489 PANORAMA COLFOSCO CORVARA
near Colfosco, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bellissimi panorami sull'Alta Badia, Colfosco, Corvara, Sassongher. Si parte in forte salita, prendendo il sentiero 645 e si attraversano quindi alcune strade forestali, passando sotto ad una cabinovia e giungendo al quadrivio dove a sx si giunge al punto panoramico. Mi sento molto ripagato dalla vista sulla valle ed i monti circostanti. Sosta pranzo in piazzetta a Corvara e poi rientro a Colfosco, prima che cominci a piovere.
Da wikipedia
Corvara in Badia (Corvara in ladino e in tedesco[5]) è un comune italiano di 1 367 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, il centro più grande della val Badia, situato a 1568 m s.l.m. nel "cuore" delle Dolomiti. Rinomata località sciistica nel Gruppo del Puez del Sella Ronda, ai piedi del Sassongher e del comprensorio del Dolomiti Superski, fa parte della Comunità Comprensoriale val Pusteria, ed è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia oltre ad essere il comune più elevato del Trentino-Alto Adige. Vi è ubicata la stazione meteorologica di Corvara in Badia.
Origini del nomeModifica
Il toponimo è attestato dal 1296 come Kurfaer, Curveire, Corfara, Corvera e deriva dal latino corvus ("corvo") col suffisso -aria col significato di "luogo dei corvi".[6][7] Tra il 1925 e il 1938 il comune si è denominato Ladinia, per aggregazione dei precedenti comuni di Corvara e Colfosco. La locuzione finale "in Badia" è presente solo nel toponimo ufficiale in italiano, probabilmente per distinguerla a livello nazionale dall'omonima località in provincia di Pescara, ma è assolutamente desueto in loco e nella segnaletica[senza fonte].
StoriaModifica
Cartolina di Corvara del 1953
Nonostante facciano parte ormai dello stesso comune, i paesi di Corvara e Colfosco hanno avuto storie nettamente distinte e hanno fatto parte anche di territori diversi. Si hanno notizie storiche di Corvara soltanto dal 1292, al contrario di Colfosco di cui si ha traccia già un secolo e mezzo prima, precisamente dall'anno 1153, e l'abitato faceva parte dell'antica signoria di Marebbe-Val Badia. Corvara apparteneva alla giurisdizione di Marebbe, Colfosco invece a quella Selva di Val Gardena, e quest'ultima località è stata annessa alla Val Badia solo nel 1828.
Ecclesiasticamente, Colfosco è appartenuta dapprima alla chiesa parrocchiale di Laion, poi alla curazia di Santa Cristina in Val Gardena. Sia Corvara che anche Colfosco appartengono sino alla fine della prima guerra mondiale alla circoscrizione giurisdizionale di Marebbe e facevano parte del distretto di Brunico.
La più antica delle chiese, quella di Santa Caterina, esisteva già nel XV secolo e se ne ha notizia perché si parla di un sacerdote che vi teneva messa. L'altra chiesa, dedicata al Sacro Cuore, è invece molto più recente, del 1962. Stante la remota posizione dell'abitato e della vita prettamente montanara della popolazione, non vi sono accaduti eventi di particolare rilievo. Sia Corvara sia Colfosco acquisirono fama internazionale nel XIX secolo, quando cominciarono ad essere apprezzati per le attività sciistiche ed escursionistiche. Nel 1947 fu ultimata e collaudata la prima seggiovia d'Italia proprio a Corvara, che collegava l'abitato al Col Alto, avviando un processo di intensificazione dell'industria turistica e sciistica che ha visto un particolare incremento negli anni settanta, creando numerosi posti di lavoro per la popolazione locale ed anche per persone giunte da altre regioni.[8]
StemmaModifica
Lo stemma rappresenta tre monti di colore verde, sovrastati da tre cime di colore rosso con le vette inclinate, su sfondo argento. Le tre cime simboleggiano il monte Sassongher che sovrasta il paese. Lo stemma è stato adottato nel 1969.
Da wikipedia
Corvara in Badia (Corvara in ladino e in tedesco[5]) è un comune italiano di 1 367 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, il centro più grande della val Badia, situato a 1568 m s.l.m. nel "cuore" delle Dolomiti. Rinomata località sciistica nel Gruppo del Puez del Sella Ronda, ai piedi del Sassongher e del comprensorio del Dolomiti Superski, fa parte della Comunità Comprensoriale val Pusteria, ed è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia oltre ad essere il comune più elevato del Trentino-Alto Adige. Vi è ubicata la stazione meteorologica di Corvara in Badia.
Origini del nomeModifica
Il toponimo è attestato dal 1296 come Kurfaer, Curveire, Corfara, Corvera e deriva dal latino corvus ("corvo") col suffisso -aria col significato di "luogo dei corvi".[6][7] Tra il 1925 e il 1938 il comune si è denominato Ladinia, per aggregazione dei precedenti comuni di Corvara e Colfosco. La locuzione finale "in Badia" è presente solo nel toponimo ufficiale in italiano, probabilmente per distinguerla a livello nazionale dall'omonima località in provincia di Pescara, ma è assolutamente desueto in loco e nella segnaletica[senza fonte].
StoriaModifica
Cartolina di Corvara del 1953
Nonostante facciano parte ormai dello stesso comune, i paesi di Corvara e Colfosco hanno avuto storie nettamente distinte e hanno fatto parte anche di territori diversi. Si hanno notizie storiche di Corvara soltanto dal 1292, al contrario di Colfosco di cui si ha traccia già un secolo e mezzo prima, precisamente dall'anno 1153, e l'abitato faceva parte dell'antica signoria di Marebbe-Val Badia. Corvara apparteneva alla giurisdizione di Marebbe, Colfosco invece a quella Selva di Val Gardena, e quest'ultima località è stata annessa alla Val Badia solo nel 1828.
Ecclesiasticamente, Colfosco è appartenuta dapprima alla chiesa parrocchiale di Laion, poi alla curazia di Santa Cristina in Val Gardena. Sia Corvara che anche Colfosco appartengono sino alla fine della prima guerra mondiale alla circoscrizione giurisdizionale di Marebbe e facevano parte del distretto di Brunico.
La più antica delle chiese, quella di Santa Caterina, esisteva già nel XV secolo e se ne ha notizia perché si parla di un sacerdote che vi teneva messa. L'altra chiesa, dedicata al Sacro Cuore, è invece molto più recente, del 1962. Stante la remota posizione dell'abitato e della vita prettamente montanara della popolazione, non vi sono accaduti eventi di particolare rilievo. Sia Corvara sia Colfosco acquisirono fama internazionale nel XIX secolo, quando cominciarono ad essere apprezzati per le attività sciistiche ed escursionistiche. Nel 1947 fu ultimata e collaudata la prima seggiovia d'Italia proprio a Corvara, che collegava l'abitato al Col Alto, avviando un processo di intensificazione dell'industria turistica e sciistica che ha visto un particolare incremento negli anni settanta, creando numerosi posti di lavoro per la popolazione locale ed anche per persone giunte da altre regioni.[8]
StemmaModifica
Lo stemma rappresenta tre monti di colore verde, sovrastati da tre cime di colore rosso con le vette inclinate, su sfondo argento. Le tre cime simboleggiano il monte Sassongher che sovrasta il paese. Lo stemma è stato adottato nel 1969.
Waypoints
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Un altro bel giro da annoverare. Complimenti.