Ad anello - Chiaramonte Gulfi/Area faunistica di Monte Arcibessi/Cava del Figo/Poggio San Giovanni/Ferrovia di Ciccio Pecora
near Chiaramonte Gulfi, Sicilia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso spettacolare ma molto impegnativo, già la quantità di strada rende l'idea.
Siamo partiti dal Santuario Della Madonna delle Grazie, dove abbiamo comodamente parcheggiato, sostanzialmente sotto il famoso Hotel ecomostro che si affaccia sulla meravigliosa vallata di Vittoria, sullo sfondo se la giornata permette potette osservare fino a Gela e sulla destra Caltagirone e Grammichele, oltre ai vari Acate, Niscemi, Comiso e Vittoria.
Poi giù dalla montagna tramite il percorso delle bici "downhill " (è un genere del mountain biking che si pratica principalmente in montagna, quindi su terreni ripidi e sconnessi) se volete evitare il fuori pista potete seguire la stradina e vi ricongiungerete con la posizione.
Carina anche l'area faunistica per eventuale primo break poi si marcia parecchio, ad un certo punto capirete di aver camminato tanto quando apparirà di fronte a voi Monterosso Almo.
Alla fine molto suggestivo il tratto della ferrovia di Ciccio Pecora.
Menzione speciale per questo tratto:
L’appellativo curioso con cui è conosciuta, soprattutto nel ragusano, è legato al fatto che i treni erano così piccoli da ricordare i trenini giocattolo che il commerciante Francesco Battaglia Ciulla, da tutti chiamato Ciccio Pecora, esponeva nella vetrina del suo negozio.
Nel link sotto potete trovare l'intera descrizione.
https://www.balarm.it/news/da-qui-passava-il-trenino-ciccio-pecora-oggi-e-meta-di-escursionisti-anche-in-bike-127942
Da avere assolutamente: scarpe comode (e collaudate) per percorsi impegnativi, non vi avventurate con scarpe nuove perchè se qualcosa nel piede non quadra siete fregati, torcia obbligatoria (noi abbiamo camminato un'oretta al buio pesto), per evitare il buio dovete iniziare a scarpinare alle 7,00 e cmq la torcia vi servirà lo stesso per le gallerie etc etc, almeno 1,5 litri di acqua, e una buona dose di volontà, se avete una piccola cesoietta per i rovi è perfetto, una tovaglietta per i piedi (eventuali guadi piccoli) e calze di ricambio,, power bank per il cellulare e percorso sempre a portata di mano.
Se avete bisogno di info chiedetemi su renatoalessandro@hotmail.com via mail
Buon viaggio.
IMPORTANTISSIMO: DA DOVE ABBIAMO PARCHEGGIATO AL PUNTO DI INIZIO (PALLINO VERDE) CI SONO CIRCA 200 METRI NON INDICATI, POICHE' HO ACCESO IL GPS DOPO, MA E' MOLTO INTUITIVO ANDARE DAL SANTUARIO AL PUNTO DI INIZIO, PER DUBBI CHIEDETEMI, IL GIRO è CHIARAMENTE IN SENSO ORARIO. VERDE INZIO E ROSSO FINE
Siamo partiti dal Santuario Della Madonna delle Grazie, dove abbiamo comodamente parcheggiato, sostanzialmente sotto il famoso Hotel ecomostro che si affaccia sulla meravigliosa vallata di Vittoria, sullo sfondo se la giornata permette potette osservare fino a Gela e sulla destra Caltagirone e Grammichele, oltre ai vari Acate, Niscemi, Comiso e Vittoria.
Poi giù dalla montagna tramite il percorso delle bici "downhill " (è un genere del mountain biking che si pratica principalmente in montagna, quindi su terreni ripidi e sconnessi) se volete evitare il fuori pista potete seguire la stradina e vi ricongiungerete con la posizione.
Carina anche l'area faunistica per eventuale primo break poi si marcia parecchio, ad un certo punto capirete di aver camminato tanto quando apparirà di fronte a voi Monterosso Almo.
Alla fine molto suggestivo il tratto della ferrovia di Ciccio Pecora.
Menzione speciale per questo tratto:
L’appellativo curioso con cui è conosciuta, soprattutto nel ragusano, è legato al fatto che i treni erano così piccoli da ricordare i trenini giocattolo che il commerciante Francesco Battaglia Ciulla, da tutti chiamato Ciccio Pecora, esponeva nella vetrina del suo negozio.
Nel link sotto potete trovare l'intera descrizione.
https://www.balarm.it/news/da-qui-passava-il-trenino-ciccio-pecora-oggi-e-meta-di-escursionisti-anche-in-bike-127942
Da avere assolutamente: scarpe comode (e collaudate) per percorsi impegnativi, non vi avventurate con scarpe nuove perchè se qualcosa nel piede non quadra siete fregati, torcia obbligatoria (noi abbiamo camminato un'oretta al buio pesto), per evitare il buio dovete iniziare a scarpinare alle 7,00 e cmq la torcia vi servirà lo stesso per le gallerie etc etc, almeno 1,5 litri di acqua, e una buona dose di volontà, se avete una piccola cesoietta per i rovi è perfetto, una tovaglietta per i piedi (eventuali guadi piccoli) e calze di ricambio,, power bank per il cellulare e percorso sempre a portata di mano.
Se avete bisogno di info chiedetemi su renatoalessandro@hotmail.com via mail
Buon viaggio.
IMPORTANTISSIMO: DA DOVE ABBIAMO PARCHEGGIATO AL PUNTO DI INIZIO (PALLINO VERDE) CI SONO CIRCA 200 METRI NON INDICATI, POICHE' HO ACCESO IL GPS DOPO, MA E' MOLTO INTUITIVO ANDARE DAL SANTUARIO AL PUNTO DI INIZIO, PER DUBBI CHIEDETEMI, IL GIRO è CHIARAMENTE IN SENSO ORARIO. VERDE INZIO E ROSSO FINE
Comments (2)
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Percorso prevalentemente fuori sentieri ufficiali, ultimi kilometri su strada provinciale, il telefono non prendere per gran parte del tempo e in un punto ho incontrato 5 cani pastori che mi hanno accerchiato (andando in compagnia la situazione si gestisce meglio, ma ho avuto paura essendo solo). Un tratto non è percorribile perchè pieno zeppo di rovi, va aggirato. Per il resto carino, ma non lo consiglierei (credo sia possibile studiarlo meglio).
Era indicato come "molto difficile", da aggirare concordo, i cani li ho incontrati pure io, verso la fine, ma non mi hanno infastidito più di tanto. Fuori sentiero a piedi concordo ma è quello delle bici "Down Hill", cmq complimenti per la scelta, questi sono percorsi molto lunghi e duri,