6 tappa Via Francigena:Pont San Martin- Montalto Dora (Ivrea)
near Ivery, Valle d’Aosta (Italia)
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Itinerary description
Saluto Pont san Martin,piccolo paese conosciuto anche come "la porta d'ingresso" della Valle d'Aosta che si trova al confine col Piemonte.
Partita di buon ora da via Schigliatta dove è ubicato l'ostello in cui ho pernottato,sono salita a sinistra per imboccare poi a destra l'antico sentiero 103 in salita ripida e su roccette.
Arrivata alla chiesetta di San Rocco, -nel territorio di Carema-ho seguito la mulattiera che scende con tratti impervi fra vigne ed ulivi.Vi è una corda fissa che aiuta in caso di pioggia.Ho attraversato l'abitato di Carema , situato in una fertile conca sulla sinistra ortografica del fiume Dora Baltea.Questa cittadina è rinomata per i suoi superbi vini ed i suoi tartufi.
Ho attraversato piccole frazioni dove il tempo sembra essersi perduto,ma sempre lontano da grandi flussi di traffico.
Ho poi dovuto affrontare un breve tratto obbligato sulla statale per poi rientrare nei boschi per arrivare a Settimo Vittone.
Qui,di fronte a Piazza Conte Rinaldo,si trova un arco ed un complesso medievale: la Pieve di San Lorenzo, uno dei complessi architettonici romani più importanti del Piemonte,da sempre tappa importante della Via Francigena.
Scendendo lungo una antica mulattiera e seguendo il segnavia 881 ,ho raggiunto Montestrutto dove sorge un castello.
Ho proseguito ed attraversato la suggestiva zona dei Balmetti,cantine naturali ricavate negli anfratti della montagna. fino a Borgo Franco d'Ivrea passando su mulattiere e piccole stradine fra campi coltivati, non trafficate.
Dopo aver attraversato un fitto bosco sono giunta a Montaldo Dora.
Qui ,date le temperature elevate del mezzogiorno,ho deciso di interrompere il percorso.
Ho preso l'autobus fino ad Ivrea,poi con treno e corriera ho fatto ritorno a casa.
NOTE:
Il percorso segue veri e propri sali scendi con poco tratti pianeggianti.
La tappa alterna borghi caratteristici a piacevoli tratti nella natura,molto belli i sentieri lungo i vigneti terrazzati.
Lungo tutto il tragitto ci sono molte fontane dove dissetarsi e fare rifornimento di acqua.
L' attraversamento di paesini offre la possibilità di procurarsi cibo al bisogno.
Partita di buon ora da via Schigliatta dove è ubicato l'ostello in cui ho pernottato,sono salita a sinistra per imboccare poi a destra l'antico sentiero 103 in salita ripida e su roccette.
Arrivata alla chiesetta di San Rocco, -nel territorio di Carema-ho seguito la mulattiera che scende con tratti impervi fra vigne ed ulivi.Vi è una corda fissa che aiuta in caso di pioggia.Ho attraversato l'abitato di Carema , situato in una fertile conca sulla sinistra ortografica del fiume Dora Baltea.Questa cittadina è rinomata per i suoi superbi vini ed i suoi tartufi.
Ho attraversato piccole frazioni dove il tempo sembra essersi perduto,ma sempre lontano da grandi flussi di traffico.
Ho poi dovuto affrontare un breve tratto obbligato sulla statale per poi rientrare nei boschi per arrivare a Settimo Vittone.
Qui,di fronte a Piazza Conte Rinaldo,si trova un arco ed un complesso medievale: la Pieve di San Lorenzo, uno dei complessi architettonici romani più importanti del Piemonte,da sempre tappa importante della Via Francigena.
Scendendo lungo una antica mulattiera e seguendo il segnavia 881 ,ho raggiunto Montestrutto dove sorge un castello.
Ho proseguito ed attraversato la suggestiva zona dei Balmetti,cantine naturali ricavate negli anfratti della montagna. fino a Borgo Franco d'Ivrea passando su mulattiere e piccole stradine fra campi coltivati, non trafficate.
Dopo aver attraversato un fitto bosco sono giunta a Montaldo Dora.
Qui ,date le temperature elevate del mezzogiorno,ho deciso di interrompere il percorso.
Ho preso l'autobus fino ad Ivrea,poi con treno e corriera ho fatto ritorno a casa.
NOTE:
Il percorso segue veri e propri sali scendi con poco tratti pianeggianti.
La tappa alterna borghi caratteristici a piacevoli tratti nella natura,molto belli i sentieri lungo i vigneti terrazzati.
Lungo tutto il tragitto ci sono molte fontane dove dissetarsi e fare rifornimento di acqua.
L' attraversamento di paesini offre la possibilità di procurarsi cibo al bisogno.
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