790 ANELLO MONTE VALESTRA
near Le Casette, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso ad anello da Le Casette passando per:
- Monte Valestra (2.2 km)
- Oratorio Di San Michele Arcangelo Sul Monte Valestra (3.3 km)
Lasciamo la macchina nel parcheggio del ristorante a Le Casette, frazione di Carpineti, e ci incamminiamo su SP verso sud/Carpineti. Dopo circa 600 metri da destra sale verso di noi il sentiero 618H e lo percorriamo per circa 200 metri su asfalto finché si gira in salita a sinistra, verso il monte Valestra. Il monte è un dedalo di sentieri, varianti del sentiero cai biancorosso numero 618, che vanno verso varie destinazioni. Dopo un po' incrociamo il 618 che prendiamo a destra, senza scendere a sinistra verso Valestra. Manteniamo ai bivi sempre le indicazioni per il monte, sul quale si aprono alcuni bei scorci sull'appennino, col Monte Cusna. Transitiamo anche dalla chiesetta di SM Maddalena, con la grotta del Diavolo sottostante e successivamente quella di S Michele Arcangelo, con tavoli da picnic. Continuiamo quindi in discesa sul crinale, percorso sassoso, un po' scomodo ma niente di che. Ad un bivio, a destra si scende verso la pieve di S Vitale. Noi invece continuiamo dritti sul 618A che dopo una trentina di metri gira a gomito a sinistra verso l'abitato di Valestra. Al paese ritroviamo l'asfalto e allo stop giriamo a sinistra verso Baiso. Dopo circa 1,5km abbandoniamo la strada poco trafficata per scendere a sinistra sotto al bosco su largo sentiero fino a tornare sulla SP, dove in pochi minuti giriamo a destra e torniamo al parcheggio, ma anziché montare in macchina entriamo in ristorante.
estratto da wikipedia
Valestra è una frazione del comune italiano di Carpineti, nella provincia di Reggio Emilia, in Emilia-Romagna.
Indice
1 Geografia fisica
2 Storia
3 Monumenti e luoghi d'interesse
4 Note
Geografia fisica
Valestra sorge nel medio Appennino reggiano, lungo le pendici orientali del monte omonimo. La frazione, composta dalle località sparse di Montefarone, Montelago, Valestra e Villa, situata nella porzione orientale del territorio carpinetano, a 7 km ad est del capoluogo comunale.
Storia
Valestra è menzionata per la prima volta in un documento del 1218, quando gli uomini del villaggio giurarono fedeltà al comune di Reggio[2]. Nel XV secolo la località fu infeudata ai Fogliani e, nel 1536, al conte Antonio Maria Fontanelli.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Pietro, risultava dipendente dalla Pieve di San Vitale secondo un documento del 1302.
Oratorio di San Michele Arcangelo, situato sul monte Valestra.
Oratorio di Santa Maria Maddalena, situato sul monte Valestra.Carpineti (Carpnèida, pronunciato [karˌpnæːjda] in dialetto reggiano, Carpnéda nella variante locale) è un comune italiano di 3 882 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna. Situato nel medio Appennino reggiano, il territorio comunale carpinetano comprende parte del bacino del fiume Secchia e dei torrenti Tresinaro e Tassobbio.
Il paese di Carpineti, detto in antico Carpinetum, sorge ai piedi del Monte Antognano il cui Prato di Carpineto è nominato sin dal 957.
La parte più antica del paese conserva alcuni edifici di architettura antica. In particolare l'edificio del municipio che sorge a fianco di una caratteristica piazzetta dedicata a Matilde di Canossa.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Contea e villa di Carpineti
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.2 Architetture civili
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
5 Geografia antropica
5.1 Frazioni
6 Infrastrutture e trasporti
6.1 Strade
7 Amministrazione
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Geografia fisica
Territorio
Dal punto di vista orografico, il territorio comunale è compreso in parte del bacino del Secchia, l'alto bacino del Tresinaro e parte del bacino del torrente Tassobbio. Il capoluogo comunale Carpineti sorge nella vallata del Tresinaro, lungo le pendici settentrionali di una dorsale compresa tra i monti Valestra e Fosola. Le principali frazioni sono: Bebbio, Casteldaldo, Colombaia sul Secchia, Marola, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago, Pontone, San Biagio, Santa Caterina, Savognatica e Valestra.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza della dorsale dei monti Valestra e Fosola e, sul lato opposto del bacino del Tresinaro, il gruppo di monti compreso fra Marola, con il monte Le Borrelle, il Monte Re e il monte Frombolara. La vegetazione è composta in prevalenza da querceti.
Nel territorio comunale si trovano numerosi borghi, chiese e case torri di origine altomedievale, costruiti nella caratteristica pietra arenaria locale.
La viabilità principale è costituita dalla Strada statale 63 del Valico del Cerreto.
Clima
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Carpineti Marola.
Storia
Abitato fin dalla preistoria, in questo territorio si sono succeduti Liguri appartenenti alla tribù autoctona dei Verabolensis, Romani, Bizantini e Longobardi. Prima dell'anno mille nel suo territorio si trovava Verabolo, sede di un pago romano e poi bizantino. Prima della conquista longobarda, in epoca bizantina, la chiesa locale, organizzata attorno all'antica pieve di San Vitale, era dipendente dal vescovo di Ravenna e non da quello di Reggio. Lungo il crinale Valestra Fosola probabilmente si trovava il limes, cioè il confine, fra i territori sottoposti a Bisanzio e quelli longobardi.
Carpineti ebbe particolare importanza al tempo della contessa Matilde di Canossa, marchesa di Toscana ed ultima rappresentante della dinastia degli Attoni (rami cadetti della medesima famiglia, o semplici vassalli portanti il medesimo cognome, proseguono nelle famiglie Iattoni/Jattoni nella vicina Val Parma).
Veduta invernale del crinale del Valestra, col castello di Carpineti e il paese sottostante
Piazza del Municipio
Casa a torre di Regigno
Pignedolo con la Pietra di Bismantova
Il crinale di Frombolara e Marola
Il Castello delle Carpinete
Nel castello romanico tuttora esistente, posto sul crinale del Fosola-Valestra - da cui si apre il panorama sulla valle del Secchia e quella del Tresinaro - dimora preferita dalla gran Contessa, ebbe luogo il «Convegno di Carpineti» del 1092, durante il quale ecclesiastici ed alleati di Matilde discussero le proposte di pace di Enrico IV. La contessa, incoraggiata anche dalle veementi parole dell'eremita Giovanni da Marola, maturò la decisione di perseverare nella lotta contro l'imperatore, che venne sconfitto e infine umiliato nella vicina Canossa.
Alla dissoluzione dei territori matildici a seguito della morte della contessa, Carpineti passò a diversi signori. Nel XIII secolo giurò fedeltà al Comune di Reggio, sebbene la lealtà verso la città di pianura fu spesso dubbia. In particolare è da ricordare la vicenda del brigante Domenico Amorotto, appartenente all'antica stirpe dei De Bretti, attuali Beretti che spadroneggiò nel territorio di montagna per molti anni, essendo acerrimo nemico del Guicciardini e dei vari signori di Reggio. Dal XVI secolo divenne parte del Ducato estense di Reggio, di cui condivise la sorte fino all'unità d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale ebbe 106 morti.
- Monte Valestra (2.2 km)
- Oratorio Di San Michele Arcangelo Sul Monte Valestra (3.3 km)
Lasciamo la macchina nel parcheggio del ristorante a Le Casette, frazione di Carpineti, e ci incamminiamo su SP verso sud/Carpineti. Dopo circa 600 metri da destra sale verso di noi il sentiero 618H e lo percorriamo per circa 200 metri su asfalto finché si gira in salita a sinistra, verso il monte Valestra. Il monte è un dedalo di sentieri, varianti del sentiero cai biancorosso numero 618, che vanno verso varie destinazioni. Dopo un po' incrociamo il 618 che prendiamo a destra, senza scendere a sinistra verso Valestra. Manteniamo ai bivi sempre le indicazioni per il monte, sul quale si aprono alcuni bei scorci sull'appennino, col Monte Cusna. Transitiamo anche dalla chiesetta di SM Maddalena, con la grotta del Diavolo sottostante e successivamente quella di S Michele Arcangelo, con tavoli da picnic. Continuiamo quindi in discesa sul crinale, percorso sassoso, un po' scomodo ma niente di che. Ad un bivio, a destra si scende verso la pieve di S Vitale. Noi invece continuiamo dritti sul 618A che dopo una trentina di metri gira a gomito a sinistra verso l'abitato di Valestra. Al paese ritroviamo l'asfalto e allo stop giriamo a sinistra verso Baiso. Dopo circa 1,5km abbandoniamo la strada poco trafficata per scendere a sinistra sotto al bosco su largo sentiero fino a tornare sulla SP, dove in pochi minuti giriamo a destra e torniamo al parcheggio, ma anziché montare in macchina entriamo in ristorante.
estratto da wikipedia
Valestra è una frazione del comune italiano di Carpineti, nella provincia di Reggio Emilia, in Emilia-Romagna.
Indice
1 Geografia fisica
2 Storia
3 Monumenti e luoghi d'interesse
4 Note
Geografia fisica
Valestra sorge nel medio Appennino reggiano, lungo le pendici orientali del monte omonimo. La frazione, composta dalle località sparse di Montefarone, Montelago, Valestra e Villa, situata nella porzione orientale del territorio carpinetano, a 7 km ad est del capoluogo comunale.
Storia
Valestra è menzionata per la prima volta in un documento del 1218, quando gli uomini del villaggio giurarono fedeltà al comune di Reggio[2]. Nel XV secolo la località fu infeudata ai Fogliani e, nel 1536, al conte Antonio Maria Fontanelli.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Pietro, risultava dipendente dalla Pieve di San Vitale secondo un documento del 1302.
Oratorio di San Michele Arcangelo, situato sul monte Valestra.
Oratorio di Santa Maria Maddalena, situato sul monte Valestra.Carpineti (Carpnèida, pronunciato [karˌpnæːjda] in dialetto reggiano, Carpnéda nella variante locale) è un comune italiano di 3 882 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna. Situato nel medio Appennino reggiano, il territorio comunale carpinetano comprende parte del bacino del fiume Secchia e dei torrenti Tresinaro e Tassobbio.
Il paese di Carpineti, detto in antico Carpinetum, sorge ai piedi del Monte Antognano il cui Prato di Carpineto è nominato sin dal 957.
La parte più antica del paese conserva alcuni edifici di architettura antica. In particolare l'edificio del municipio che sorge a fianco di una caratteristica piazzetta dedicata a Matilde di Canossa.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Contea e villa di Carpineti
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.2 Architetture civili
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
5 Geografia antropica
5.1 Frazioni
6 Infrastrutture e trasporti
6.1 Strade
7 Amministrazione
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Geografia fisica
Territorio
Dal punto di vista orografico, il territorio comunale è compreso in parte del bacino del Secchia, l'alto bacino del Tresinaro e parte del bacino del torrente Tassobbio. Il capoluogo comunale Carpineti sorge nella vallata del Tresinaro, lungo le pendici settentrionali di una dorsale compresa tra i monti Valestra e Fosola. Le principali frazioni sono: Bebbio, Casteldaldo, Colombaia sul Secchia, Marola, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago, Pontone, San Biagio, Santa Caterina, Savognatica e Valestra.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza della dorsale dei monti Valestra e Fosola e, sul lato opposto del bacino del Tresinaro, il gruppo di monti compreso fra Marola, con il monte Le Borrelle, il Monte Re e il monte Frombolara. La vegetazione è composta in prevalenza da querceti.
Nel territorio comunale si trovano numerosi borghi, chiese e case torri di origine altomedievale, costruiti nella caratteristica pietra arenaria locale.
La viabilità principale è costituita dalla Strada statale 63 del Valico del Cerreto.
Clima
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Carpineti Marola.
Storia
Abitato fin dalla preistoria, in questo territorio si sono succeduti Liguri appartenenti alla tribù autoctona dei Verabolensis, Romani, Bizantini e Longobardi. Prima dell'anno mille nel suo territorio si trovava Verabolo, sede di un pago romano e poi bizantino. Prima della conquista longobarda, in epoca bizantina, la chiesa locale, organizzata attorno all'antica pieve di San Vitale, era dipendente dal vescovo di Ravenna e non da quello di Reggio. Lungo il crinale Valestra Fosola probabilmente si trovava il limes, cioè il confine, fra i territori sottoposti a Bisanzio e quelli longobardi.
Carpineti ebbe particolare importanza al tempo della contessa Matilde di Canossa, marchesa di Toscana ed ultima rappresentante della dinastia degli Attoni (rami cadetti della medesima famiglia, o semplici vassalli portanti il medesimo cognome, proseguono nelle famiglie Iattoni/Jattoni nella vicina Val Parma).
Veduta invernale del crinale del Valestra, col castello di Carpineti e il paese sottostante
Piazza del Municipio
Casa a torre di Regigno
Pignedolo con la Pietra di Bismantova
Il crinale di Frombolara e Marola
Il Castello delle Carpinete
Nel castello romanico tuttora esistente, posto sul crinale del Fosola-Valestra - da cui si apre il panorama sulla valle del Secchia e quella del Tresinaro - dimora preferita dalla gran Contessa, ebbe luogo il «Convegno di Carpineti» del 1092, durante il quale ecclesiastici ed alleati di Matilde discussero le proposte di pace di Enrico IV. La contessa, incoraggiata anche dalle veementi parole dell'eremita Giovanni da Marola, maturò la decisione di perseverare nella lotta contro l'imperatore, che venne sconfitto e infine umiliato nella vicina Canossa.
Alla dissoluzione dei territori matildici a seguito della morte della contessa, Carpineti passò a diversi signori. Nel XIII secolo giurò fedeltà al Comune di Reggio, sebbene la lealtà verso la città di pianura fu spesso dubbia. In particolare è da ricordare la vicenda del brigante Domenico Amorotto, appartenente all'antica stirpe dei De Bretti, attuali Beretti che spadroneggiò nel territorio di montagna per molti anni, essendo acerrimo nemico del Guicciardini e dei vari signori di Reggio. Dal XVI secolo divenne parte del Ducato estense di Reggio, di cui condivise la sorte fino all'unità d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale ebbe 106 morti.
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Bel panorama sull'appennino emiliano.