Alpe Busarasca da Cicogna - Parco Nazionale della Val Grande

Attenzione: i dati riguardante il guadagno e la perdita altimetrica non sono da considerarsi corretti. Tra andata e ritorno sono circa 1400/1500 m.
L’Alpe Busarasca, ormai ridotta in ruderi, si trova sulla dorsale che da Cima Marsice scende verso Pogallo, separando la valle di Pian di Boit, percorsa dal Rio Pianezzoli, da quella di Baldesaut, ove scorre il Rio Pogallo. La sella, su cui sorge, è un ottimo punto di osservazione su tutta la corona di montagne che delimitano la Val Pogallo.
Raggiunto Cicogna, piccola capitale della Val Grande ove è presente una sede e un ostello del Parco Nazionale Val Grande, si lascia l’auto nel parcheggio antistante il circolo. L’itinerario ha inizio al tornante prima della sede del Parco, nei pressi di un antico lavatoio ove sono presenti chiare indicazioni in direzione di Pogallo. L’antica mulattiera o “sentiero Sutermeister”, con continui sali-scendi, costeggia costantemente il Rio Pogallo, a volte anche esposta, regalando scorci meravigliosi sulla forra sottostante. Lungo la medesima è presente un’esaudiente cartellonistica predisposta dal Parco per far conosce la geologia e la natura della vallata.
Raggiunto Pogallo si seguono le indicazioni per Pian di Boit; il sentiero scende sulla destra della piana e attraversa il Rio Pogallo su di un ponte che consente di attraversare una caratterista, quanto profonda forra; poco oltre si incontra la deviazione per l’Alpe Busarasca. Ora il sentiero sale in modo deciso lungo la dorsale offrendo scorci panoramici su Pogallo, (a volte la traccia non è proprio evidente ma tutto il percorso è segnalato con bolli rossi sui tronchi). Raggiunto l’Alpe Color, ormai diroccato ed invaso dalla vegetazione, si risale una ripida faggeta e successivamente, con un lungo traverso, si transita nei pressi dell’Alpe Brusà (si passerà al ritorno con una deviazione). A questo punto non resta che continuare a salire nel ripido bosco e, come per incanto, alla fine, appariranno i ruderi dell’alpe al centro di quelli che una volta erano fiorenti pascoli.