A Campo Imperatore sulle tracce dei monaci cistercensi: salendo a Cima di Faiete, Grangia di S. Maria del Monte e i tre laghetti
near Fossa Paganica, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Si attacca subito e a vista la vicinissima cresta (non c'è alcun sentiero) fino a raggiungere gradualmente e in poco tempo la "Cima di Faiete" (a 1915 Mt).
Dalla Cima, il cielo limpidissimo ci ha offerto ampie viste sulla Catena del Gran Sasso e soprattutto sulla Cresta del "Centenario" (a NORD/EST) e poi ancora su "Monte Camicia", fino a "Monte Bolza" e tutte le montagne in direzione SUD/EST (verso S. Stefano di Sessanio) su cui in lontananza spicca austera e inconfondibile la piccola sagoma di Rocca Calascio.
(Queste alture in un tempo ormai passato, ospitarono le annuali "transumanze verticali" che nei mesi estivi, dai piccoli borghi più in basso, salivano su queste immense e sempre erbose praterie).
Dalla Cresta raggiunta, si perde quota scendendo vicino a "Monte Archetto", da dove in lontananza, verso SUD-EST, si percepiscono nettamente le rovine della Grangia Cistercense di S. Maria del Monte (che raggiungeremo) a testimonianza proprio dell'intensa frequentazione in passato di questi pascoli d'altura. (Qui, c'è la nostra storia millenaria, custodita in ogni pietra scolpita che noterete...).
Si continua a scendere facilmente in direzione dei visibili ruderi, fino ad un piccolo colle con un'antica e interessante pietra di confine (vedi foto 5 WP) siamo oramai nei pressi di Santa Maria del Monte.
La Grangia era un monastero strategico, realizzato per avere il controllo dei preziosissimi pascoli circostanti. Venne edificata con un preciso disegno planimetrico e con murature davvero impeccabili ed imponenti, che dovevano comunque sfidare le avverse condizioni atmosferiche nei durissimi mesi invernali.
I cospicui resti (davvero consigliato visitarli) oggi ci comunicano ancora la fervente vita che c'era qui intorno, sembra quasi di poter fare un salto a ritroso nel tempo...e sentire belare le migliaia di pecore lasciate a pascolare nelle vaste praterie e soprattutto si può immaginare la fatica di tante persone per portare avanti tutte le lavorazioni necessarie sul posto.
Quindi molteplici dovevano essere le figure (forse non solo monaci) che stanziavano all'interno della Grangia fra i mesi primaverili e quelli autunnali.
Dopo aver visitato i resti del monastero, e dopo un piccolo spuntino ristorativo alla fresca ombra delle sue alte mura, abbiamo iniziato il percorso di ritorno prendendo (in direzione NORD/OVEST) una carrareccia che alcune volte diventa un visibile sentiero, fino a toccare almeno tre splendidi laghetti, costeggiando prima in pianura e poi in leggera risalita proprio la lunga cresta del Monte di Faiete attraversata poco prima.
Il primo laghetto raggiunto è quello di "Passaneta", più avanti c'è il "laghetto di Barisciano" e in ultimo quello della "fossetta di Paganica"(da mappe IGM).
Il paesaggio qui è strepitoso (sempre!), potremmo essere in qualsiasi parte del mondo (e oltre) dal suolo lunare, fino al selvaggio West...soffermatevi a osservare e riflettere(!).
Prestare solo attenzione ad eventuali mandrie o greggi che potrebbero esserci nella lunga vallata da risalire (noi abbiamo incontrato di tutto: innumerevoli ma pacifiche mucche, greggi di docili pecore e diversi cavalli...).
Se doveste incontrare questi gruppi di animali, cercate di camminare lentamente, senza paura, oppure ove possibile aggirateli anche di poco, per lasciare loro la tranquillità nel pascolo e nell'abbeveraggio.
Buon cammino e buon divertimento!
(Portatevi una ricca merenda nello zaino e acqua a sufficienza(!) non incontrerete nessun fontanile attivo purtroppo).
Waypoints
Cima di Faiete ( 1915 Mt.)
Cima molto panoramica, soprattutto verso le creste del "Centenario" fino a Monte Camicia e oltre. Interessante è (a Nord/Est) la vicina vetta di "Costa Ceraso" a mt. 1965, raggiungibile scendendo e risalendo nei pressi di Monte Archetto. Su queste alture pascolavano le greggi e le mandrie nel medioevo e ancora nei nostri giorni. Questi sentieri millenari vanno percorsi assaporando i silenzi, la brezza del vento che ti avvolge, la leggerezza dell'aria...vanno "abbracciati" per respirare insieme gli orizzonti e la quiete di queste alture...
Antica pietra con simbolo laterale e croce sulla parte superiore. Forse un cippo di confine del vicino e sottostante monastero
Quasi sicuramente è una pietra di confine, di epoca sicuramente antica. Ce n'è un'altra praticamente identica conficcata sul prato proprio a fianco della grangia verso l'angolo a Sud/Ovest. Le due pietre, a parallelepipedo, hanno lo stesso orientamento e presentano entrambe una croce (direzionale?) sulla facciata in alto. Soltanto una, la prima incontrata sul colle a monte della grangia, presenta sulla facciata rivolta verso Est un evidente (ma logorato dal tempo) ed enigmatico simbolo di mezzaluna che racchiude una sfera. Curiosamente ho notato che proprio sulla direttrice ipoteticamente tracciata tra le due pietre, esiste un confine sulle mappe IGM che sicuramente suddivide la zona (i pascoli di Paganica o Filetto da quelli di Barisciano o S. Stefano?). Tali confini sono sicuramente molto antichi e" ancora validi"(?!), infatti essendo appunto riportati sulle mappe attuali IGM, probabilmente sono rimasti inalterati da secoli...
Rovine della Grangia Cistercense di Santa Maria del Monte (1616 Mt.)
Davvero suggestivo questo luogo. L'antico monastero, databile al XIII secolo (1222) mantiene notevoli setti di murature che lasciano facilmente intuire l'impianto planimetrico cistercense a forma rettangolare. Gli ambienti più importanti sono ovviamente quelli perimetrali: piccola chiesa, refettori, dormitori, cucine e locali di lavoro. Perimetralmente, verso l'esterno, non dovevano esserci molte finestrature (questioni difensive e di temperatura da mantenere), solo all'interno, grazie a due piccoli chiostri, si poteva avere la luce necessaria per tutti gli ambienti. Sicuramenti quasi tutti i locali avevano doppia altezza (piano terra + piano rialzato) quindi la superficie vivibile era quasi il doppio di quella del piano terra. Da questa analisi davvero essenziale, se ne deduce che quel che resta ai nostri giorni è davvero poco (stimabile forse al 10%) rispetto a quel che fu la grangia nei secoli passati. Interessante notare i resti di ampi recinti quadrangolari, di pietre a secco oramai crollate, alle spalle e a Nord del monastero: i queste aree veniva tenuto in sicurezza il numeroso gregge (migliaia di pecore) nelle ore notturne.
Lago di Passaneta (1561 Mt.)
Strategici questi laghetti perenni, perchè consentivano e tutt'ora consentono l'abbeveraggio delle tante mandrie e greggi che frequentano questi ricchi pascoli d'altura. La posizione della grangia di Santa Maria del Monte non era stata studiata a caso... l'antico monastero, sapientemente edificato nei pressi del lago di Passaneta, usufruiva di questi "eterni" e preziosissimi bacini di acqua potabile per tutto il periodo estivo ed autunnale.
Comments (5)
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Grazie Antonello e gran bella descrizione!
Ciao Paolo, Campo Imperatore ha dei posti Fantastici, anche al di sotto dei 2000 Mt. La Grangia di Santa Maria del Monte e tutto il territorio fino a Filetto e S. Stefano di Sessanio sono assolutamente da vivere...Grazie!👍🏻; )
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Come ultimo giorno in Abruzzo cercavamo un percorso tranquillo che ci permettesse di godere il panorama nei dintorni di Campo Imperatore e abbiamo trovato questo giro. Molto bella e suggestiva la prima parte (abbiamo visto anche diverse aquile che volavano a pochi metri da noi!) fino alle rovine che si trovano a fondo valle; un po’ meno suggestivo il tratto a fondo valle però nel complesso è un giro assolutamente consigliato - soprattutto a chi cerca un giro diverso dai soliti e più tranquillo, quindi grazie per averlo condiviso! :)
PS
Anche noi abbiamo trovato nei pressi dei due laghetti due mandrie di mucche e una mandria di pecore con cani pastori, passando a debita distanza e con passo tranquillo non abbiamo avuto problemi. Purtroppo abbiamo avuto problemi con le mosche: sciami di mosche che ci hanno seguito per tutto il tempo e ci hanno impedito di sostare per mangiare qualcosa quindi abbiamo fatto tutto il giro senza mai fermarci e non è stato uno scherzo, però non é colpa di nessuno! Noi abbiamo fatto il giro il 28.07.22, se lo avete consigliamo di portarvi uno spray anti mosche e ovviamente un cappellino perché non ci sono punti ombreggiati dove fermarsi
Grazie Fabiana per la tua preziosa e ricca recensione... in effetti questo anello andrebbe forse evitato nelle (poche) giornate più calde dell'anno, a meno che non si sia sufficientemente temprati e risoluti ; )
Per le mosche purtroppo, l'unico antidoto è utilizzare qualche ottimo spray deterrente👍🏻
Buoni percorsi futuri!
Grazie di nuovo a te per averlo condiviso, è stato un piacere seguirlo! :)