27/05/2021 Portule da rifugio Larici(Asiago)
near Casare Trentin, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Giro in zona Asiago, l’obiettivo è Cima XII, passando per il Portule. il tempo è un po’ incerto, eventualmente ci fermeremo prima. Lascimao l'auto nell’ampio piazzale del rifugio Larici. Ci mettiamo in marcia che sono appena passate le 9.
IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 8,4 Km (4↑ 3,5↓ 0,9↔)
Altitudine massima:2.310 m
Altitudine minima: 1.658 m
Dislivello assoluto: 652 m
Totale salita: 826 m
Totale discesa: 831 m
Tempo totale: 5h (soste incluse)
Rifugio Larici. Quota 1658 mt.
Dal parcheggio prendiamo a destra, sbagliando direzione, il sentiero è dalla parte opposta al rifugio, ma nulla di grave, tagliamo la pista da sci ed attraverso prati ci riagganciamo alla traccia verso quota 1730 e proseguiamo quindi in direzione cima Larici. Facciamo tappa a bocchetta Larici (1876 mt – 1,4 km – 40′). Uno sguardo alle nostre spalle dove spicca il Verena, ci ricompattiamo e proseguiamo verso destra sul sentiero 209. La giornata è piuttosto grigia, ogni tanto sprazzi di sole riscaldano l’aria ed illuminano i nostri passi, in uno di questi rari momenti sgombri dalle nubi verso ovest riesco ad immortalare cima Laste e cima Mandriolo il cui cocuzzolo è nascosto da un nuvolone. Ancora pochi passi e raggiungiamo la rotonda ed erbosa cima Larici (2033 mt – 2 km – 1h) dalla quale si vede chiaramente il Portule, ed anche le minacciose nubi che incombono. Pochi minuti di sosta per godere del panorama e ripartiamo in discesa verso il monte Erba (2031) subito visibile davanti a noi ed alla successiva porta Renzola. Proprio sul monte Erba riscontriamo ciò che rimane di un vasto incendio che ha colpito il versante sud del suo crinale. Fortunatamente l’incendio è circoscritto al pendio del monte Erba ma comunque abbastanza ampio almeno fino a Porta Renzola verso la quale proseguiamo dritti in leggera discesa (1949 m – 3 km – 1h 45′). Da qui la musica cambia, dopo un primo tratto di leggera salita la pendenza aumenta notevolmente lungo la dorsale ovest del Portule. C’è ancora parecchia neve e ci sono perfino alcuni scialpinisti che scendono dalla cima, ma fortunatamente il sentiero che scorre sulla linea di cresta è stato ripulito dal sole. Sul versante nord invece si accumulano ammassi di neve dura che in alcuni tratti dobbiamo attraversare con un po’ di titubanza. Raggiungiamo il monte Kempel (2295 – 4,1 km – 2h 30′), dove facciamo pausa, da qui in pochi secondi si può raggiungere la cima del Portule.
Cima Portule (4,3 km, 2310 mt, 2h 30′).
Dopo esserci ricompattati, aver ripreso fiato ed aver fatto un pausa ristoratrice, confabuliamo tra di noi per decidere sul da farsi. Verso nord-est si erge cima Dodici, le nubi sono in aumento ed è già mezzogiorno passato. Si decide per fermarsi qui, peccato. Dopo la pausa prima di riprendere la discesa faccio un salto a cima Portule, di cui ho ancora il ricordo di una bellissima escursione invernale con le ciaspole. Uno sguardo tutto intorno e poi giù. Arrivati a Porta Renzola (1949 – 5,6 km – 4h) decidiamo di prendere il sentiero 826 per tornare al rifugio, che evita il saliscendi lungo la cresta e percorre in quota il versante sud del monte Erba, poi raggiunge la dorsale sud di cima Larici e la aggira dando accesso ad ampi prati sui quali ancora spiccano i Crocus. Usciti dal bosco si accede all’ampio declivio prativo con vista sul rifugio Larici.
Rifugio Larici (8,4 km, 1.658 mt, 5h).
IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 8,4 Km (4↑ 3,5↓ 0,9↔)
Altitudine massima:2.310 m
Altitudine minima: 1.658 m
Dislivello assoluto: 652 m
Totale salita: 826 m
Totale discesa: 831 m
Tempo totale: 5h (soste incluse)
Rifugio Larici. Quota 1658 mt.
Dal parcheggio prendiamo a destra, sbagliando direzione, il sentiero è dalla parte opposta al rifugio, ma nulla di grave, tagliamo la pista da sci ed attraverso prati ci riagganciamo alla traccia verso quota 1730 e proseguiamo quindi in direzione cima Larici. Facciamo tappa a bocchetta Larici (1876 mt – 1,4 km – 40′). Uno sguardo alle nostre spalle dove spicca il Verena, ci ricompattiamo e proseguiamo verso destra sul sentiero 209. La giornata è piuttosto grigia, ogni tanto sprazzi di sole riscaldano l’aria ed illuminano i nostri passi, in uno di questi rari momenti sgombri dalle nubi verso ovest riesco ad immortalare cima Laste e cima Mandriolo il cui cocuzzolo è nascosto da un nuvolone. Ancora pochi passi e raggiungiamo la rotonda ed erbosa cima Larici (2033 mt – 2 km – 1h) dalla quale si vede chiaramente il Portule, ed anche le minacciose nubi che incombono. Pochi minuti di sosta per godere del panorama e ripartiamo in discesa verso il monte Erba (2031) subito visibile davanti a noi ed alla successiva porta Renzola. Proprio sul monte Erba riscontriamo ciò che rimane di un vasto incendio che ha colpito il versante sud del suo crinale. Fortunatamente l’incendio è circoscritto al pendio del monte Erba ma comunque abbastanza ampio almeno fino a Porta Renzola verso la quale proseguiamo dritti in leggera discesa (1949 m – 3 km – 1h 45′). Da qui la musica cambia, dopo un primo tratto di leggera salita la pendenza aumenta notevolmente lungo la dorsale ovest del Portule. C’è ancora parecchia neve e ci sono perfino alcuni scialpinisti che scendono dalla cima, ma fortunatamente il sentiero che scorre sulla linea di cresta è stato ripulito dal sole. Sul versante nord invece si accumulano ammassi di neve dura che in alcuni tratti dobbiamo attraversare con un po’ di titubanza. Raggiungiamo il monte Kempel (2295 – 4,1 km – 2h 30′), dove facciamo pausa, da qui in pochi secondi si può raggiungere la cima del Portule.
Cima Portule (4,3 km, 2310 mt, 2h 30′).
Dopo esserci ricompattati, aver ripreso fiato ed aver fatto un pausa ristoratrice, confabuliamo tra di noi per decidere sul da farsi. Verso nord-est si erge cima Dodici, le nubi sono in aumento ed è già mezzogiorno passato. Si decide per fermarsi qui, peccato. Dopo la pausa prima di riprendere la discesa faccio un salto a cima Portule, di cui ho ancora il ricordo di una bellissima escursione invernale con le ciaspole. Uno sguardo tutto intorno e poi giù. Arrivati a Porta Renzola (1949 – 5,6 km – 4h) decidiamo di prendere il sentiero 826 per tornare al rifugio, che evita il saliscendi lungo la cresta e percorre in quota il versante sud del monte Erba, poi raggiunge la dorsale sud di cima Larici e la aggira dando accesso ad ampi prati sui quali ancora spiccano i Crocus. Usciti dal bosco si accede all’ampio declivio prativo con vista sul rifugio Larici.
Rifugio Larici (8,4 km, 1.658 mt, 5h).
Waypoints
Waypoint
5,440 ft
Rifugio Larici. Quota 1658 mt.
Luogo di partenza con ampio parcheggio per le auto.
Waypoint
6,155 ft
Bocchetta Larici (1876 mt – 1,4 km – 40′)
Bocchetta Larici. Panorma sul Verena, proseguiamo verso destra sul sentiero 209.
Waypoint
6,391 ft
Porta Renzola (1949 – 5,6 km – 4h)
Porta Renzola. Qui parte il sentiero 826, a sinistra, che scorre in quota senza i saliscendi dell'andata, a parte il tratto finale che scende al rifugio.
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