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Agner (2.872 m)

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Trail stats

Distance
8.76 mi
Elevation gain
6,841 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
6,841 ft
Max elevation
9,314 ft
TrailRank 
34
Min elevation
3,825 ft
Trail type
Loop
Time
8 hours 47 minutes
Coordinates
7101
Uploaded
April 8, 2024
Recorded
August 2023
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near Frassenè, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Frassenè - sentiero 771 – Rafadora - Malga Losch – sentiero 700 (Via del Canalone) - Bivacco Giancarlo Biasin – cima Agner (2.872 m) – Bivacco Giancarlo Biasin – via normale – sentiero naturalistico Miniussi – sentiero 769 – Rifugio Scarpa-Gurekian – sentiero 771 - Frassenè

Bellissima salita alla massima elevazione di questo settore delle Pale di San Martino. Raggiunta la frazione di Frassenè, si può evitare una prima parte di dislivello imboccando Via Domadore dalla località Vich. Buona disponibilità di parcheggio nei pressi di un secco tornante, da cui si dirama la strada di servizio per il Rifugio Scarpa–Gurekian. Tralasciata la carrabile si imbocca il sentiero 771 che si fa spazio tra la vegetazione su fondo ciottolato. La variante interseca più volte la strada sterrata fino alla località Rafadora, dove si trova il Capitello del Cristo. Da qui si segue la traccia che risale i prati della vecchia pista da sci e porta a quel che resta della seggiovia rimasta attiva fino al 2011. Costeggiato il piccolo promontorio erboso che ospita il rifugio (50 minuti dalla partenza con passo sostenuto) ci si porta nei pressi di Malga Losch, alle falde del gruppo Agner – Croda Granda. Da qui ha inizio la seconda parte della salita, quella che porta al bivacco Biasin. Per raggiungerlo sono possibili tre opzioni: la Via Normale, la Via del Canalone e la Via Ferrata Stella Alpina, attualmente chiusa per manutenzione. Questo itinerario prevede la salita per la Via del Canalone, più breve e diretta, e la discesa per la via normale. Si prosegue quindi per il sentiero che sale il colle alle spalle della malga. Dopo circa 10 minuti, al bivio, si mantiene la sinistra seguendo le indicazioni Via Ferrata - Via del Canalone, mentre sulla destra ha inizio il Sentiero Miniussi che porterebbe all’attacco della Via Normale. Raggiunta la base della massicciata da cui si alza il Sass de le Caure, si prosegue per pochi minuti fino all’evidente spalla destra dove, fino alla fine di luglio, solitamente degrada un nevaio facilmente visibile anche dal rifugio. Da qui ha subito inizio il primo dei 5 tratti attrezzati, in un percorso che alterna divertenti tratti di III° grado a facili passaggi in cui la presenza di cavo è fin troppo eccessiva. Continuando a seguire i segni rossi si arriva ad incrociare la normale che sale da destra e, per facili roccette, si risale alla forcella che ospita il bivacco Biasin (2h e 40 minuti dalla partenza). Dopo una sosta veloce si prosegue per la terza e ultima parte della salita, quella che porta alla cima. Dietro la struttura iniziano subito delle funi metalliche che fanno salire e traversare verso sinistra. Si susseguono in rapida successione alcuni tratti alquanto esposti che terminano all'interno di un piccolo canalino. Affrontate un paio di rampe inclinate che portano al grande terrazzo detritico dove giunge la famosa via Gilberti/Soravito allo Spigolo Nord, la traccia devia a destra portandoci ad una fenditura profonda diverse decine di metri. Un ultimo tratto di fune metallica permette di guadagnare la cresta sommitale; risalendo ancora per facili passaggi di I° si raggiunge finalmente il libro di vetta (3h e 15 minuti dalla partenza, 35 minuti dal bivacco), mentre la croce è posizionata su un'anticima leggermente più a sud. Per la discesa si segue a ritroso il percorso dell’andata fino al precedente bivio tra il termine della Via del Canalone e la Via Normale, contrassegnata da evidenti bolli gialli che proseguo su terreno tecnico e spesso instabile. In discesa la Via Normale risulta ostica e snervante, in primis per la sua lunghezza, poi per il suo continuo fondo friabile. Superato lo spallone che porta a Col Colander si intercetta finalmente il Sentiero Miniussi. Una rapida discesa porta all’innesto con il sentiero CAI 769 di rientro, evidentemente poco frequentato vista la generosa vegetazione. Giunti nuovamente al Rifugio Scarpa-Gurekian, non resta che rientrare comodamente al punto di partenza (totale 6h e 20 minuti).

NOTE: salita da affrontare con condizioni meteo favorevoli, sconsigliata con scarsa visibilità. L'ultimo tratto di salita alla cima potrebbe porre difficoltà di orientamento e richiede passo sicuro. La Via del Canalone, ampiamente protetta, non presenta particolari difficoltà o esposizioni. La discesa per la Via Normale necessita di dimestichezza e lucidità, anche in virtù della stanchezza accumulata. Totale assenza di acqua lungo tutto il percorso.

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