Alla riscoperta delle vecchie mulattiere sul colle di S. Maria delle Grazie a Coppito
near Coppito, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Indieme ad Antonino abbiamo dovuto fare diverse prove di percorso, credo almeno 5/6 e forse di più...per ottenere questo piacevole anello.
La difficoltà è stata nel trovare il passaggio fra il 3° e il 4° Waypoint. Questo tratto, fino a poco tempo fa, era completamente invaso dalla vegetazione. Pian piano lo abbiamo riscoperto, insieme all'infaticabile Sandro (Zenodocchio) studioso e quindi conoscitore di questi antichi percorsi, ed oggi nostro compagno di avventura aggiunto, che ci ha dato davvero un grosso aiuto.
Il percorso, in questo breve segmento, era oramai destinato all'oblio, anche i muri a secco di sostruzione erano avvolti da ogni tipo di vegetazione... Solo alla fine del lavoro di pulitura, abbiamo finalmente potuto registrare questa traccia ad anello.
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Partenza dal parcheggio accanto alla Chiesa principale di Coppito (Chiesa di San Pietro del XIII secolo), si percorre un tratto di strade asfaltate in mezzo alle nuove costruzioni edificate.
Si intercetta poi "Via delle Svolte" e in breve si arriva ad uno slargo/parcheggio da cui inizia il percorso naturalistico in mezzo alla stupenda collina di "S. Maria delle Grazie" (Colle Macchione da IGM).
Il percorso ora si riscopre all'improvviso nelle sue origini: praticamente si percorre un'antica e sterrata mulattiera, che nel primo tratto è in leggera salita per poi ridiscendere in pianura, attraversando un bosco di stupende ed antiche querce (!).
Infatti, dopo aver affiancato la scuola "Reiss Romoli" (visibile in lontananza alla nostra sinistra) il tracciato continua fino ad un tratto quasi completamente immerso nella vegetazione (che rischiava di scomparire tra le ormai tante recinzioni a dir poco assurde e la vegetazione infestante).
Ora l'antica mulattiera (3° Waypoint) è stata da poco ripulita (soprattutto nel breve tratto pianeggiante) ed è facilmente percorribile, fino ad intercettare un altro tratto di un'antica traccia (4° Waypoint) che risale decisa verso la sommità del Colle.
Si prosegue risalendo e costeggiando una recinzione rettilinea impiantata di recente (molto discutibile il suo utilizzo) fino ad intercettare un sentierino (alla nostra sinistra, 5° Waypoint) che ci conduce, dopo aver attraversato uno stupendo "teatro naturale", prima al "Pietrone" (al 6° Waypoint) e poi ancora in facile salita fino ad intersecare una "strada/carrareccia".
Da tale intersezione, salendo a destra incontriamo subito una grotta antropizzata molto interessante (situata alla nostra SX al 7° Waypoint) e dopo pochi minuti di facile salita arriviamo al cospetto della Chiesa di Santa Maria delle Grazie (XII secolo) e dell'antico convento cistercense (9° WP a mt. 750 slm).
Poco al di sopra di tale struttura (conventuale prima e dimora signorile fino ai primi decenni del secolo scorso) c'è il Colle Macchione (10° WP, il punto più alto raggiunto a 766 mt. slm) con diversi e grossi pietroni naturali e predominanti, dalla cui sommità si può godere di bellissime viste panoramiche (!) su L'Aquila e su tutti gli orizzonti.
Questa collina, in passato, doveva essere densamente abitata e strenuamente difesa, sia nel periodo italico che al tempo dei romani e nel primo medioevo. Prova certa ne è la presenza di abbondantissimo materiale in terracotta (cocci di vasellame più o meno finemente modellato, pezzi di mattoni ed embrici etc.) presente e visibile nel terreno.
Dal Colle e dal bel pianoro visitato (11° e 12° WP con notevoli viste panoramiche) ricco di vegetazione varia, ci aspetta una facile e repentina discesa intercettando (al 13° WP) e percorrendo "Via Madonna delle Grazie" verso l'abitato di Coppito, passando prima nel parco della "Murata Gigotti ", punto di riferimento attuale e molto frequentato dagli abitanti dell'antico paese.
Dal parco, abbiamo deciso di percorrere alcune antiche vie di Coppito, davvero molto interessanti: Via della Mainetta prima e Via della Vetreria subito dopo, con scorci di assoluto fascino (!!)... provare per credere.
(*Ci auguriamo che l'abitato di Coppito, bistrattato fortemente dal forte sisma del 2009, sia recuperato in maniera fedele all'antico, così da conservarne e preservarne l'indiscutibile fascino storico e urbanistico).
Nel tratto finale, si può fare una visita al Duomo di San Pietro di Coppito (come già scritto del XIII secolo) con all'interno pregevoli affreschi del pittore Saturnino Gatti.
La bella struttura in conci di pietra bianca perfettamente lavorati, era originariamente a tre navate (!) come ben dimostrano le tre absidi finemente composte. Fu in seguito ridotta e "snaturata" ad un'unica navata dopo il forte terremoto aquilano del 1703.
Buona passeggiata!
Waypoints
Cospicui resti del muro di sostruzione dell'antica mulattiera (da poco ripulita)
Questo è il tratto, rettilineo e pianeggiante, della mulattiera che è stato recentemente riscoperto e ripulito. Lo abbiamo ritrovato oramai totalmente ricoperto dalla vegetazione, ed era l'unico segmento rimasto per arrivare da Via delle Svolte alla cima di Colle Macchione. Oramai "le recinzioni" avanzano...riuscendo a chiudere praticamente qualsiasi opportunità di fare una bella passeggiata su questo stupendo Colle. Attualmente si vede molto bene il muro a secco realizzato in antico per sostenere il terreno e garantire il comodo passaggio.
Bivio, a destra in leggera salita
Anche in questo tratto, c'era un'antica mulattiera, non più frequentata oramai da tanti anni...questo comunque non può permettere di realizzare una recinzione proprio a ridosso della traccia, la storia di questo luogo non merita un tale, a dir poco selvaggio, trattamento. (Chi controlla i confini dei terreni brutalmente recintati?).
Deviazione, a sinistra in leggera discesa
Da questo punto si percorre un comodo sentierino che facendoci attraversare un suggestivo "teatro" naturale, ci consente già delle viste sul campaniletto della Madonna delle Grazie.
Foto
Questa enorme pietra, si è praticamente staccata dall'agglomerato di rocce sovrastante...chissà in quale epoca. Diversi ed imponenti gruppi rocciosi sono presenti su questo esteso Colle, alcuni oramai quasi completamente nascosti nella fitta vegetazione.
A destra in leggera salita subito si incontra l'ingresso di una interessante grotta antropizzata
La grotta che vedete, un tempo sicuramente molto più esigua, è stata probabilmente scavata, ampliata e poi protetta dal muro su cui è stata ricavata una porta di ingresso e una piccola finestra. Sicuramente veniva utilizzata per custodire vario bestiame, soprattutto nelle ore notturne e nei periodi invernali. Diversi esempi di questo tipo ho visto sulla nostre montagne...
S. Maria delle Grazie, con l'antico convento Cistercense, rimaneggiato negli ultimi 2 secoli
L'origine storica di questa collina, è proprio il caso di dire che si perde nella lontanissima notte dei tempi... La chiesa della Madonna delle Grazie, con il suo grazioso campaniletto a vela sulla facciata, è databile al XII secolo, quindi prima della nascita di "Aquila". Probabilmente, vi fu edificato un convento (in data incerta) con rimaneggiamenti architettonici difficilmente databili. Quello che sappiamo è che all'interno delle strutture a SUD, nella parte più bassa, vi sono diverse tracce di affreschi (medievali ?) scarsamente conservati e oramai brutalmente inglobati nei rifacimenti degli ultimi due/tre secoli. Ancor prima di tale struttura (cistercense) poteva forse esserci un'area cultuale (di epoca italica o preromana) infatti diversi tronchi di lisce colonne scolpite si possono ancora osservare, sparse al di sotto dell'area verso SUD-SUD/EST (forse disperati e inefficaci tentativi di rotolamento e di trasporto per riutilizzi vari). Troppo c'è ancora da indagare per cercare di scrivere nuove ed interessanti pagine su questo interessante sito archeologico...
Panorama
Questa collina è in una posizione fortemente strategica. A SUD domina praticamente tutta la valle amiternina dove scorre il fiume Rajo e dove c'erano le antiche vie di comunicazione per Rieti/Roma e per il versante opposto (Forcona, l'antica Aveja, Peltuinum etc.). A NORD invece, comunque si aveva il dominio verso la valle in cui scorre il fiume Aterno e quindi sulle importanti vie di comunicazione verso Amiternum a OVEST e Pitinum ad EST. Nei mesi invernali, quando l'erba è quasi inesistente (Gennaio, Febbraio) alle spalle di quest'altura, quindi verso NORD, si possono ancora oggi notare sull'estesa pianura, innumerevoli cocci più o meno grandi di manufatti in terracotta dispersi nel terreno circostante. Segno tangibilissimo che in antico queste alture furono densamente abitate in diverse epoche storiche. Ora la natura ha reso questo posto davvero affascinante, ma rimane il rammarico che molto poco si conosce sulla storia di questo luogo e dei nostri antenati, che lo hanno lungamente abitato e difeso... (Può essere un'ipotesi: forse su quest'altura c'era un primissimo e grande insediamento sabino/italico che qui viveva e si difendeva, prima della guerre sociali e della conquista da parte di Roma...soltanto da questo momento in poi, nell'impero romano e nella pace acquisita, sorse l'incastellamento di Poppletum, dove c'è l'odierno abitato di Coppito. Tale Castello, contribui poi nel 1254 alla fondazione della città medievale denominata: Aquila).
Piazza di Coppito
Nella foto della Piazza, sullo sfondo, si notano i resti delle costruzioni riedificate nel luogo esatto dove c'era il castello o fortificazione dell'antica "Poppleto".
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