia fatto 20 kilometri cosi siamo tornati e alla fine ne abbiamo fatti 32 di km,penso il sentiero peggiore che abbia mai trovato per quanto riguarda la segnaletica,orrendo

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