Alpago: Madonna del Runal da Pianture, Casera Palughetto, Mandria da Toni e discesa sui prati del Mezzomiglio.
near Pianture, Veneto (Italia)
Viewed 194 times, downloaded 5 times
Trail photos
Itinerary description
L'uscita di odierna, va a percorrere uno dei classici itinerari che si sviluppano nella zona sud dell'Alpago,toccando almeno un paio di punti d'interesse.
Partenza da poco dopo l'abitato di Pianture, dove in prossimità di un tornate si può lasciare l'auto, ma poco spazio davvero.
Il tratto iniziale si sviluppa su ampia carrareccia che sale direzione NE, si segue pedissequamente l'ampissima traccia e si giunge in circa 15/20 minuti alla chiesetta della Madonna di Runal.
Si lascia la chiesa a sx e si prosegue per sentiero che rimane ampio, nonostante qualche frana qua e là, prestare attenzione ad un passaggio su albero che fa da ponte. (In alternativa si può salire sull'E1 che sale a destra)
Lo spettacolare paesaggio nel quale ci si immerge vale sempre la pena di essere nominato, faggi snelli ed altissimi ci avvolgono in un'atmosfera di totale silenzio e pace.
Dopo un'ora dalla partenza si giunge a Casera Palughetto, dalla quale si vira decisamente verso destra in direzione sud, verso Mezzomiglio.
Appena dopo si stacca dalla strada forestale il Cai922 che consiglio vivamente di scegliere al posto di salire per la classica strada che sale alla malga: il sentiero è ben tenuto, bollinato perfettamente, non lascia spazio ad errori, é molto panoramico e passa per un belvedere dal quale é impossibile non scattare un foto al quadro che abbiamo davanti, lago di Santa Croce con le Dolomiti Bellunesi sullo sfondo.
Proseguendo fino alle fine del 922 si giunge ad intersecare l'asfalto che sale da sinistra, si percorrono qualche centinaia di metri e si piega poi, all'altezza di una curva ampia a dx, su carrareccia che sale a sx in Val Faldina, quest'oggi leggermente ghiacciata ma niente di pericoloso.
Alla fine di questa strada, che ci immerge nel silenzio assoluto (stando in silenzio è facile vedere qualche animale indisturbato) si giunge a un "ricovero" che vale una visita: la Mandria de Toni, andate e guardate cosa c'è dentro! (Vedasi foto)
Si sale poi facilmente sulla dorsale che porta verso i prati del Mezzomiglio, si attraversa il monte Costa, e si scende verso la malga.
Da questa zona impossibile non fare una foto allo scenario che abbiamo di fronte: dalle Pale di San Martino, Pizzocco, Agner, Cima Vezzana, Pelmo, Civetta Tofane, Bosconero...
Dalla malga si scende a sx su prati un po' a fantasia fino ad agganciare una traccia (tratteggiata nera su Tabacco) che che permette di tagliare di netto a mezzacosta il versante, fare attenzione che l'attacco non è facilmente individuabile tantomeno segnalato, bisogna aiutarsi con una mappa (seguire mia traccia); si scende inizialmente un po' liberaremente nella pineta, fino a trovare la traccia labile che accompagna verso valle.
Scendere con cautela per 2 motivi: in primis la traccia non è sempre battuta a terra ed è facile perderla, poi quasi tutto questo tratto è un tappeto di foliage che pur rimanendo sempre bello da vedere obbliga concentrazione ed equilibrio.
Questo taglio permette di risparmiare a mio avviso almeno 2,5km rispetto alla discesa su strada classica, che tuttavia rimane una scelta più conservativa e facile da approcciare.
È un'escursione semplice, adatta a tutti, mai esposta ne pericolosa, non troppo impegnativa fisicamente, che ci fa attraversare una delle zone più belle e caratteristiche delle prealpi.
Essendo cmq in parte su mulattiera direi d'obbligo calzature da trekking ed una discreta scorta di idratazione.
Copertura telefonica 80%
Qualche punto acqua
Passo odierno normo-tranquillo
Partenza da poco dopo l'abitato di Pianture, dove in prossimità di un tornate si può lasciare l'auto, ma poco spazio davvero.
Il tratto iniziale si sviluppa su ampia carrareccia che sale direzione NE, si segue pedissequamente l'ampissima traccia e si giunge in circa 15/20 minuti alla chiesetta della Madonna di Runal.
Si lascia la chiesa a sx e si prosegue per sentiero che rimane ampio, nonostante qualche frana qua e là, prestare attenzione ad un passaggio su albero che fa da ponte. (In alternativa si può salire sull'E1 che sale a destra)
Lo spettacolare paesaggio nel quale ci si immerge vale sempre la pena di essere nominato, faggi snelli ed altissimi ci avvolgono in un'atmosfera di totale silenzio e pace.
Dopo un'ora dalla partenza si giunge a Casera Palughetto, dalla quale si vira decisamente verso destra in direzione sud, verso Mezzomiglio.
Appena dopo si stacca dalla strada forestale il Cai922 che consiglio vivamente di scegliere al posto di salire per la classica strada che sale alla malga: il sentiero è ben tenuto, bollinato perfettamente, non lascia spazio ad errori, é molto panoramico e passa per un belvedere dal quale é impossibile non scattare un foto al quadro che abbiamo davanti, lago di Santa Croce con le Dolomiti Bellunesi sullo sfondo.
Proseguendo fino alle fine del 922 si giunge ad intersecare l'asfalto che sale da sinistra, si percorrono qualche centinaia di metri e si piega poi, all'altezza di una curva ampia a dx, su carrareccia che sale a sx in Val Faldina, quest'oggi leggermente ghiacciata ma niente di pericoloso.
Alla fine di questa strada, che ci immerge nel silenzio assoluto (stando in silenzio è facile vedere qualche animale indisturbato) si giunge a un "ricovero" che vale una visita: la Mandria de Toni, andate e guardate cosa c'è dentro! (Vedasi foto)
Si sale poi facilmente sulla dorsale che porta verso i prati del Mezzomiglio, si attraversa il monte Costa, e si scende verso la malga.
Da questa zona impossibile non fare una foto allo scenario che abbiamo di fronte: dalle Pale di San Martino, Pizzocco, Agner, Cima Vezzana, Pelmo, Civetta Tofane, Bosconero...
Dalla malga si scende a sx su prati un po' a fantasia fino ad agganciare una traccia (tratteggiata nera su Tabacco) che che permette di tagliare di netto a mezzacosta il versante, fare attenzione che l'attacco non è facilmente individuabile tantomeno segnalato, bisogna aiutarsi con una mappa (seguire mia traccia); si scende inizialmente un po' liberaremente nella pineta, fino a trovare la traccia labile che accompagna verso valle.
Scendere con cautela per 2 motivi: in primis la traccia non è sempre battuta a terra ed è facile perderla, poi quasi tutto questo tratto è un tappeto di foliage che pur rimanendo sempre bello da vedere obbliga concentrazione ed equilibrio.
Questo taglio permette di risparmiare a mio avviso almeno 2,5km rispetto alla discesa su strada classica, che tuttavia rimane una scelta più conservativa e facile da approcciare.
È un'escursione semplice, adatta a tutti, mai esposta ne pericolosa, non troppo impegnativa fisicamente, che ci fa attraversare una delle zone più belle e caratteristiche delle prealpi.
Essendo cmq in parte su mulattiera direi d'obbligo calzature da trekking ed una discreta scorta di idratazione.
Copertura telefonica 80%
Qualche punto acqua
Passo odierno normo-tranquillo
Waypoints
Wilderness hut
3,311 ft
Casera Palughetto
Prendere raccordo a sx e salire per intersecare asfalto sopra
You can add a comment or review this trail
Comments