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689 LAZISE VIGNETI E ULIVI

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Trail stats

Distance
9.74 mi
Elevation gain
469 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
469 ft
Max elevation
571 ft
TrailRank 
99 4.2
Min elevation
158 ft
Trail type
Loop
Time
4 hours 21 minutes
Coordinates
1613
Uploaded
April 3, 2022
Recorded
April 2022
  • Rating

  •   4.2 7 Reviews

near Lazise, Veneto (Italia)

Viewed 2647 times, downloaded 83 times

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Itinerary description

Aggiornamento Agosto 2023: giungono segnalazioni che alcuni tratti del tracciato siano all'interno di proprietà private, pertanto se ne sconsiglia la percorribilità.

Percorso panoramico sulle colline di Lazise, nel basso garda veronese. Si percorrono alcuni km di lungo lago, e poi in senso orario si sale sulle colline ad est del paese, in zone residenziali e poi a margine di campi di ulivi e di vigneti. Ridiscesa al lago nei pressi del parco CanevaWorld. Splendidi punti panoramici. Ad un punto, al segnavia 265, occorre infilarsi tra fili di ferro ben distanziati ma tesi orizzontalmente per impedire l'accesso agli animali. Fare attenzione ai lavori in corso (aprile 2022) sul lungolago a sud di Lazise. Non ci sono segnalazioni ai bivi lungo il cammino e pertanto è consigliabile seguire la traccia GPS con l'utilizzo di un ricevitore/dispositivo elettronico. Buona passeggiata!
Estratto da wikipedia
Lazise (Lasìse in veneto)[4] è un comune italiano di 6 942 abitanti della provincia di Verona in Veneto, situato lungo la sponda orientale del lago di Garda. Questa collocazione geografica gli conferisce una posizione di grande pregio paesaggistico, ma sono presenti anche elementi di grande pregio architettonico e di notevole importanza storica.

Oltre a queste peculiarità Lazise può contare sulla presenza di una fonte termale a Colà, di parchi dei divertimenti (Canevaworld e Gardaland, quest'ultimo situato in parte sul territorio di Castelnuovo del Garda, dove ha sede, e in parte sul territorio di Lazise) e un esteso paesaggio agricolo collinare.[5]

Lazise registra ogni anno circa 3,5 milioni di presenze ufficiali, cifre che la collocano al dodicesimo posto assoluto in Italia fra le destinazioni turistiche, e al primo come meta lacustre italiana.[6]
Indice

1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Origini del nome
3 Storia
3.1 Storia antica
3.2 Storia medievale e libertà comunali
3.3 Storia moderna
3.4 Storia contemporanea
3.5 Stemma
4 Monumenti e luoghi d'interesse
4.1 Architetture religiose
4.2 Architetture civili
4.3 Architetture militari
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Etnie e minoranze straniere
5.3 Tradizioni e folclore
6 Cultura
6.1 Eventi
7 Geografia antropica
7.1 Frazioni
7.1.1 Colà
7.1.2 Pacengo
8 Economia
8.1 Turismo
9 Infrastrutture e trasporti
9.1 Strade
10 Amministrazione
10.1 Gemellaggi
11 Sport
11.1 Calcio
12 Note
13 Bibliografia
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni

Geografia fisica
Territorio
Il parco termale di villa dei Cedri, immerso nelle colline moreniche del Garda.

Lazise, posta a circa 24 chilometri a ovest da Verona, capoluogo della provincia di cui fa amministrativamente parte, si trova sulla sponda orientale del lago di Garda, compreso tra i comune di Castelnuovo del Garda a sud e di Bardolino a nord, mentre confina a est con Pastrengo e Bussolengo. A ovest è confinante con la provincia di Brescia (comuni di Sirmione e Padenghe sul Garda). Il comune lacisiense occupa una superficie di 64,96 km², anche se le terre emerse impegnano solamente 30 km².[7]

Il territorio di Lazise si sviluppa completamente all'interno del grande anfiteatro morenico del Garda: sorge su terreni costituiti da sedimenti depositati in ambiente glaciale e fluvio-glaciale durante il quaternario, depositi attribuiti principalmente alle glaciazioni Riss e Würm e in seguito addolciti dai processi di denudazione e dilavamento dei versanti. Questi ultimi processi hanno provocato la formazione di una morfologia ondulata che degrada con delicatezza verso il lago.[8]

Il suolo presenta depositi morenici fino a diverse centinaia di metri di profondità, come hanno confermato la perforazione di pozzi idrici, e questa composizione del suolo causa la media permeabilità dei terreni superficiali. Le falde freatiche presenti nei fondovalle sono spesso presenti a pochi metri di profondità sotto il piano di campagna, motivo per cui sono presenti nel territorio diversi toponimi che richiamano la presenza di ristagni idrici, difficoltà di deflusso e falde superficiali. Questo territorio è caratterizzato da una rete di piccoli corsi d'acqua e scoli che confluiscono nel lago di Garda: il Dugale, il Rio Bisaola, il Dugale dei Ronchi e del Palù, il Dugale della Fontana, il Dugale della Figara e lo scolo Colombara.[8]

Per quanto riguarda la classificazione sismica regionale Lazise è classificata nella zona 3, ovvero a bassa sismicità, anche se storicamente la zona a est del lago di Garda, quindi il monte Baldo e la val d'Illasi, sono aree a sismicità piuttosto alta, essendovi stati eventi sismici di notevole intensità.[9]
Clima
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Malcesine e Stazione meteorologica di Verona Villafranca.

Il territorio del comune di Lazise occupa una parte dell'Anfiteatro morenico, caratteristico della zona meridionale del Lago di Garda, che, a differenza del resto della Pianura Padana che denota un clima di tipo temperato umido, manifesta condizioni mitigate dalla massa d'acqua e che danno luogo ad un clima sub-mediterraneo. La primavera e l'autunno sono le stagioni più piovose, mentre l'estate è di tipo mediterraneo, quindi asciutta ma interrotta da intensi temporali, specialmente nel mese di agosto. In inverno le temperature sono meno rigide rispetto alle zone circostanti e le precipitazioni sono piuttosto scarse, mentre le nebbie solo in poche occasioni riescono a invadere il basso lago.[10]

Nel comune di Lazise la temperatura media annua è di circa 12-13 °C, con medie minime di 8 °C e medie massime di 18-18,5 °C, mentre le precipitazioni annuali variano da un minimo di 650 mm ad un massimo di 800 mm.[11]
Origini del nome

Il nome Lazise deriva dal latino lacus che significa "villaggio lacustre", come sembrano confermare documenti dell'alto medioevo che riportano il paese sotto il nome di Laceses. Un'altra ipotesi, poi scartata, voleva il nome del paese derivato da Antonio Bevilacqua di Loncis, Loncis dal suo castello in Baviera, divenuto nel 1014 governatore del lago, e che diede vita all'importante famiglia che mutò poi nome in Bevilacqua-Lazise.[12]
Storia
Storia antica
Porta San Zeno, uno dei principali accessi al borgo.

Il ritrovamento di testimonianze di aggregati di abitazioni su palafitte dell'età del bronzo[13] dimostrano la rilevanza che ebbe Lazise come centro preistorico.[14]

In epoca romana il lago divenne un'importante via di comunicazione per le merci che arrivavano dalla Germania; amministrativamente a Lazise si presentavano le condizioni tipiche dei vicus e dei pagus, anche se probabilmente capoluogo di questo pagus, ovvero della circoscrizione territoriale rurale che si estendeva da Pacengo a sud sino a Lazise a nord, e nell'entroterra a est fino a Sandrà e Pastrengo, non era Lazise bensì Colà.[15]

Del paese, sotto la dominazione degli Eruli, quindi degli Ostrogoti, e infine dei Longobardi, si hanno solo notizie frammentarie e piuttosto generiche, se non quasi assenti, e una delle poche testimonianze trovate sembra sostenere la tesi che in quel periodo Lazise fosse soggetta al conte di Verona.[16] Sembra che la zona facesse parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio e del grande feudo monastico di Bobbio. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni e aprendo vie commerciali.[17]
Storia medievale e libertà comunali
Epigrafe che ricorda come Lazise sia considerata il primo libero Comune d'Italia.

Nel 983 la comunità di Lazise chiese all'Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone II la possibilità di difendere il borgo fortificando il castrum e il 7 maggio dello stesso anno Ottone II rispose con un diploma nel quale concedeva l'esazione di alcuni tributi (tra cui il teloneo e il ripatico), concedeva i diritti di transito e di pesca, e rilasciava ai cittadini lacisiensi la possibilità di fortificare il castrum. A partire da quell'anno Lazise venne quindi organizzata a vicinia, con 18 membri e ampie autonomie in questioni civili, economiche, ma anche religiose (e quindi a partire da quest'anno divenne sede di pievano), in modo da poter disciplinare liberamente pesca e commercio. Si trattava di una situazione piuttosto particolare rispetto a quella degli altri centri, e la concessione di queste ampie autonomie, oltre ovviamente all'assegnazione di incarichi, fa sì che Lazise venga considerata il primo libero Comune d'Italia. L'importanza data dall'imperatore al borgo dipese dalla possibilità di utilizzare una vasta prateria nella zona per l'eventuale sosta dell'esercito imperiale, dall'essere un ottimo centro per il vettovagliamento e perché era in via di definizione un primo nucleo fortificato per la difesa della milizia.[18]

Lazise, pur facendo parte della Giudicaria Gardense (vasto territorio tra Adige e lago di Garda), ne era largamente indipendente. Nel 1077 Enrico IV con un atto confermò nuovamente l'esenzione da alcune imposte e in un atto privato del 1123 Lazise viene per la prima volta definita "Patria". Nel 1193 il podestà di Lazise assistette, insieme ai rappresentanti di altri borghi della Giudicaria Gardense, alla consegna di Garda al Comune di Verona, che estese il proprio potere anche alle altre ville della Giudicaria, compresa Lazise, la quale mantenne comunque gli antichi privilegi.[19]

Sotto gli Scaligeri vennero realizzati il castello e le mura cittadine e nel 1387, quando la Signoria Scaligera stava per cadere per mano degli eserciti dell'alleanza formata da Gian Galeazzo Visconti, Francesco I Gonzaga e Francesco I da Carrara, il borgo fortificato, che rimase fedele a Verona, chiuse le porte e si preparò all'assedio da parte delle truppe nemiche, il quale durò alcuni giorni. Lazise cedette alle armi da fuoco nemiche il 13 ottobre 1387, quindi passò sotto il dominio Visconteo, sotto il quale fu sede del vicariato di una giurisdizione piuttosto ampia, anche se poco tempo dopo passò sotto il dominio Carrarese.[20]
Storia moderna
Un palazzo edificato in età moderna sul lungolago.

Nel 1405 vi fu la dedizione di Verona a Venezia, ma Lazise fu l'unico borgo in territorio veronese deciso a ribellarsi tanto da essere messa sotto assedio, arrendendosi all'esercito della Serenissima il 23 giugno dello stesso anno. Nonostante ciò durante il dominio veneto Lazise divenne sede del vicariato di un'ampia giurisdizione e, nel 1409, venne ordinato da Venezia il restauro delle fortificazioni del paese e lo stabilirsi di un castellano che si occupasse della custodia delle stesse e di tutte le cose militari.[21]

Nel 1439 il borgo venne preso di mira dalle truppe di Filippo Maria Visconti, il quale si trovava in guerra con la Repubblica Veneta, ma dopo questa breve parentesi di guerra prosperò la pace fino agli eventi della guerra della Lega di Cambrai, durante la quale una galea veneziana si autoaffondò per non finire in mano nemica davanti all'abitato, che passò in mano a Giovanni Gonzaga il 23 agosto 1510. Pure il Gonzaga confermò a Lazise gli antichi privilegi, ma il borgo tornò sotto Venezia già nel 1516, al termine della guerra. Questo fu un periodo continuo di lotte che si arrestarono per questa comunità solo dopo il saccheggio di Lazise da parte dei Lanzichenecchi nel 1529: dopo questo ultimo episodio vi fu un periodo di prosperità e pace che si protrasse per quasi due secoli, intervallato però dalla peste del 1631 che decimò la popolazione, praticamente dimezzandola.[22]
Storia contemporanea
Piazza Vittorio Emanuele, dove ha sede il palazzo Comunale.

La rivoluzione francese portò considerevoli conseguenze anche a Lazise, a causa sì del passaggio dei soldati francesi che dovevano dirigersi in Tirolo ma soprattutto perché nell'abitato venne posto il quartier generale francese, così che i militi francesi ne approfittarono per saccheggiare l'abitato. Il 16 maggio 1797, inoltre, venne eretto l'albero della libertà tra l'indifferenza dei paesani. Lazise passò quindi alla Repubblica Cisalpina e poi alla Regno d'Italia, sotto il quale divenne capoluogo del quinto distretto di Verona, ma nel 1815 Lazise cambiò nuovamente bandiera passando sotto il Regno Lombardo-Veneto e quindi, di fatto, sotto l'Impero austriaco.[23]

Durante il periodo risorgimentale si svolsero nei dintorni del borgo numerosi accadimenti: durante la prima guerra di indipendenza italiana le truppe piemontesi entrarono a Lazise, dove accumularono la polvere da sparo proveniente da una polveriera conquistata nelle vicinanze di Peschiera del Garda (importante fortezza del Quadrilatero), acquartierandosi nei pressi di villa Pergolana e spostandosi quindi verso Castelnuovo, dove si svolse l'omonima battaglia; durante la seconda guerra di indipendenza furono invece qui trasportati via lago i feriti della battaglia di San Martino, che vennero soccorsi nella zona del porto. Solamente nel 1866, a seguito della terza guerra di indipendenza, Lazise e il Veneto entrarono però a far parte del Regno d'Italia.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 309 ft

WC

PictographLake Altitude 284 ft
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262

PictographWaypoint Altitude 368 ft
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263

PictographWaypoint Altitude 405 ft
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264

PictographPanorama Altitude 533 ft
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PANORAMA

PictographPhoto Altitude 556 ft
Photo ofCROCE Photo ofCROCE Photo ofCROCE

CROCE

PictographWaypoint Altitude 474 ft
Photo of265 Photo of265 Photo of265

265

Recinzione

PictographTree Altitude 0 ft
Photo ofVigneti Photo ofVigneti

Vigneti

PictographWaypoint Altitude 393 ft
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266

PictographWaypoint Altitude 351 ft
Photo of267 Photo of267 Photo of267

267

PictographWaypoint Altitude 0 ft

Caneva World

PictographLake Altitude 190 ft
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268

PictographLake Altitude 187 ft
Photo of269 Photo of269 Photo of269

269

Comments  (12)

  • Photo of Maurizio.
    Maurizio. Apr 7, 2022

    Bel percorso, soprattutto verso Colà. Apprezzo il tentativo di evitare le strade asfaltate. Qualche passaggio con indicato proprietà privata.

  • Photo of leogas
    leogas Apr 11, 2022

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    Sempre belli i giri intorno al Lago

  • Photo of Marco Tomelleri
    Marco Tomelleri Apr 14, 2022

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    Bellissimo percorso tra ulivi. Grazie luca berni

  • Photo of luca berni
    luca berni Apr 14, 2022

    Grazie a te, bene che ti sia piaciuto

  • Photo of Federico1970
    Federico1970 Aug 19, 2022

    Bellissimo giro... traccia perfetta..

  • Photo of luca berni
    luca berni Aug 19, 2022

    Ti ringrazio e mi fa piacere che ti sia piaciuto

  • Photo of guapete80
    guapete80 Sep 13, 2022

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    Bella alternativa! Il sottopasso però è chiuso. Bisogna proseguire per poter attraversare la strada. Bei panorami sicuramente, una Lazise vista con angolature diverse, forse lungo il percorso eviterei alcune proprietà private.

  • Photo of Daniele Foiani
    Daniele Foiani Apr 3, 2023

    Confermo chiusura sottopasso

  • fht6cb2r5g Aug 19, 2023

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    Questo percorso passa per diverse strade private, dove abbiamo avuto problemi con i proprietari e siamo quasi stati morsi dal cane. La metà del percorso sono le strade asfaltate dove passano tante macchine.

  • Photo of luca berni
    luca berni Aug 19, 2023

    Con queste premesse è bene percorrere altri itinerari

  • Photo of =Marco=
    =Marco= Mar 24, 2024

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    Confermo che si entra in presunte proprietà private, ma il giro s'aggiusta agevolmente strada facendo senza troppe difficoltà. Lo spunto è stato utile, come sempre. Grazie

  • Photo of luca berni
    luca berni Mar 24, 2024

    Grazie Marco della recensione

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