Agira, Gagliano Castelferrato e Regalbuto
near Agira, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Agira, Gagliano Castelferrato e Regalbuto(distanti ad un tiro di schioppo) sono i tre Comuni che circondano la diga Pozzillo; chi compila la classifica dei borghi più belli d'Italia, dovrebbe stilarne un'altra: quella dei più bei panorami d'Italia; in questo contesto, sono certo si assegnerebbe a questi tre piccoli paesi un meritato posticino. Agira (il presepe vivente), Gagliano la ferrata (all'ombra della sua rocca-fortezza) e Regalbuto (per le sue chiese e palazzi barocchi).
Raggiungiamo (adesso siamo in tre) con l'interbus il bivio del Monte Teja ( oggi Agira) da cui ci dirigiamo verso Gagliano muniti di borracccia e buone scarpe; in leggera salita, in men che non si dica raggiungiamo il paese di Gagliano; attraverso la deviazione di via U.La Malfa guadagniamo una postazione che ci offre uno scenario incantevole: l'imponente mole della Rocca in friabilissima pietraperciata che fa da sfondo e sovrasta il paesello che si adagia dolcemente sul suo fianco, quasi a volersi fare scudo di essa. La rocca, sin dalla notte dei tempi fu insediamento sikano/siculo, poi divenuta castrum-fortezza per opera dei romani-normanni-svevi-spagnoli-francesi, infine tranquillo borgo tradito ed illuso negli anni 60'da quei politico-mafiosi che promisero sviluppo e benessere mai visti; certamente lasciarono noncuranza ignorando che forse sarebbe stato più opportuno salvaguardare e mantenere le vestigia del passato come la fortezza ferrata e la chiesa di S.Cataldo che versano in un stato pietoso di completo abbandono. Si ritorna sui nostri passi lungo la via Roma verso Agira e a circa 3 km. si diparte la strada che porta verso il lago pozzillo. Qui è un'altra storia, l'invaso naturale offre aspetti naturalistici e paesaggistici gradevoli, luogo ideale per un sano treking al riparo dalle molestie e rumori dei nostri tempi; durante la passeggiata veniamo distratti da qualche pascolo e di qualche bagnante che, visto il protarsi della bella stagione approfitta di un bagno d'acqua dolce, pulita e cristallina in pieno ottobre; però le dighe ogni tanto vanno dragate e se ciò non si facesse fra qualche anno ci sarà il rischio che la diga Pozzillo rimanga a secco! Ultima faticosa e lunga salita che dalla diga ci porta al centro di Regalbuto dove incontriamo la splendida grangia di S.Francesco del XV' secolo, ben tenuta e restaurata; peccato che del ricco patrimonio architettonico ecclesiale di Regalbuto assistiamo, talvolta, a strani cambiamenti di destinazione d'uso: un monumento già dedicato al culto oggi si trasforma in civile abitazione; è sempre meglio trasformare piuttosto che fare crollare! ma con rispetto delle linee architettoniche originarie e soprattutto togliendo qualche vistosa tenda di troppo. Che vogliamo farci? in tale situazione è sempre meglio trasformare piuttosto che abbandonare completamente, come la maestosa e imponente rocca ferrata che nonostante il completo abbandono rimane forte e resistente come il ferro.
Raggiungiamo (adesso siamo in tre) con l'interbus il bivio del Monte Teja ( oggi Agira) da cui ci dirigiamo verso Gagliano muniti di borracccia e buone scarpe; in leggera salita, in men che non si dica raggiungiamo il paese di Gagliano; attraverso la deviazione di via U.La Malfa guadagniamo una postazione che ci offre uno scenario incantevole: l'imponente mole della Rocca in friabilissima pietraperciata che fa da sfondo e sovrasta il paesello che si adagia dolcemente sul suo fianco, quasi a volersi fare scudo di essa. La rocca, sin dalla notte dei tempi fu insediamento sikano/siculo, poi divenuta castrum-fortezza per opera dei romani-normanni-svevi-spagnoli-francesi, infine tranquillo borgo tradito ed illuso negli anni 60'da quei politico-mafiosi che promisero sviluppo e benessere mai visti; certamente lasciarono noncuranza ignorando che forse sarebbe stato più opportuno salvaguardare e mantenere le vestigia del passato come la fortezza ferrata e la chiesa di S.Cataldo che versano in un stato pietoso di completo abbandono. Si ritorna sui nostri passi lungo la via Roma verso Agira e a circa 3 km. si diparte la strada che porta verso il lago pozzillo. Qui è un'altra storia, l'invaso naturale offre aspetti naturalistici e paesaggistici gradevoli, luogo ideale per un sano treking al riparo dalle molestie e rumori dei nostri tempi; durante la passeggiata veniamo distratti da qualche pascolo e di qualche bagnante che, visto il protarsi della bella stagione approfitta di un bagno d'acqua dolce, pulita e cristallina in pieno ottobre; però le dighe ogni tanto vanno dragate e se ciò non si facesse fra qualche anno ci sarà il rischio che la diga Pozzillo rimanga a secco! Ultima faticosa e lunga salita che dalla diga ci porta al centro di Regalbuto dove incontriamo la splendida grangia di S.Francesco del XV' secolo, ben tenuta e restaurata; peccato che del ricco patrimonio architettonico ecclesiale di Regalbuto assistiamo, talvolta, a strani cambiamenti di destinazione d'uso: un monumento già dedicato al culto oggi si trasforma in civile abitazione; è sempre meglio trasformare piuttosto che fare crollare! ma con rispetto delle linee architettoniche originarie e soprattutto togliendo qualche vistosa tenda di troppo. Che vogliamo farci? in tale situazione è sempre meglio trasformare piuttosto che abbandonare completamente, come la maestosa e imponente rocca ferrata che nonostante il completo abbandono rimane forte e resistente come il ferro.
Waypoints
Waypoint
1,581 ft
agira, il presepe vivente
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1,903 ft
strada panoramica
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2,254 ft
uno dei più bei borghi dItalia
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2,146 ft
veduta del campanile di S.Cataldo
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2,241 ft
la Rocca del Castello Ferrato
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1,319 ft
masseria quasi toscana
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1,198 ft
masseria fantasma sul l.Pozzillo
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1,142 ft
le chiuse della diga Pozzillo
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1,581 ft
chiesa di S.Francesco, Regalbuto
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Agisa,
il presepe vivente https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/agira-gagliano-castelferrato-e-regalbuto-5485897/photo-2890990