Acerone, Opi
near Opi, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
In breve: Opi, dicembre 2022; Sentiero P1, breve tratto non segnato, sentiero D5, “Acerone”, sentiero C1, taglio non segnato
Si parte nei pressi del rifugio Forca d’acero, giusto al confine tra Abruzzo e Lazio. C’è uno spazio dove parcheggiare gratuitamente. Il percorso parte dal sentiero P1, dopo pochi metri di strada e si entra subito in una faggeta. Prima di agganciarci al sentiero D5, raggiungiamo una bella vallata, uscendo temporaneamente dal sentiero P1. Il D5 è sempre nella faggeta. Si attraversa un bellissimo altopiano dove si confondono le stagioni. Da qui, consultando la mappa offline, lasciamo il D5 mantenendoci sulla sinistra, per raggiungere l’acerone. Si rientra in faggeta e si comincia a salire, con una certa pendenza. Raggiungiamo un primo acero e poi continuiamo per l’ACERONE, con un’altra bella salita. Bisogna fare attenzione a non scivolare. L’albero è gigantesco e merita una visita. Si potrebbe anche continuare e raggiungere il monte Tranquillo, ma noi, per questione di tempo, torniamo indietro per ricongiungerci al sentiero CAI C1, sempre tramite un sentiero non segnato. Da qui abbiamo un po’ di difficoltà. Ci orientiamo con dei segnali blu che ci fanno percorrere un bel tratto, ma molto in alto. Così, autonomamente, decidiamo di scendere di quota per cercare di congiungerci al C1, sempre aiutandoci con il gps. Con non poche difficoltà ci riusciamo e proseguiamo per il C1, un sentiero sterrato nella faggeta. Si attraversa un’altra bella vallata, dove decidiamo di pranzare. Poi, per risparmiare ulteriore tempo, ad un certo punto abbandoniamo il sentiero ufficiale tagliando (e salendo!) per la faggeta. Quest’ultimo tratto lo sconsiglierei, piuttosto meglio continuare per il C1 e allungare. Nonostante sia segnato sulle mappe, io non lo definirei un vero e proprio sentiero, ma un “taglio” con una notevole pendenza, che ci permette di raggiungere in breve tempo il punto di partenza, il rifugio Forca d’acero. Consigliato e da rifare sicuramente in autunno, magari toccando la cima del Monte Tranquillo!
Si parte nei pressi del rifugio Forca d’acero, giusto al confine tra Abruzzo e Lazio. C’è uno spazio dove parcheggiare gratuitamente. Il percorso parte dal sentiero P1, dopo pochi metri di strada e si entra subito in una faggeta. Prima di agganciarci al sentiero D5, raggiungiamo una bella vallata, uscendo temporaneamente dal sentiero P1. Il D5 è sempre nella faggeta. Si attraversa un bellissimo altopiano dove si confondono le stagioni. Da qui, consultando la mappa offline, lasciamo il D5 mantenendoci sulla sinistra, per raggiungere l’acerone. Si rientra in faggeta e si comincia a salire, con una certa pendenza. Raggiungiamo un primo acero e poi continuiamo per l’ACERONE, con un’altra bella salita. Bisogna fare attenzione a non scivolare. L’albero è gigantesco e merita una visita. Si potrebbe anche continuare e raggiungere il monte Tranquillo, ma noi, per questione di tempo, torniamo indietro per ricongiungerci al sentiero CAI C1, sempre tramite un sentiero non segnato. Da qui abbiamo un po’ di difficoltà. Ci orientiamo con dei segnali blu che ci fanno percorrere un bel tratto, ma molto in alto. Così, autonomamente, decidiamo di scendere di quota per cercare di congiungerci al C1, sempre aiutandoci con il gps. Con non poche difficoltà ci riusciamo e proseguiamo per il C1, un sentiero sterrato nella faggeta. Si attraversa un’altra bella vallata, dove decidiamo di pranzare. Poi, per risparmiare ulteriore tempo, ad un certo punto abbandoniamo il sentiero ufficiale tagliando (e salendo!) per la faggeta. Quest’ultimo tratto lo sconsiglierei, piuttosto meglio continuare per il C1 e allungare. Nonostante sia segnato sulle mappe, io non lo definirei un vero e proprio sentiero, ma un “taglio” con una notevole pendenza, che ci permette di raggiungere in breve tempo il punto di partenza, il rifugio Forca d’acero. Consigliato e da rifare sicuramente in autunno, magari toccando la cima del Monte Tranquillo!
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