Abbazia SS Trinità Corpo di Cava Monte Avvocata Santuario Avvocata

Escursione condotta lungo il sentiero 300, passando per Capodacqua, la cui peculiarità è la lunghezza del tragitto, in assenza di difficoltà tecniche. La partenza avviene dalla millenaria Badia di Cava de' Tirreni, nei cui pressi c'è parcheggio gratuito o altrettanto possibilità di fermare la propria auto lungo la strada (via Morcaldi) che conduce alla maestosa chiesa collinare. Il primo passaggio si svolge lungo una strada asfaltata che conduce ad un ponte che sormonta il torrente Bonea, quindi si impegna la dx, con la sterrata del CAI 300 che con passaggi nel bosco di castagni e querce, con i caratteristici profumi dell'umido terreno invernale, porta sino alla sorgente di Capodacqua (o Capo d'Acqua) ove si potranno rifornire le borracce dopo 2,5 km di cammino; in quasi 800 m (con 100 m di dislivello) si arriva a Cappella Vecchia, che appare come un rudere in pietra, dove ci si potrà affacciare su un punto panoramico che dona una vista spettacolare sul Golfo di Salerno, dai Monti Picentini ai Monti Alburni fino a Punta Licosa, accompagnati da Vietrri sul Mare e Salerno a NE, Cava de' Tirreni a N, a S Cetara.
Si prosegue circondati da macchia mediterranea e aggirando la vetta del monte Colonnello, con tratti limitatamente esposti, accompagnati dalla splendida vista sull’abitato di Cetara e della Costa Amalfitana, per raggiungere la sorgente di “Acqua Fredda” (secondo punto di rifornimento idrico) a circa 2,1 km dalla Cappella, preceduti da un passaggio ai piedi del Monte Demanio. Oltrepassata la sella si prosegue diritto, dopo oltrepassando un rudere di cinta muraria, e deviando sulla sx risalendo alcune rocce, si raggiunge la vetta del Monte Avvocata con un panorama mozzafiato sulla Costiera Amalfitana e sullo stesso Santuario. Si scende verso il Santuario di Maria Santissima Avvocata di maiori, continuando il CAI 300 in direzione della cappella votiva e poi prendendo la sx e apparirà un piazzale con pavimento a lastroni ove è eretta la chiesa di culto mariano, aperta per cerimonie soprattutto nel periodo primaverile; dalle rovine del porticato dell'eremo, cui ancora si apprezzano archi a tutto sesto, ci si affaccia sulla Costiera, ammirando Cetara, Minori e Maiori. Il ritorno è effettuato sul medesimo CAI 300 (è stata fatta una breve affacciata sul 302 ripido ed esposto, poco battuto e impervio e con fondo prevalentemente terroso/fangoso e per il quale sono indispensabili ginocchia allenate e bastoncini telescopici, soprattutto nell'effettuare la discesa).