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4 - Da Monte Sirino a Moliterno

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Trail stats

Distance
13.82 mi
Elevation gain
1,624 ft
Technical difficulty
Very difficult
Elevation loss
3,494 ft
Max elevation
5,092 ft
TrailRank 
28
Min elevation
2,206 ft
Trail type
One Way
Time
6 hours 49 minutes
Coordinates
641
Uploaded
March 4, 2024
Recorded
January 2023
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near Casale Serino, Basilicata (Italia)

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Itinerary description

Il risveglio in quota è di per sé un’esperienza mistica. Silenzio, pace e una velocità differita del tempo ci portano a consumare una colazione lenta e meditativa. Sistemato lo zaino, e soprattutto lo stomaco, riprendiamo il cammino e, usciti dal rifugio, ci avviamo sulla destra per imboccare il sentiero SI - Tappa 06 che porta a Lago Laudemio. Sono meno di 2 Km, ma è un ora di salita secca, dura e molto tecnica. Ma non disunitevi: arrivati a destinazione, infatti, lo sforzo è ampiamente ripagato. Il Laudemio è nascosto, protetto, abbracciato dalle pendici maestose del Sirino. È un luogo di una bellezza ammaliante, capace di appagare molti dei nostri pensieri, come in una sorta di nirvana verde in cui dar vita all’atarassico distacco dall’effimero, dal superfluo. È molto bello, sic et simpiciter.
Ci fermiamo il tempo sufficiente a ristorare sguardo e mente, scattiamo qualche foto (più che dovuta) e segnaliamo, per chi volesse restare un’altra notte in quota e godere di questa pace, la deviazione della Tappa che porta alla Cima Limongi. Nel riprendere il nostro cammino giriamo non senza rimpianto le spalle al lago, lasciamo sulla destra il rifugio (abbandonato e chiuso) e iniziamo a scendere per la strada comunale per 3 Km, fino a quando sulla destra troviamo le indicazioni per Taranto - Moliterno. Da qui, per altri 10 km, tra un tornante e l’altro, attraversiamo scorci meravigliosi e nomi evocativi (località Paradiso – Purgatorio- Inferno) fino ad arrivare a valle, con un dislivello di 800 metri, a Piano di Maglia. La bellezza di questa discesa, accompagnata dall’armonia della natura, ci accompagna silenziosamente in questo moto dai tratti onirici, ritrovandoci, dopo un campo seminato e l’altro, tra un allevamento di ovini e bovini, immersi in rumori ancestrali di un tempo sospeso, finalmente a valle.
Siamo arrivati al Vecchio Ponte di Maglie, dove chi vi giunge molto stanco potrebbe optare per dormire, ma non è il nostro caso. Dunque, dopo una breve sosta caffè, siamo poi pronti per l’ultimo tratto odierno.
Attraversato il ponte sul Maglia, giriamo a sinistra e iniziamo la risalita sulla SP 19 per circa 2 km fino ad incontrare la Chiesa di Santa Maria del Rito. Dietro di essa ci immettiamo in un tratturo che, tra sterrato e bosco, ci porta direttamente a valle, tra campi seminati e ordinatissime coltivazioni di primizie. Usciti dal bosco e abbandonato il sentiero, sulla sinistra imbecchiamo una strada asfaltata, che ci conduce in un vero e proprio tunnel alberato, fino a quando, una volta passati sul torrente Sciaura, siamo sulla SP 103. Con estrema attenzione attraversiamo la carreggiata e subito sulla destra imbecchiamo un’altra strada comunale, da qui ci inoltriamo in un sentiero che in poco più di 1 km ci porta direttamente nel centro storico di Moliterno. Gioiello di storia e cultura, Moliterno è famosa, tra le altre cose, per aver dato i natali a Giacomo Racioppi e Ferdinando Petruccelli della Gattina, figure di primo piano della cultura meridionale ottocentesca.
Appena si mette piede nel borgo questo alone di storia, cultura, arte e natura si respira istantaneamente. Moliterno è anche – e forse soprattutto - conosciuta per una questione di gusto: è infatti la città del famosissimo (e buonissimo) formaggio Canestrato di Moliterno IGP, la nostra vera ricompensa dopo una lunga e faticosa giornata. Siamo molto stanchi e affamati, prerogative ideali per godere appieno dell’icona enogastronomica di questa storica e importante cittadina.

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