3° Tappa alta via dell'Adamello - Da Rif. Maria e Franco a Rif. Prudenzini
near Malga Leno, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Itinerary description
𝐓𝐢𝐩𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚: trekking ⛰🥾
𝐏𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚: Rifugio Maria e Franco
𝐃𝐢𝐬𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨: 1400 mt
𝐀𝐥𝐭𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐦𝐚𝐱: 2810 mt
𝐊𝐢𝐥𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢: 21 km
𝐎𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢: 10 ore
𝐃𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚': difficile
Dal Rifugio Maria e Franco si scende verso il lago Dernal per poi proseguire lungo il sentiero sempre ben segnato fino al passo di Campo. Dal passo di Campo si prosegue in costa e superati alcuni tratti attrezzati si raggiunge prima il lago d'Avolo e poi l'omonimo passo. Dal passo si tiene la sinistra verso il Passo Ignaga. Inizia ora il tratto maggiormente esposto di tutta l'alta via che percorre le creste di Ignaga sempre però assistite da corde fisse e catene. Occorre prestare molta attenzione soprattutto nella parte di discesa in caso di terreno scivoloso. Arrivati in fondo ai ripidi canaloni, si superano grazie all'ausilio di alcune catene e si giunge così al rifugio Città di Lissone. Dal rifugio si prosegue in piano lungo tutta la valle Adamè e superato il Rifugio baita Adamé, poco più avanti, si prende il bivio sulla sinistra che sale al Passo Poia. (passo che non molla mai, veramente tosto e ripido). Dal Passo si scende sempre su blocchi granitici a volte poco stabili verso la Val Salarno per poi deviare sulla sinistra verso il Rifugio Prudenzini. Tappa molto dura, adatta a persone allenate abituate a passaggi esposti ed attrezzati. Occorre avere passo fermo e un buon allenamento. Nel caso potete dividere la tappa in due fermandovi o al rifugio Lissone o alla baita Adamè. Rifugio molto bello e spazioso, è disponibile anche la doccia calda al costo di 6 euro, Rifugista cordiale e simpatico.
𝐏𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚: Rifugio Maria e Franco
𝐃𝐢𝐬𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨: 1400 mt
𝐀𝐥𝐭𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐦𝐚𝐱: 2810 mt
𝐊𝐢𝐥𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢: 21 km
𝐎𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢: 10 ore
𝐃𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚': difficile
Dal Rifugio Maria e Franco si scende verso il lago Dernal per poi proseguire lungo il sentiero sempre ben segnato fino al passo di Campo. Dal passo di Campo si prosegue in costa e superati alcuni tratti attrezzati si raggiunge prima il lago d'Avolo e poi l'omonimo passo. Dal passo si tiene la sinistra verso il Passo Ignaga. Inizia ora il tratto maggiormente esposto di tutta l'alta via che percorre le creste di Ignaga sempre però assistite da corde fisse e catene. Occorre prestare molta attenzione soprattutto nella parte di discesa in caso di terreno scivoloso. Arrivati in fondo ai ripidi canaloni, si superano grazie all'ausilio di alcune catene e si giunge così al rifugio Città di Lissone. Dal rifugio si prosegue in piano lungo tutta la valle Adamè e superato il Rifugio baita Adamé, poco più avanti, si prende il bivio sulla sinistra che sale al Passo Poia. (passo che non molla mai, veramente tosto e ripido). Dal Passo si scende sempre su blocchi granitici a volte poco stabili verso la Val Salarno per poi deviare sulla sinistra verso il Rifugio Prudenzini. Tappa molto dura, adatta a persone allenate abituate a passaggi esposti ed attrezzati. Occorre avere passo fermo e un buon allenamento. Nel caso potete dividere la tappa in due fermandovi o al rifugio Lissone o alla baita Adamè. Rifugio molto bello e spazioso, è disponibile anche la doccia calda al costo di 6 euro, Rifugista cordiale e simpatico.
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