Alpi Feltrine, Val Canzoi - Salita al Colle del Demonio e Malga Alvis attraverso la Val Secudia
near Montagne, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Quella di seguito presentata è una salita selvaggia, quasi del tutto dimenticata, su vecchie tracce di cacciatori.
La Val Secudia è uno stretto e assolato intaglio secondario della Val Canzoi, esposto totalmente a sud. Si trova tra la dorsale delimitata dai monti Colsent e Carpeneda ad ovest e le pendici del Colle del Demonio (1722m), panoramica vetta in prossimità della conca di Alvis, ad est. Dall'imbocco della valle (quota gps 822m) alla boscosa forcella sommitale (quota gps 1630m) vi sono quindi 800 metri di dislivello. L'intero itinerario qui proposto prevede circa 1100 metri di dislivello totale.
La salita pur non presentando alcuna difficoltà alpinistica, potrebbe risultare un po' ostica per l'orientamento: pochi sono gli ometti presenti (solo negli attraversamenti dei primi canali), ma molti sono i tagli, alcuni anche recenti. Si tratta dunque di una divertente costante ricerca del taglio successivo tra boschi, radure, canalini e qualche innocua roccetta.
AVVICINAMENTO ALLA VAL SECUDIA
Dall'ultimo parcheggio in fondo alla Val Canzoi (640m) si sale rapidamente alla diga del lago della Stua, si tralascia la stradina che costeggia il lago per imboccare subito il sentiero CAI 811 che sale a sinistra verso Malga Alvis, lo si abbandona dopo pochissimi metri per svoltare ancora a sinistra verso le prime casere (Casere Faibon). Si insiste ancora verso est per circa 200m lineari a risalire un prato fino ad intercettare il sentiero "Anello della Val Canzoi" in prossimità di una presa d'acqua con cisterna. Ora si piega a sinistra in direzione sud lungo il sentiero ben battuto, in leggera salita, fino a superare la costa divisoria in prossimità del boscoso Sass Santin (830m). Qui il comodo sentiero piega verso nord, in modesta discesa, per dirigersi dolcemente sul fondo sassoso della Val Secudia un centinaio di metri più avanti. Tuttavia 50 metri dopo il Sass Santin una evidente traccia si stacca a destra e punta decisa a nord passando sotto ad un vecchio abete caduto: la risalita inizia qui.
RISALITA DELLA VAL SECUDIA
Dopo i primi metri la traccia diventa molto incerta a causa dei parecchi alberi caduti a seguito della tempesta Vaia. In linea di massima si tratta di procedere verso nord stando sempre in sinistra idrografica. Dopo il pianoro con i primi schianti la traccia tende quasi ad allontanarsi dal fondo del canale, piegando verso destra per prendere subito quota e procedere con qualche tornante a mezza costa. In linea di principio se si perde il sentiero bisogna andarlo a cercare più a destra per ritrovarlo più in alto: la mia traccia gps tende a stare più bassa, ma in effetti il sentiero passa in alto a lambire una dopo l'altra due ampie selle boscose. Giunti a quota 940m circa la traccia passa dietro ad una formazione rocciosa e diventa più evidente e facile da seguire. Procede diritta a mezza costa sempre in sinistra idrografica, avvicinandosi lentamente al fondo del canale principale per inteccettarlo a quota 1000m, sotto ad una imponente bastionata rocciosa con covolo in sinistra idrografica. Si attraversa il canale (ometti) per risalire con pochi passi un piccolo tratto franoso in direzione sud. Poi il sentiero piega nuovamente a nord e rimane sempre ben evidente: i tagli sono davvero numerosi.
A quota 1090m si incontra un evidente bivio, qui bisogna tralasciare la traccia di sinistra che si sposta verso ovest sotto una bastionata di rocce ma si deve tenere la traccia di destra (direzione di chi sale). Dopo pochi passi su una stretta ma facile cengietta erbosa si incontrano in rapida successione due piccoli canalini sassosi da attraversare (ometti). Subito la traccia torna a salire in direzione nord affiancando il canalino appena superato per riattraversarlo ancora una volta da est verso ovest poco più a monte. Si scorge sopra di noi tra gli alberi una grande parete rocciosa da lasciare alla nostra destra. Qui il canale diventa un po' più ampio: siamo a quota 1170m circa.
Da qui in avanti risulta piuttosto difficile dare una serie di precisi punti di riferimento, ma la salita diventa tutto sommato ovvia: si passa sempre dove è più facile passare, mantenendo la direzione nord, ricercando taglio dopo taglio la via più comoda. L'impressione è che sia la stessa Val Secudia a svelarsi e guidare l'escursionista, senza presentare trabocchetti, bivi o difficoltà. Forse solo la fitta nebbia potrebbe essere nemica dell'orientamento.
In breve: si passa in destra idrografica di un canale (l'altro lato è precluso da una imponente fascia rocciosa strapiombante), si attraversa il canalino (1250m, pochi passi tra erbe e roccette) per risalire di seguito una ripida faggeta fino a riportarsi sotto una parete rocciosa da lasciare alla nostra destra. Da qui si procede (come risulterà evidente) costantemente in sinistra idrografica, passando prima in prossimità di un sasso con covolo (1370m) e subito dopo alla base di una serie di maestose balze rocciose. Si risale poi un canalino erboso (1450m) che piega verso destra per uscire tra i mughi a sinistra (tagli sempre presenti) e si perviene infine ad un ampio slargo prativo (1500m circa) giusto a sud del torrione sommitale del Col del Demonio.
Si risale tutto il prato mantenedosi a destra e dove il canale si restringe una serie di tagli a sinistra invitano ad entrare nel fitto bosco soprastante. Da qui in pochi minuti si giunge alla sella sommitale (1630m) con strepitosa (e meritata) vista sul Sass de Mura.
DALLA SELLA SOMMITALE ALLA CIMA DEL COLLE DEL DEMONIO E DISCESA
Dalla sella si scende in versante nord di una manciata di metri per intercettare subito l'ampio ed evidente sentiero che sale dalla nostra sinistra con modeste pendenze dalla conca di Alvis. Lo si segue verso destra tra i pini mughi e dopo qualche tornante si perviene alla piccola e panoramica vetta del Colle del Demonio (1722m) in 10-15 minuti di cammino.
La discesa avviene procedendo inizialmente a ritroso lungo la via di salita per poi continuare a seguire l'evidente traccia battuta che arriva fino alla malga Alvis (1573m) e da qui al parcheggio di partenza seguendo il sentiero CAI 811.
La Val Secudia è uno stretto e assolato intaglio secondario della Val Canzoi, esposto totalmente a sud. Si trova tra la dorsale delimitata dai monti Colsent e Carpeneda ad ovest e le pendici del Colle del Demonio (1722m), panoramica vetta in prossimità della conca di Alvis, ad est. Dall'imbocco della valle (quota gps 822m) alla boscosa forcella sommitale (quota gps 1630m) vi sono quindi 800 metri di dislivello. L'intero itinerario qui proposto prevede circa 1100 metri di dislivello totale.
La salita pur non presentando alcuna difficoltà alpinistica, potrebbe risultare un po' ostica per l'orientamento: pochi sono gli ometti presenti (solo negli attraversamenti dei primi canali), ma molti sono i tagli, alcuni anche recenti. Si tratta dunque di una divertente costante ricerca del taglio successivo tra boschi, radure, canalini e qualche innocua roccetta.
AVVICINAMENTO ALLA VAL SECUDIA
Dall'ultimo parcheggio in fondo alla Val Canzoi (640m) si sale rapidamente alla diga del lago della Stua, si tralascia la stradina che costeggia il lago per imboccare subito il sentiero CAI 811 che sale a sinistra verso Malga Alvis, lo si abbandona dopo pochissimi metri per svoltare ancora a sinistra verso le prime casere (Casere Faibon). Si insiste ancora verso est per circa 200m lineari a risalire un prato fino ad intercettare il sentiero "Anello della Val Canzoi" in prossimità di una presa d'acqua con cisterna. Ora si piega a sinistra in direzione sud lungo il sentiero ben battuto, in leggera salita, fino a superare la costa divisoria in prossimità del boscoso Sass Santin (830m). Qui il comodo sentiero piega verso nord, in modesta discesa, per dirigersi dolcemente sul fondo sassoso della Val Secudia un centinaio di metri più avanti. Tuttavia 50 metri dopo il Sass Santin una evidente traccia si stacca a destra e punta decisa a nord passando sotto ad un vecchio abete caduto: la risalita inizia qui.
RISALITA DELLA VAL SECUDIA
Dopo i primi metri la traccia diventa molto incerta a causa dei parecchi alberi caduti a seguito della tempesta Vaia. In linea di massima si tratta di procedere verso nord stando sempre in sinistra idrografica. Dopo il pianoro con i primi schianti la traccia tende quasi ad allontanarsi dal fondo del canale, piegando verso destra per prendere subito quota e procedere con qualche tornante a mezza costa. In linea di principio se si perde il sentiero bisogna andarlo a cercare più a destra per ritrovarlo più in alto: la mia traccia gps tende a stare più bassa, ma in effetti il sentiero passa in alto a lambire una dopo l'altra due ampie selle boscose. Giunti a quota 940m circa la traccia passa dietro ad una formazione rocciosa e diventa più evidente e facile da seguire. Procede diritta a mezza costa sempre in sinistra idrografica, avvicinandosi lentamente al fondo del canale principale per inteccettarlo a quota 1000m, sotto ad una imponente bastionata rocciosa con covolo in sinistra idrografica. Si attraversa il canale (ometti) per risalire con pochi passi un piccolo tratto franoso in direzione sud. Poi il sentiero piega nuovamente a nord e rimane sempre ben evidente: i tagli sono davvero numerosi.
A quota 1090m si incontra un evidente bivio, qui bisogna tralasciare la traccia di sinistra che si sposta verso ovest sotto una bastionata di rocce ma si deve tenere la traccia di destra (direzione di chi sale). Dopo pochi passi su una stretta ma facile cengietta erbosa si incontrano in rapida successione due piccoli canalini sassosi da attraversare (ometti). Subito la traccia torna a salire in direzione nord affiancando il canalino appena superato per riattraversarlo ancora una volta da est verso ovest poco più a monte. Si scorge sopra di noi tra gli alberi una grande parete rocciosa da lasciare alla nostra destra. Qui il canale diventa un po' più ampio: siamo a quota 1170m circa.
Da qui in avanti risulta piuttosto difficile dare una serie di precisi punti di riferimento, ma la salita diventa tutto sommato ovvia: si passa sempre dove è più facile passare, mantenendo la direzione nord, ricercando taglio dopo taglio la via più comoda. L'impressione è che sia la stessa Val Secudia a svelarsi e guidare l'escursionista, senza presentare trabocchetti, bivi o difficoltà. Forse solo la fitta nebbia potrebbe essere nemica dell'orientamento.
In breve: si passa in destra idrografica di un canale (l'altro lato è precluso da una imponente fascia rocciosa strapiombante), si attraversa il canalino (1250m, pochi passi tra erbe e roccette) per risalire di seguito una ripida faggeta fino a riportarsi sotto una parete rocciosa da lasciare alla nostra destra. Da qui si procede (come risulterà evidente) costantemente in sinistra idrografica, passando prima in prossimità di un sasso con covolo (1370m) e subito dopo alla base di una serie di maestose balze rocciose. Si risale poi un canalino erboso (1450m) che piega verso destra per uscire tra i mughi a sinistra (tagli sempre presenti) e si perviene infine ad un ampio slargo prativo (1500m circa) giusto a sud del torrione sommitale del Col del Demonio.
Si risale tutto il prato mantenedosi a destra e dove il canale si restringe una serie di tagli a sinistra invitano ad entrare nel fitto bosco soprastante. Da qui in pochi minuti si giunge alla sella sommitale (1630m) con strepitosa (e meritata) vista sul Sass de Mura.
DALLA SELLA SOMMITALE ALLA CIMA DEL COLLE DEL DEMONIO E DISCESA
Dalla sella si scende in versante nord di una manciata di metri per intercettare subito l'ampio ed evidente sentiero che sale dalla nostra sinistra con modeste pendenze dalla conca di Alvis. Lo si segue verso destra tra i pini mughi e dopo qualche tornante si perviene alla piccola e panoramica vetta del Colle del Demonio (1722m) in 10-15 minuti di cammino.
La discesa avviene procedendo inizialmente a ritroso lungo la via di salita per poi continuare a seguire l'evidente traccia battuta che arriva fino alla malga Alvis (1573m) e da qui al parcheggio di partenza seguendo il sentiero CAI 811.
Waypoints
Waypoint
2,884 ft
04 - Traccia torna visibile
Waypoint
3,560 ft
07 - Bivio, a dx
Waypoint
3,612 ft
09 - Altro canalino
Waypoint
3,885 ft
10 - Tenere la sinistra
Waypoint
4,787 ft
13 - Canalino di loppa
Waypoint
5,118 ft
15 - Uscita dal prato-canalino
Waypoint
5,125 ft
19 - Malga Alvis
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