6 - Da Viggiano a Marsicovetere

Viggiano domina l’alta Val D’Agri. Città dell’arpa, città di Maria, ma anche sede del più grande impianto di estrazioni di idrocarburi su terra d’Europa, questa comunità è un tourbillon di storia, tradizione, fede e innovazione. Simbolodella religiosità territoriale, custodisce e protegge la Madonna Nera di Viggiano, protettrice del popolo lucano, che la venera e la ama come una grande madre. Dopo una visita nella Basilica Pontificia ci avviamo lungo viale Vittorio Emanuele e iniziamo la nostra tappa da Piazza Giovanni XXIII. Da qui seguiamo le indicazioni che portano al Sacro Monte e per 2 km restiamo sull’asfalto fino a quando incrociamo sulla destra un parcheggio. Qui, un cartello informativo ci indica l’inizio dell’Antico tratturo della Madonna Nera. Seguiamo il sentiero e attraversiamo il torrente Alli su un ponte di recente costruzione. Una volta dall’altra parte, iniziamo a percorrere il cammino che porta dritti al monte, una serpentina tra i costoni della montagna, tra alberi da frutto e ulivo, in mezzo a pascoli, con mucche, pecore e cavalli liberi, circondata da fiori e colori unici. Insomma sono 5 Km di pura bellezza che non hanno bisogno di essere descritti, ma devono solo essere percorsi. Arrivati alla Fontana dei Pastori, a Piana Bonocore, ci rifocilliamo e ci prepariamo per l’ultimo tratto della salita, dura e ripida. Da qui il tratturo si trasforma in un cammino su pietra che gira intorno al monte e sale, sale, sale. Ad un certo punto, guardandoci intorno il cammino sembra essere tracciato su una maestosa muraglia che si snoda sulla cresta del monte. Pietra, storia, fede, ogni passo è riflessione, ogni sguardo è vista incantevole sulla valle. Assorti in tanta grazia non ci rendiamo neppure conto che la muraglia termina la sua risalita sul piazzale del Santuario della Madonna. Silenzio, pace, armonia e un senso di appagamento ci travolgono, così come l’aria frizzante dei 1727 metri di altitudine. Entriamo in chiesa e restiamo in silenzio per qualche minuto. L’aura mistica avvolge ogni cosa, anche l’ipnotica effige della Madonna, catalizzatrice dei nostri pensieri e portatrice di pace. È molto bello. Dopo questa pausa riprendiamo in cammino e ci avviamo verso Marsicovetere, tenendoci alle spalle il santuario e proseguendo lungo la cresta del sacro monte. Iniziamo una ripida discesa, restando letteralmente incantati dalla montagna che ci circonda. Dopo 2 km incrociamo l’asfalto e sulla destra imbecchiamo un SI che scende dal Monte Volturino e restiamo su questo tracciato per altri 2 Km. Alla fine, siamo a valle della cittadina di Marsicovetere.