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Alpi Feltrine: dalla Valle di Lamen alla valle di San Martino per il Dosso delle Perazze e ritorno per la cima del Pafagai

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Trail stats

Distance
8.37 mi
Elevation gain
5,390 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
5,390 ft
Max elevation
5,062 ft
TrailRank 
64
Min elevation
1,913 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 49 minutes
Coordinates
1278
Uploaded
November 16, 2020
Recorded
November 2020
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near Lamen, Veneto (Italia)

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Trail photos

Photo ofAlpi Feltrine: dalla Valle di Lamen alla valle di San Martino per il Dosso delle Perazze e ritorno per la cima del Pafagai Photo ofAlpi Feltrine: dalla Valle di Lamen alla valle di San Martino per il Dosso delle Perazze e ritorno per la cima del Pafagai Photo ofAlpi Feltrine: dalla Valle di Lamen alla valle di San Martino per il Dosso delle Perazze e ritorno per la cima del Pafagai

Itinerary description

Collegamento selvaggio tra due valli a sud delle Vette Feltrine. La salita è su sentiero CAI, mentre la discesa è su terreno poco battuto. Da farsi in condizioni di buona visibilità. Il tragitto risulterebbe meno impegnativo lasciando preventivamente un'auto a Vignui. Qui si propone un anello completo che però prevede una risalita fino alla panoramica cima del monte Pafagai.

Il percorso è descritto (con leggere varianti) anche su "Sentieri e Viaz Riscoperti della Alpi Feltrine e Val del Mis" di De Zordi, Lovat, Sperandio.

Le difficoltà dell'itinerario sono solo all'inizio della discesa con qualche passo su terreno erboso particolarmente ripido. La seconda parte della discesa presenta possibili problemi di orientamento data la pressoché totale assenza di segni di passaggio. Utili un paio di ramponcini leggeri da prato e nulla più.

PUNTO DI PARTENZA
Da Pedavena si sale verso Pren, poi Lamen e si continua su buona strada asfaltata verso l'omonima valle. La si percorre tutta fino ad attraversare un ponticello. Lì si può parcheggiare.


SALITA ALLA FORCELLA DI DOSSO PERAZZE
Dal parcheggio (750m) si imbocca subito il sentiero CAI n. 815 che sale verso nord nel bosco con leggere pendenze e senza tante curve. A quota 1070 si abbandona l'815 e si continua a salire prendendo a destra l'820. Poco dopo il sentiero svolta a sud, esce dal bosco e arriva ad un pulpito da dove si ha un'ampia visione della vallata a sud. A nord invece ci sovrastano tutte le creste delle Vette: in particolare da ovest verso est la pala Croce d'Aune, la pala Pedavena e l'ampia forcella prativa di Dosso Perazze. Continuiamo sul sentiero CAI che ora torna ad andare verso nord lungo la dorsale e pian piano volge ad est. Un passaggio su facili roccette, poi un lungo traverso sempre verso est a lambire i declivi della cima del Col di San Piero, quindi verso nord. Qui il sentiero si avvicina al basamento della Pala Pedavena. Poco prima di arrivarci si abbandona la traccia CAI per salire a destra sui prati verso la forcella delle Perazze. Non si deve raggiungere il punto più basso della forcella ma stare più a nord a lambire le pareti verticali della Pala Pedavena. Siamo a quota 1530m circa.

DISCESA PER LE PERAZZE
Dalla forcella una traccia sottoroccia (tagli) continua verso nord in quota sotto le pareti est della Pala Pedavena verso l'Alpino (cima caratterizzata da un torrione sulla cima simile alla penna del cappello degli alpini). Si raggiunge subito un primo stretto canale che sale verso ovest ("I Desert") con alla base un cogolo. Si continua ad attraversare sempre alla stessa quota su prati inclinati (qualche passo esposto) puntando alla prima dorsale con abeti e mughi che si stacca dalle rocce e scende verso est. Giunti alla dorsale la si segue in cresta (direzione est) abbassandoci fino ad incontrare un ometto (quota 1510m).
Qui inizia la discesa verso sud su prati inclinatissimi per una cinquantina di metri in direzione di un boschetto. Bisogna ricercare i declivi meno pendenti. Io avevo alla mia sinistra un canalino piuttosto verticale. Mentre si scende guardando ad est bisogna individuare una forcella a quota 1434 m caratterizzata da un ceppo di faggi con tre tronchi cresciuto su una forcella. Tale forcella è a sua volta posta a ridosso di alcuni torrionetti e di una roccia rotondeggiante che sul versante nord ha delle pareti verticali alte 15/30 metri (assomiglia quasi a un panettone tagliato a metà, vedi foto). Si attraversa il boschetto per raggiungere la suddetta forcella (bollo rosso su roccia). Da qui si continua in discesa verso est tenendo le pareti rocciose del "panettone" alla nostra destra su tracce di animali (tagli). Quando la parete rocciosa finisce anziché continuare a scendere bisogna risalire di qualche metro (sempre nella stessa direzione) per passare in prossimità di un caratteristico torrione ben visibile davanti a noi alto una decina di metri. Alla sua base un vecchio focolare (quota 1370m). Si continua a scendere sempre in direzione est e si raggiunge subito un canalino dal fondo sassoso (1340m). Anziché attraversarlo si scende per prati verso sud per una trentina di metri. Io ho puntato ad una coppia di abeti: uno ormai caduto da anni ed il secondo ancora in piedi che sembra fare la guardia al primo. Qui si trova una minima traccia di passaggio. D'ora in poi bisogna iniziare a camminare verso est per praterie senza perdere eccessivamente quota. Si attraversa subito il canalino incontrato sopra in prossimità di un covolo. Si insiste sempre verso est su un terreno che ancora presenta i segni di vecchi incendi che hanno distrutto tutta la vegetazione. Non ci sono grandi tracce da seguire, in precedenti ricognizioni avevo pure trovato qualche ramo tagliato, ma qui sono merce rara. Bisogna farsi strada tra la boscaglia, superando qualche piccola dorsale, perdendo quota con molta parsimonia e puntando in lontananza l'unico promontorio con dei grandi faggi: è l'ultimo colle visibile.
Volendo si può salire su questa piccola cima che domina l'intera Valle di San Martino ma ci si può fermare alla forcella precedente (1200m) e da lì scendere verso sud per prati per la linea di massima pendenza evitando le poche roccette. Più in basso la boscaglia si trasforma in un bosco un po' più fitto; si continua a scendere fino a quota 1080m dove si intercetta il sentiero delle "Perazze basse". Recentemente questo sentiero è stato abbondantemente segnato con bolli di un giallo fosforescente un po' troppo invasivo. Si seguono questi bolli sempre verso est.

(NOTA: qui la mia traccia gps si distanzia un po' da quella ufficiale con i bolli ma dopo poche centinaia di metri si ricongiungono)

Il sentiero non è sempre evidentissimo ma continua a scendere nel bosco tenendo la direzione est senza particolari difficoltà e curvando pian piano verso nord fino a ricongiungersi nei pressi del "Pian dei Violini" (850m) con il sentiero CAI 812 che dalla Valle di San Martino sale verso la Buse delle Vette e di Pietena.

La discesa ora segue il sentiero CAI. Qui bisogna scegliere come terminare il giro.

ALTERNATIVA 1 - Arrivo a Vignui
Se abbiamo lasciato un auto a Vignui o in Valle di San Martino basta seguire il sentiero CAI e la strada che senza alcuna difficoltà escono dalla valle.

ALTERNATIVA 2a - Per la Val Falonega e la Val Sorda
Se dobbiamo ritornare al punto di partenza possiamo seguire un sentierino che si stacca sulla destra 20 m più a sud del punto in cui abbiamo incontrato il sentiero CAI (indicazioni per la "val sorda"). È un sentiero non difficile che si ricollegherà alla prossima alternativa. Personalmente lo ritengo un po' più lungo (come tempi) e tortuoso a quello che vado ad esporre.

ALTERNATIVA 2b - Valle di San Martino e Cima Pafagai (traccia gps)
Dovendo sempre tornare al punto di partenza si scende comunque seguendo il sentiero CAI, si attraversa una passerella in legno, si passa nei pressi di una vecchia calchera e si continua sulla stradina che esce dalla valle fino a attraversare un ponticello per tornare in destra idrografica. Questo è il punto in cui si può arrivare anche con l'auto (580m).
Si procede ancora verso sud per la strada per una sessantina di metri poco prima di giungere ad un bivio si abbandona la strada per salire a destra su evidente traccia.
(Qui inizia la salita alla cima del Pafagai: sono poco più di 400 metri di dislivello. I sentieri sono facili ma presentano parecchi bivi).
Il sentiero sale in direzione sud e termina a quota 640m dove incontra una strada sterrata. La seguiamo verso nord (destra) per poche decine di metri fino ad un spiazzo con più opzioni. (Qui arriva anche il sentiero dell'alternativa 2b).
Si prende la strada che sale decisa a sinistra e 20 metri dopo si prende ancora la diramazione di sinistra. Qui il sentiero sale quasi in trincea. A quota 690 m si attraversa il piccolo ruscello e si continua a sinistra (compiendo praticamente un tornante) in direzione est fino ad arrivare ad un'altana dei cacciatori (715m). Da qui si sale per traccia incerta su per il bosco lungo la linea di massima pendenza fino a raggiungere una vecchia strada ormai in totale disuso. La si segue in direzione sud e dopo 40 metri si arriva a dei ruderi (800m). Qui si continua verso destra (ovest) per 400m lungo una strada più battuta. La stradina ben presto si trasforma in sentiero. A quota 850 m si tralascia la traccia che continua verso nord per prendere l'evidente sentiero a sinistra che sale in direzione sud (qui in caso di dubbi tenersi sulla traccia più alta). Lo si segue fino a sbucare sull'ennesima stradina forestale (910m), si svolta a destra e in pochissimi metri si arriva ai ruderi della "Busa del Pafagai". Si continua in salita in direzione sud-ovest sotto una fitta abetaia lasciando i ruderi alla nostra destra. Dopo qualche ripido strappo si arriva finalmente sul Pafagai (1020m), cima dalla splendida vista su tutta la vallata Feltrina. Ora si scende verso ovest su traccia ben battuta fino ad incrociare una strada sterrata (935m). La si segue a destra (nord) per circa 1200 m per sbucare sulla strada asfaltata della Valle di Lamen (700m). Da qui sempre verso nord si torna al parcheggio della partenza.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 5,043 ft
Photo ofForcella di Dosso Perazze Photo ofForcella di Dosso Perazze Photo ofForcella di Dosso Perazze

Forcella di Dosso Perazze

PictographWaypoint Altitude 5,049 ft
Photo ofCanalino dei Desert Photo ofCanalino dei Desert

Canalino dei Desert

PictographWaypoint Altitude 4,957 ft
Photo ofOmetto di riferimento

Ometto di riferimento

PictographWaypoint Altitude 4,705 ft
Photo ofForcella con faggio Photo ofForcella con faggio Photo ofForcella con faggio

Forcella con faggio

PictographWaypoint Altitude 4,508 ft
Photo ofTorrione caratteristico Photo ofTorrione caratteristico Photo ofTorrione caratteristico

Torrione caratteristico

PictographWaypoint Altitude 4,406 ft

Canalino

PictographWaypoint Altitude 4,295 ft
Photo ofAbete caduto Photo ofAbete caduto Photo ofAbete caduto

Abete caduto

PictographWaypoint Altitude 3,940 ft
Photo ofForcellino boscoso Photo ofForcellino boscoso

Forcellino boscoso

PictographWaypoint Altitude 3,553 ft

Sentiero delle Perazze Basse

PictographWaypoint Altitude 3,556 ft

Piccolo promontorio

PictographWaypoint Altitude 1,909 ft

Parcheggio

PictographWaypoint Altitude 2,169 ft

Arrivo alternativa 2b

PictographWaypoint Altitude 2,283 ft
Photo ofRuscello

Ruscello

PictographWaypoint Altitude 2,346 ft

Altana

PictographWaypoint Altitude 2,582 ft

Strada in disuso

PictographWaypoint Altitude 2,615 ft

Ruderi

PictographWaypoint Altitude 2,756 ft

Bivio

PictographWaypoint Altitude 2,976 ft

Strada forestale

PictographWaypoint Altitude 2,989 ft
Photo ofRuderi Busa del Pafagai

Ruderi Busa del Pafagai

PictographWaypoint Altitude 3,323 ft
Photo ofPafagai Photo ofPafagai

Pafagai

PictographWaypoint Altitude 3,068 ft

Strada sterrata

PictographWaypoint Altitude 3,497 ft
Photo ofBivio 815/820

Bivio 815/820

PictographWaypoint Altitude 4,003 ft
Photo ofPulpito panoramico

Pulpito panoramico

PictographWaypoint Altitude 4,003 ft

Colle boscoso

PictographWaypoint Altitude 2,789 ft

Pian dei Violini / CAI

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