662 ALLEGHE CASCATA RU DE RIALT

Dal paese di Alleghe scendiamio verso sud, verso il borgo di Masarè. Prima del centro notiamo sulla sinistra i cartelli turistici per le passeggiate e la cascata Ru de Rialt. Ha anche un altro nome, cascata Ru Col Aut. Il semplice sentiero sale verso sudest e ben presto si intravvede la cascata. Scattate alcune foto si ritorna sui propri passi, si scatta una foto panoramica in prossimità di una panca in legno e si scende a zigzag su strada ghiaiata a Masarè. Attraversiamo il ponte sul Cordevole e andiamo a destra sul percorso lungolago. Su asfalto poco trafficato giriamo sul lato ovest del lago, con splendide vedute su Alleghe. Seguendo le indicazioni, attraversiamo il fiume su un ponte ciclopedonale di legno e, girando a destra, torniamo in paese.

da www.infodolomiti.it

Un itinerario semplice e adatto a tutti, consigliato alle famiglie, che consente di raggiungere un sito naturalistico rilevante del territorio di Alleghe, percorrendo un sentiero comodo e piacevole.
La partenza del percorso è prevista in località Masarè di Alleghe, da dove si prosegue lungo la strada in direzione Pian Grant e, imboccando un sentiero in leggera salita, si può raggiungere in poco tempo la spettacolare cascata (tempo totale di percorrenza 1h).

L’itinerario si può intraprendere anche durante la stagione invernale, quando la cascata ghiacciata assume forme dal fascino raro, regalando un emozionante gita a pochi passi da Alleghe e dall’omonimo lago.

da www.dolomiti.org


PASSEGGIATE | MASARÈ - CASCATA RU DE RIALT | ALLEGHE | DOLOMITI Patrimonio Naturale dell'Umanità UNESCO

Facile passeggiata, adatta a familglie e persone senza particolare preparazione fisica. Partendo dal piazzale centrale di Masarè di Alleghe si sale fino al campo da tennis a Piàn Grant, dove si devia a destra su sentiero che si percorre fino ad una presa d’acqua. Qui si procede a sinistra, sempre in leggera salita fino ad un breve tratto pianeggiante che conduce ad un ponticello in legno che non va attraversato; si prosegue invece diritti in direzione del salto d’acqua. In pochi minuti si raggiunge la Cascata Ru de Rialt, preannunciata dallo scroscio dell’acqua e preceduta dalla caduta rinfrescante delle goccioline nebulizzate. Ritorno a ritroso sullo stesso percorso.
Estratto da wikipedia
Alleghe (IPA: /ˈalleɡe/[5]; Àlie in ladino[6]) è un comune italiano di 1 093 abitanti[2] della provincia di Belluno in Veneto. Fa parte del comprensorio delle Dolomiti.

Alleghe
comune

LocalizzazioneStato ItaliaRegione VenetoProvincia BellunoAmministrazioneSindacoDanilo De Toni (lista civica Alleghe domani) dal 27-5-2019TerritorioCoordinate46°24′23.89″N 12°01′17.27″E

Altitudine1 000 m s.l.m.Superficie29,72 km²Abitanti1 093[2] (31-12-2023)Densità36,78 ab./km²FrazioniCaprile, Colondel, Sora Stabiel, Masarè, Sala[1]Comuni confinantiColle Santa Lucia, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Val di ZoldoAltre informazioniCod. postale32022Prefisso0437Fuso orarioUTC+1Codice ISTAT025003Cod. catastaleA206TargaBLCl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]Cl. climaticazona F, 3 874 GG[4]Nome abitantialleghesiPatronoBiagio di SebasteGiorno festivo3 febbraioCartografia

Alleghe

Posizione del comune di Alleghe nella provincia di BellunoSito istituzionale

La legge 482/1999 ha riconosciuto i comuni dell'Agordino come zona a minoranza linguistica ladina.

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Caratteristica del paese è l'omonimo lago di Alleghe, formatosi nel 1771 lungo il Cordevole a seguito di una frana staccatasi dal monte Piz, che seppellì tre villaggi: Riete, Fusine e Marin. Il lago appena formato arrivava fino quasi al paese di Caprile. Poi, per effetto della sedimentazione dei detriti fluviali, si verificò un rapido innalzamento del fondovalle, che costrinse il lago a ritirarsi fino ad assumere la posizione attuale.

Climamodifica

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Alleghe Caprile.

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Per Dante Olivieri e Giovan Battista Pellegrini, il toponimo si ricollega ad alega, antico termine che, derivando a sua volta dal latino alĭca, significa spelta, un cereale di antica origine chiamato anche farro spelta (Triticum spelta). L'ipotesi pare confermata dalle denominazioni Alega e Al(e)ghèra, con le quali si indicano varie località prative del basso Agordino[6].

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Ulteriori informazioni

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I misteri di Alleghemodifica

Lo stesso argomento in dettaglio: Misteri di Alleghe.

Dal 1933 al 1946, a causa di una catena di cinque omicidi, avvenuti nei pressi del lago di Alleghe e all'interno di un importante albergo del paese, il paese diviene noto come un luogo di delitti e atrocità avvolte nell'omertà degli abitanti del posto. Tali delitti, che vennero riassunti sotto l'etichetta "I misteri di Alleghe", vennero raccontati nel 1962 da Giovanni Comisso, nel libro semi-autobiografico La donna del lago, e nel 1964 in un racconto di Sergio Saviane, anticipato da un suo articolo per Il Lavoro illustrato dell'aprile del 1952, dal titolo I misteri di Alleghe, racconto che fu causa di un processo per diffamazione e la reclusione del giornalista. Tuttavia, l'inchiesta condotta dal giornalista di Castelfranco Veneto determinò l'avvio di un'indagine condotta dall'allora maresciallo dei carabinieri Domenico Uda e dal vice brigadiere Ezio Cesca, che si concluse con l'arresto dei responsabili della catena di omicidi.

Questi delitti hanno ispirato anche la miniserie televisiva Buio nella valle di Giuseppe Fina del 1984 e il film La donna del lago di Luigi Bazzoni e Franco Rossellini del 1965, in cui i due registi sperimentarono un particolare uso del bianco e nero e adottarono la focalizzazione interna del protagonista (interpretato da Peter Baldwin) per raccontare la vicende narrate, dando alla luce forse il più riuscito esempio di film noir in Italia.