Ala - Rovereto Campana della Pace
near Ala, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Itinerary description
In questa ultima tappa del nostro cammino della Pace; partendo da Ala, toccheremo: Pilcante, Santa Lucia, Chizzola, Serravalle all’Adige, Lizzana per arrivare infine Alla Campana dei Caduti sul Colle di Miravalle a Rovereto.
Dopo una profonda dormita ed una abbondante colazione all al B&B I Vellutai di Ala, alle 7,30 siamo già in cammino. L’intento è di arrivare entro mezzogiorno prima che la campana suoni i 100 rintocchi, per commemorare i caduti di tutte le guerre.
Prendiamo subito un importante ritmo, e maciniamo chilometri sulla bellissima ciclabile che, incastonata tra i vigneti, porta a Trento. Ci lasciamo velocemente Ala alle spalle ed in poco tempo arriviamo a Chizzola e immediatamente dopo a Serravalle.
Non sappiamo se per la mancanza dei propri tempi mattutini o per l'agitazione di arrivare in tempo, il gruppo subisce continui rallentamenti e si inizia a sentire la pressione del tempo che passa.
Arrivati alle porte di Rovereto, i vasti e ordinati vigneti di qualche chilometro prima, lasciano il posto al paesaggio periurbano intrecciato da una rete stradale sempre più fitta.
Arrivati nel punto in cui avremmo dovuto attraversare l’Adige, l’amara scoperta, il ponte non è praticabile per un’importante manutenzione. Non ci rimane che continuare sulla ciclabile allungando il tragitto di almeno un paio di chilometri.
Attraversiamo il sovrappasso della stazione di Rovereto e ci addentriamo nella zona industriale della cittadina. Dopo una serie di lunghi rettilinei e svolte a gomito, finalmente arriviamo a Lizzana ai piedi del colle di Miravalle, da dove osserviamo l’imponente ossario di Castel Dante.
Iniziamo a salire con il passo di una cronoscalata e dopo due minuti, rimaniamo in tre su venti. Nella mia testa annoto che nei prossimi cammini sarà meglio non avere un tempo da rispettare. Gli inconvenienti sono li, mimetizzati a dovere, che ti aspettano dietro ogni angolo.
In qualche maniera siamo tutti presenti ed emozionati alla cerimonia. Ognuno con lo zaino pieno di ricordi, fatiche e soddisfazioni di questi pochi giorni, assorbe il significato universale, urlato al mondo da Maria Dolens (questo è il nome della campana) con i suoi 100 rintocchi.
E anche questo viaggio lo abbiamo portato a termine alla grande. Voluto, rimandato per Covid, rivisto e riorganizzato nel tracciato, ci ha aiutato a raccogliere altri mattoni per costruire il proprio muro di ricordi.
Ora non ci resta che aspettare il pullman per il rientro a casa.
Dopo una profonda dormita ed una abbondante colazione all al B&B I Vellutai di Ala, alle 7,30 siamo già in cammino. L’intento è di arrivare entro mezzogiorno prima che la campana suoni i 100 rintocchi, per commemorare i caduti di tutte le guerre.
Prendiamo subito un importante ritmo, e maciniamo chilometri sulla bellissima ciclabile che, incastonata tra i vigneti, porta a Trento. Ci lasciamo velocemente Ala alle spalle ed in poco tempo arriviamo a Chizzola e immediatamente dopo a Serravalle.
Non sappiamo se per la mancanza dei propri tempi mattutini o per l'agitazione di arrivare in tempo, il gruppo subisce continui rallentamenti e si inizia a sentire la pressione del tempo che passa.
Arrivati alle porte di Rovereto, i vasti e ordinati vigneti di qualche chilometro prima, lasciano il posto al paesaggio periurbano intrecciato da una rete stradale sempre più fitta.
Arrivati nel punto in cui avremmo dovuto attraversare l’Adige, l’amara scoperta, il ponte non è praticabile per un’importante manutenzione. Non ci rimane che continuare sulla ciclabile allungando il tragitto di almeno un paio di chilometri.
Attraversiamo il sovrappasso della stazione di Rovereto e ci addentriamo nella zona industriale della cittadina. Dopo una serie di lunghi rettilinei e svolte a gomito, finalmente arriviamo a Lizzana ai piedi del colle di Miravalle, da dove osserviamo l’imponente ossario di Castel Dante.
Iniziamo a salire con il passo di una cronoscalata e dopo due minuti, rimaniamo in tre su venti. Nella mia testa annoto che nei prossimi cammini sarà meglio non avere un tempo da rispettare. Gli inconvenienti sono li, mimetizzati a dovere, che ti aspettano dietro ogni angolo.
In qualche maniera siamo tutti presenti ed emozionati alla cerimonia. Ognuno con lo zaino pieno di ricordi, fatiche e soddisfazioni di questi pochi giorni, assorbe il significato universale, urlato al mondo da Maria Dolens (questo è il nome della campana) con i suoi 100 rintocchi.
E anche questo viaggio lo abbiamo portato a termine alla grande. Voluto, rimandato per Covid, rivisto e riorganizzato nel tracciato, ci ha aiutato a raccogliere altri mattoni per costruire il proprio muro di ricordi.
Ora non ci resta che aspettare il pullman per il rientro a casa.
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