781 MADERNO VALLE CARTIERE
near Toscolano Maderno, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Percorso ad anello da Toscolano Maderno.
Lasciata la macchina nei pressi di via Montemaderno, a piedi saliamo sul ponte vecchio e giriamo a sinistra su via valle delle Cartiere. Il percorso è segnalato con vernice biancorossa e transita ai lati del torrente, attraversa brevi gallerie e permette di ammirare una bella cascata, vari edifici d'archeologia industrale, alcuni dei quali ben ristrutturati e recuperati. Vari pannelli didattici lungo il percorso. A causa di smottamenti del terreno ad un certo punto il sentiero è interrotto. Non ci resta altro che tornare sui nostri passi per alcune centinaia di metri e decidiamo di salire a sinistra su ampia scalinata a Gaino, frazione di Toscolano Maderno. Dal piccolo borgo ci dirigiamo verso la chiesa di San Michele Arcangelo, con ampio panorama sul lago di Garda e la sua costa veronese. Peccato la foschia. Da qui scendiamo a Maderno su stretti camminamenti pedonali che tagliano la strada asfaltata in più punti. Per ultimo breve affaccio sul lago, sulla spiaggetta situata alle spalle della bella chiesa di SS Pietro e Paolo. Rientro al parcheggio.
Estratto da wikipedia
Toscolano Maderno (Toscolà Madéren in dialetto gardesano[4]) è un comune italiano di 7 554 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.
Rispetto al capoluogo di provincia è in posizione nord-est a una distanza di circa 40 chilometri. È situato sulla sponda bresciana, quindi occidentale, del lago di Garda. Fa parte del parco regionale dell'Alto Garda Bresciano. In questo comune si trova il monte Pizzocolo.
Toscolano e Maderno sono due centri che nel tempo si sono estesi fino a conurbarsi; il confine tra le due frazioni è rappresentato dal torrente Toscolano. Dal punto di vista amministrativo furono comuni autonomi fino al 1928.
Clima
Grazie alla sua posizione protetta dalle montagne ed all'azione mitigante del Lago di Garda, gran parte del torritorio comunale gode di un clima che può definirsi mediterraneo (Csa) con inverni relativamente brevi e miti ed estate calde e piuttosto prolungate.
Storia
Età antica
Toscolano
Il primo insediamento documentato, pare sia stato proprio per opera degli Etruschi nella zona del porto di Toscolano alla quale fu dato il nome di Benàco, poi sostituito da Tusculanum. Toscolano è ricordato, in particolare, perché nel I secolo d.C. la nobile famiglia romana dei Nonii costruì una stupenda villa nei pressi dell'ingresso alla cartiera. Sarebbe stata di proprietà del console romano Marco Nonio Macrino. Oggi si possono ancora ammirare i ruderi e pavimenti in mosaico venuti alla luce nel 1967 a seguito dei lavori di scavo per la posa della fognatura. All'interno del parco della villa romana si trovavano due templi: uno dedicato a Giove, sulle cui rovine è sorto il Santuario della Madonna del Benaco.[5]
Età medievale
Chiesa romanica di Maderno
L'epoca della sua costruzione è incerta. Si presume che fu innalzata fra l'VIII e il XII secolo. Come incerta è la sua origine. Studiosi affermano che fu edificata sulle fondamenta di un tempio pagano, dedicato ad Apollo. Tale tempio venne demolito dopo il 415 d.C. in seguito ai decreti dell'imperatore Onorio che stabilivano l'eliminazione dei tempi pagani. La chiesa è dedicata a Sant'Andrea.[6]
Magnifica Patria
Nel 1310 Maderno divenne capoluogo della riviera bresciana e vi si installarono i vari organismi amministrativi che rimasero fino al 1377, anno in cui Beatrice della Scala decise di trasferire a Salò la sede della Magistratura e del capoluogo della riviera. Per questo affronto i madernesi da quel giorno la denominarono “Regina cagna”. Maderno, spogliata dei suoi privilegi, iniziò la sua decadenza.[5]
Produzione della carta
Le origini industriali di Toscolano Maderno risalgono al 1300 in località "Camerate" dove sorse la prima fabbrica di carta. È del 17 ottobre 1381 un documento notarile conservato in cui si regolamentavano in nove punti la suddivisione e l'utilizzo delle acque del fiume. Nel Quattrocento sono stati documentati stabilimenti in numerose località. Dal lago fino all'interno della cosiddetta Valle delle cartiere e fino al XVI secolo la zona ebbe importanza primaria fra i territori della Repubblica di Venezia. I comuni di Toscolano e Maderno diventarono il primo polo cartaio grazie all'eccellente qualità della carta prodotta, molto chiara, resistente e adatta alla stampa. Toscolano e Maderno furono tra i primi e più importanti luoghi di produzione in Europa.[7]
Santuario di Supina
Sul terreno denominato Supina sorge il Santuario di Supina eretto alla fine del Quattrocento. Dedicato alla Vergine Annunciata, è un esempio di architettura religiosa tardo quattrocentesca.
Sant'Ercolano
Maderno è legato alla memoria del vescovo di Brescia sant'Ercolano, vissuto nel VI secolo. Questi si rifugiò in una grotta presso Campione del Garda, per penitenza o perché perseguitato. Quando morì le sue spoglie furono contese tra gli abitanti della riviera per cui, secondo la leggenda, furono poste in una barca che fu abbandonata in balìa delle onde e del vento. Il giorno dopo questa barca approdò nel golfo di Maderno. Nel 1455 fu riconosciuto protettore di tutta la riviera.[5]
Età moderna
Chiesa parrocchiale di Toscolano
La chiesa parrocchiale di Toscolano, fondata nel 1571 e dedicata ai santi Pietro e Paolo, fu per lungo tempo sede estiva della diocesi di Brescia. Essa contiene un importante ciclo pittorico dell'artista veneziano Andrea Celesti.
Chiesa parrocchiale di Maderno
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Toscolano Maderno).
Sul luogo dove si trova ora la chiesa parrocchiale di Maderno sorgeva, fin dal Medioevo un castello con quattro torri.[5] L'utilizzo delle fondamenta del castello determina il curioso allineamento dell'attuale chiesa parrocchiale. Infatti l'abside non è orientata a est bensì a sud. Delle quattro torri del precedente castello è rimasto solo l'attuale campanile. Successivamente il palazzo cominciò ad andare in rovina fino a quando il 25 giugno 1645 un terribile incendio lo distrusse completamente. Soltanto un secolo dopo ebbe inizio la costruzione della nuova parrocchiale, terminata soltanto nel 1825.[5]
Epidemia di peste e declino della valle delle cartiere
L'industria cartaria a Toscolano e Maderno continuò a fiorire. Esistono documenti del 1608 che contano ben 160 “ruote da carta” sparse sulle sponde del torrente Toscolano. Questo periodo florido terminò con l'arrivo dell'epidemia di peste che a metà del XVII secolo portò al collasso la quasi totalità dell'attività cartaria. La manodopera fu decimata, dato che perì circa la metà degli abitanti di Toscolano e di Maderno, e le cartiere vennero abbandonate, anche per la convinzione che gli stracci, materia prima per la produzione della carta, fossero un veicolo di contagio. Si dovette arrivare agli inizi del Settecento perché la zona si ripopolasse, si ricreassero le figure professionali e le condizioni per ricominciare a produrre. Sul finire del secolo tuttavia, agli albori dell'industrializzazione, i cartai di Toscolano, troppo legati ai metodi artigianali, ormai superati, si mostrarono restii all'introduzione di macchinari innovativi, non furono in grado di rimanere al passo coi tempi, e percorsero la via di un inevitabile declino che nel corso dell'Ottocento portò alla chiusura di numerose cartiere.[7]
Età contemporanea
La nuova cartiera
Il 5 novembre 1905 le ditte Andrea Maffizzoli e la F.lli Maffizzoli si fusero in una nuova società.[8] Lo scopo della nuova società è quello di espandere nelle due fabbriche l'attività della macchina continua nonché quello di costruire un grande stabilimento in località “Capra” a Toscolano, con i più moderni apparecchi anche per la preparazione della pasta di legno in modo di aumentare la produzione e l'impiego della manodopera. I lavori per il nuovo stabilimento di “Capra” iniziarono nel 1906 e terminarono nel 1910.[8] Tale cartiera è ancora in funzione sebbene le pesanti modifiche e migliorie effettuate nel corso dei decenni abbiano completamente stravolto l'antico manufatto storico. Oggi la cartiera fa parte della società Burgo Group.
Lasciata la macchina nei pressi di via Montemaderno, a piedi saliamo sul ponte vecchio e giriamo a sinistra su via valle delle Cartiere. Il percorso è segnalato con vernice biancorossa e transita ai lati del torrente, attraversa brevi gallerie e permette di ammirare una bella cascata, vari edifici d'archeologia industrale, alcuni dei quali ben ristrutturati e recuperati. Vari pannelli didattici lungo il percorso. A causa di smottamenti del terreno ad un certo punto il sentiero è interrotto. Non ci resta altro che tornare sui nostri passi per alcune centinaia di metri e decidiamo di salire a sinistra su ampia scalinata a Gaino, frazione di Toscolano Maderno. Dal piccolo borgo ci dirigiamo verso la chiesa di San Michele Arcangelo, con ampio panorama sul lago di Garda e la sua costa veronese. Peccato la foschia. Da qui scendiamo a Maderno su stretti camminamenti pedonali che tagliano la strada asfaltata in più punti. Per ultimo breve affaccio sul lago, sulla spiaggetta situata alle spalle della bella chiesa di SS Pietro e Paolo. Rientro al parcheggio.
Estratto da wikipedia
Toscolano Maderno (Toscolà Madéren in dialetto gardesano[4]) è un comune italiano di 7 554 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.
Rispetto al capoluogo di provincia è in posizione nord-est a una distanza di circa 40 chilometri. È situato sulla sponda bresciana, quindi occidentale, del lago di Garda. Fa parte del parco regionale dell'Alto Garda Bresciano. In questo comune si trova il monte Pizzocolo.
Toscolano e Maderno sono due centri che nel tempo si sono estesi fino a conurbarsi; il confine tra le due frazioni è rappresentato dal torrente Toscolano. Dal punto di vista amministrativo furono comuni autonomi fino al 1928.
Clima
Grazie alla sua posizione protetta dalle montagne ed all'azione mitigante del Lago di Garda, gran parte del torritorio comunale gode di un clima che può definirsi mediterraneo (Csa) con inverni relativamente brevi e miti ed estate calde e piuttosto prolungate.
Storia
Età antica
Toscolano
Il primo insediamento documentato, pare sia stato proprio per opera degli Etruschi nella zona del porto di Toscolano alla quale fu dato il nome di Benàco, poi sostituito da Tusculanum. Toscolano è ricordato, in particolare, perché nel I secolo d.C. la nobile famiglia romana dei Nonii costruì una stupenda villa nei pressi dell'ingresso alla cartiera. Sarebbe stata di proprietà del console romano Marco Nonio Macrino. Oggi si possono ancora ammirare i ruderi e pavimenti in mosaico venuti alla luce nel 1967 a seguito dei lavori di scavo per la posa della fognatura. All'interno del parco della villa romana si trovavano due templi: uno dedicato a Giove, sulle cui rovine è sorto il Santuario della Madonna del Benaco.[5]
Età medievale
Chiesa romanica di Maderno
L'epoca della sua costruzione è incerta. Si presume che fu innalzata fra l'VIII e il XII secolo. Come incerta è la sua origine. Studiosi affermano che fu edificata sulle fondamenta di un tempio pagano, dedicato ad Apollo. Tale tempio venne demolito dopo il 415 d.C. in seguito ai decreti dell'imperatore Onorio che stabilivano l'eliminazione dei tempi pagani. La chiesa è dedicata a Sant'Andrea.[6]
Magnifica Patria
Nel 1310 Maderno divenne capoluogo della riviera bresciana e vi si installarono i vari organismi amministrativi che rimasero fino al 1377, anno in cui Beatrice della Scala decise di trasferire a Salò la sede della Magistratura e del capoluogo della riviera. Per questo affronto i madernesi da quel giorno la denominarono “Regina cagna”. Maderno, spogliata dei suoi privilegi, iniziò la sua decadenza.[5]
Produzione della carta
Le origini industriali di Toscolano Maderno risalgono al 1300 in località "Camerate" dove sorse la prima fabbrica di carta. È del 17 ottobre 1381 un documento notarile conservato in cui si regolamentavano in nove punti la suddivisione e l'utilizzo delle acque del fiume. Nel Quattrocento sono stati documentati stabilimenti in numerose località. Dal lago fino all'interno della cosiddetta Valle delle cartiere e fino al XVI secolo la zona ebbe importanza primaria fra i territori della Repubblica di Venezia. I comuni di Toscolano e Maderno diventarono il primo polo cartaio grazie all'eccellente qualità della carta prodotta, molto chiara, resistente e adatta alla stampa. Toscolano e Maderno furono tra i primi e più importanti luoghi di produzione in Europa.[7]
Santuario di Supina
Sul terreno denominato Supina sorge il Santuario di Supina eretto alla fine del Quattrocento. Dedicato alla Vergine Annunciata, è un esempio di architettura religiosa tardo quattrocentesca.
Sant'Ercolano
Maderno è legato alla memoria del vescovo di Brescia sant'Ercolano, vissuto nel VI secolo. Questi si rifugiò in una grotta presso Campione del Garda, per penitenza o perché perseguitato. Quando morì le sue spoglie furono contese tra gli abitanti della riviera per cui, secondo la leggenda, furono poste in una barca che fu abbandonata in balìa delle onde e del vento. Il giorno dopo questa barca approdò nel golfo di Maderno. Nel 1455 fu riconosciuto protettore di tutta la riviera.[5]
Età moderna
Chiesa parrocchiale di Toscolano
La chiesa parrocchiale di Toscolano, fondata nel 1571 e dedicata ai santi Pietro e Paolo, fu per lungo tempo sede estiva della diocesi di Brescia. Essa contiene un importante ciclo pittorico dell'artista veneziano Andrea Celesti.
Chiesa parrocchiale di Maderno
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Toscolano Maderno).
Sul luogo dove si trova ora la chiesa parrocchiale di Maderno sorgeva, fin dal Medioevo un castello con quattro torri.[5] L'utilizzo delle fondamenta del castello determina il curioso allineamento dell'attuale chiesa parrocchiale. Infatti l'abside non è orientata a est bensì a sud. Delle quattro torri del precedente castello è rimasto solo l'attuale campanile. Successivamente il palazzo cominciò ad andare in rovina fino a quando il 25 giugno 1645 un terribile incendio lo distrusse completamente. Soltanto un secolo dopo ebbe inizio la costruzione della nuova parrocchiale, terminata soltanto nel 1825.[5]
Epidemia di peste e declino della valle delle cartiere
L'industria cartaria a Toscolano e Maderno continuò a fiorire. Esistono documenti del 1608 che contano ben 160 “ruote da carta” sparse sulle sponde del torrente Toscolano. Questo periodo florido terminò con l'arrivo dell'epidemia di peste che a metà del XVII secolo portò al collasso la quasi totalità dell'attività cartaria. La manodopera fu decimata, dato che perì circa la metà degli abitanti di Toscolano e di Maderno, e le cartiere vennero abbandonate, anche per la convinzione che gli stracci, materia prima per la produzione della carta, fossero un veicolo di contagio. Si dovette arrivare agli inizi del Settecento perché la zona si ripopolasse, si ricreassero le figure professionali e le condizioni per ricominciare a produrre. Sul finire del secolo tuttavia, agli albori dell'industrializzazione, i cartai di Toscolano, troppo legati ai metodi artigianali, ormai superati, si mostrarono restii all'introduzione di macchinari innovativi, non furono in grado di rimanere al passo coi tempi, e percorsero la via di un inevitabile declino che nel corso dell'Ottocento portò alla chiusura di numerose cartiere.[7]
Età contemporanea
La nuova cartiera
Il 5 novembre 1905 le ditte Andrea Maffizzoli e la F.lli Maffizzoli si fusero in una nuova società.[8] Lo scopo della nuova società è quello di espandere nelle due fabbriche l'attività della macchina continua nonché quello di costruire un grande stabilimento in località “Capra” a Toscolano, con i più moderni apparecchi anche per la preparazione della pasta di legno in modo di aumentare la produzione e l'impiego della manodopera. I lavori per il nuovo stabilimento di “Capra” iniziarono nel 1906 e terminarono nel 1910.[8] Tale cartiera è ancora in funzione sebbene le pesanti modifiche e migliorie effettuate nel corso dei decenni abbiano completamente stravolto l'antico manufatto storico. Oggi la cartiera fa parte della società Burgo Group.
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Comments (4)
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Interessanti edifici di archeologia industriale e aspetti naturalistici
Salve Luca. Ti vorrei chiedere una cosa. Mi hanno detto che il tragitto per il Gaino è interdetto dalla Valle delle Cartiere. Corrisponde alla realtà o è solo una parte che è chiusa? Lo chiedo perché volevo, tra qualche settimana, andare sul Gaino tramite la Valle delle Cartiere. Grazie. Enrico Menestrina
Salve Enrico, io ci sono andato 3gg fa e la scalinata per salire a Gaino partendo dal ponte vecchio di Maderno la trovi sulla destra, prima dell'interruzione, ben segnalata ed è in buono stato.
Poi da Gaino, via Castello, puoi prendere il sentiero 221 che porta in cima al monte Castello. Ciao