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310 GUARDASONE

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Trail stats

Distance
7.74 mi
Elevation gain
1,929 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,929 ft
Max elevation
1,280 ft
TrailRank 
53 3.3
Min elevation
598 ft
Trail type
Loop
Time
2 hours 59 minutes
Coordinates
934
Uploaded
April 28, 2016
Recorded
November 2013
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near Guardasone, Emilia-Romagna (Italia)

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Itinerary description

da wikipedia
Guardasone, collocata tra le valli dei torrenti Enza e Termina,[8] è costituita dalle località minori di Case Cavalli, Gavazzo, Ariana, Case Carbognani e Monte Salandro; i piccoli nuclei abitati d'origine medievale sorgono sulle colline comprese tra il monte Lugolo, sulla cui sommità si trovano i ruderi della torre nota come "Guardiola", punto di osservazione dell'antico castello, e il monte dell'Oca, su cui è collocata la chiesa di San Lorenzo.[9]
Origini del nome

Il toponimo della località, nota in epoca medievale come Guardaxonis, deriva forse dal dialettale Guarda zò, ossia "Guarda giù",[10] oppure dal latino Guardia Attonis, col significato di "Guardia degli Attoni".[11]
Storia

La zona di Guardasone, collocata alle porte della Val d'Enza, risultava abitata già nella media età del bronzo.[12]

In seguito il territorio fu conquistato dapprima dagli Etruschi e successivamente dai Romani.[12]

In epoca medievale sorse sul monte Lugolo il primo villaggio attorno al castello, edificato a presidio del guado sul torrente Enza forse già nel X secolo; la più antica testimonianza certa della sua esistenza risale però soltanto al 1165,[12] quando apparteneva probabilmente al ramo Baratti[13] dei conti di Canossa, cugini degli Attoni,[14] dai quali forse deriva il nome della località.[11]

Nel 1248, durante la battaglia di Parma, il maniero, dipendente dal Comune di Parma, fu occupato dall'esercito dell'imperatore del Sacro Romano Impero Federico II di Svevia, ma dopo breve tempo le truppe guelfe parmigiane lo riconquistarono, mettendo in fuga Enzo di Sardegna, figlio di Federico II.[15]

Nel 1293 il podestà Marco Giustiniani fece distruggere le case dei Baratti per vendicare un'offesa da loro compiuta verso Attolino di Rondinara.[16] Pochi anni dopo, nel 1296 il castello dei Baratti Neri fu occupato dai ghibellini fuoriusciti dalla città appoggiati dal marchese di Ferrara Azzo VIII d'Este; i guelfi riconquistarono il maniero,[16] ma dopo alcuni mesi Azzo contrattaccò e per vendetta distrusse completamente l'edificio.[17]

Nel 1316 Giberto III da Correggio, cacciato da Parma, prese possesso del maniero,[18] che fortificò.[19] Nel 1334 i reggenti di Parma, all'epoca ghibellini, dichiararono guerra ai correggesi e inviarono le truppe a distruggere il borgo di Traversetolo e depredare quello di Guardasone.[20] Nel 1341 Azzo da Correggio, figlio di Giberto, fortificò il castello[21] e costruì sulla sommità del monte la torre di guardia di Montelugolo, detta "Guardiola".[22] Nel 1346 la fortificazione fu nuovamente attaccata dal marchese Francesco d'Este.[23] Nel 1391 il borgo e il castello furono dati alle fiamme dalle truppe bolognesi e fiorentine, alleate contro il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti.[24]

Dopo la scomparsa nel 1402 di Giberto da Correggio, figlio di Azzo, tutte le sue terre furono incamerate dal duca di Milano Gian Galeazzo, che le assegnò in gran parte a Ottobuono de' Terzi.[25] Nel 1403, durante gli scontri tra i Terzi e i Rossi, questi ultimi depredarono il borgo e il maniero.[26] Nel 1408, secondo alcuni storici, vari uomini del villaggio e di Borgo San Donnino, alleati di Orlando Pallavicino, congiurarono contro Ottobuono, che per reazione ne fece catturare 65 e li fece decapitare nel cortile della fortezza.[27]

Nel 1409, dopo l'uccisione a tradimento del Terzi a Rubiera, il fratello Giacomo fece rifugiare per sicurezza la vedova di Ottobuono e i figli nel maniero, ove inviò 300 cavalieri guidati da Giovanni Malvicino; le truppe furono però intercettate a Traversetolo dal marchese di Ferrara Niccolò III d'Este e sconfitte dopo un'aspra battaglia. Gli abitanti di Cazzola, Sivizzano e Rivalta cinsero d'assedio la fortezza di Guardasone, ma il castellano Pietro del Borgo reagì con una sortita sbaragliando le forze rossiane.[28] Tuttavia, dopo qualche mese le truppe estensi guidate da Uguccione dei Contrari attaccarono a colpi di bombarda l'edificio, costringendo gli occupanti alla resa; Uguccione divenne quindi signore di Guardasone, Montelugolo[29] e, a partire dal 1417, di Castione de' Baratti.[30]

Nel 1421, dopo la cessione di Parma in cambio di Reggio Emilia da parte di Niccolò III d'Este a Filippo Maria Visconti, il maniero di Guardasone, da cui dipendevano anche Traversetolo e Castione de' Baratti, fu incamerato dal Duca di Milano.[31] Nel 1431 il Duca assegnò i feudi di Guardasone e Colorno al condottiero Niccolò de' Terzi, il Guerriero, figlio naturale di Ottobuono, per ricompensarlo degli aiuti ricevuti.[32][33] Nel 1449 il Guerriero, mal sopportando Francesco Sforza quale signore di Parma, allo scopo di cacciarlo dalla città cercò l'appoggio del re di Napoli Alfonso V d'Aragona; non appena lo seppe, il condottiero Alessandro Sforza, fratello di Francesco, si spinse a Guardasone[34] e cinse d'assedio la fortezza, i cui occupanti raggiunsero un accordo di resa dopo pochi giorni.[35]

Nel 1466 il duca Galeazzo Maria Sforza assegnò il feudo a Giovanni e Vitaliano II Borromeo.[36] Nel 1483 il cognato Guido de' Rossi tentò di impadronirsi del maniero con uno stratagemma, ma il castellano non cadde nel tranello e per reazione i Rossi diedero alle fiamme le abitazioni del borgo.[37]

Nel gennaio del 1551, durante la guerra di Parma, il castello, strategico per il vettovagliamento della città, fu conquistato dai Francesi alleati del duca Ottavio Farnese.[38] Nel 1558, il duca di Ferrara Ercole II d'Este assaltò inaspettatamente il possente maniero, mal presidiato, e ne entrò facilmente in possesso.[39] Ottavio Farnese reagì attaccando a colpi di bombarda dapprima la Guardiola e successivamente il castello; gli occupanti riuscirono a scappare di soppiatto durante i cannoneggiamenti,[40] che distrussero anche la vicina chiesa di San Lorenzo.[12]

Si accentuò allora il declino di Guardas

one a vantaggio del borgo di Traversetolo, già dal XV secolo sede di attività commerciali.[41]

In seguito all'abolizione napoleonica dei diritti feudali sancita nel 1805 nell'ex ducato di Parma e Piacenza,[42] nel 1806 Guardasone fu annessa al nuovo comune di Traversetolo.

Comments  (3)

  • Photo of Gianvitto
    Gianvitto May 23, 2021

    Percorso molto bello e bellissimo panorama.

  • Photo of Gianvitto
    Gianvitto May 23, 2021

    I have followed this trail  verified  View more

    Percorso molto bello e bellissimo panorama.

  • Photo of luca berni
    luca berni May 23, 2021

    Mi fa piacere che ti sia piaciuto

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