2024-05-12 Casella-Crocetta d'Orero-Trensasco-Forte Diamante-Forte Puin -Righi-Stazione Manin
near Casella, Liguria (Italia)
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Itinerary description
Questo percorso, che parte da Casella, permette di arrivare fino a Genova con l’ultimo tratto che passa attraverso i suoi forti e le sue mura, per poi scendere in Piazza Manin da dove si può utilizzare il trenino per il ritorno. Questa è una ferrovia a scartamento ridotto molto caratteristica che percorre un lungo tratto montano nell'entroterra di Genova. Di solito questo percorso si compie partendo da Genova ma noi lo facciamo al contrario perché è più semplice raggiungere Casella e parcheggiare l’auto. Dalla Stazione si inizia il cammino percorrendo la SP3 o Viale Europa. (400 m) Si attraversa la SP226 e, subito dopo, si attraversa il ponte del Torrente Scrivia per continuare in leggera salita sulla SP3. Giunti a Crocetta d’Orero, poco prima dell’omonimo passo, (471 m) si prende a sinistra per la ripida Via Don Mario Pertica e la si percorre per circa 300 metri fino ad incontrare un sentiero a sinistra. Si ritorna sull’asfalto di Via Pacifica e si continua la salita fino in Località Tiggia passando nei pressi della Chiesetta della Madonna della Guardia. (580 m) Ora si prosegue su mulattiera per un tratto di circa 180 metri fino ad incontrare a destra un sentiero che sale ripidamente nel bosco. Con alcuni tratti in piano e successive ripide salite nel bosco, il percorso raggiunge un piccolo piano (778 m) per poi ridiscendere nei pressi della Cappella dell’Assunta in Località Sella. (726 m) La cappella è stata eretta in ricordo dei partigiani caduti in questa zona nel 1944 durante uno scontro con i tedeschi. Presso i tavolini di legno si riprende il sentiero segnalato, che aggira ad Est il Monte Sella percorrendone il boscoso fianco. Con una ripida rampa il sentiero si porta sullo spartiacque, in corrispondenza di una selletta erbosa (764 m). Qui si abbandona l’Alta Via per proseguire a destra su sentiero in discesa nel bosco di castagni, con segnavia X ROSSA. Si raggiunge la sella erbosa a Sud Ovest del Monte Alpe sulle tracce del metanodotto, (609 m) A sinistra si continua per sentiero; si passa per le roccette a Sud del Monte Mezzano e si prosegue scendendo sempre nel bosco, fino ad incrociare la carrareccia, sotto la quale passa l’acquedotto della Val di Noci, proveniente da Creto con segnavia AQ2. (467 m) Si svolta a destra per continuare dritti sino a una curva a destra, facilmente identificabile per la presenza di un ampio slargo e di un traliccio e si continua fino all’abitato di Crocera di Pino. (365 m) Da qui, per strada asfaltata, si raggiunge il Valico di Trensasco. (329 m) Appena passato il Bar Trattoria la Baita Del Diamante, si lascia a sinistra il Sentiero dell'Acquedotto e si imbocca, a destra, la traccia per la Direttissima del Monte Diamante che sale subito ripidamente. Raggiunta una prima elevazione, si rimonta velocemente per prati fino in cima al monte che ospita il primo dei forti, cioè il Forte Diamante, (667 m) costruito tra il 1756 e il 4758 su proposta dell'ingegnere Jacques De Sicre, come posizione avanzata per controllare le mosse del nemico nelle valli sottostanti. Nel 1814 con l'annessione della Liguria al Regno di Sardegna, furono approvati nuovi interventi al Forte, con l'inserimento di nuove caditoie, l'ampliamento della caserma centrale e la costruzione della torre semicircolare con all'interno una scala elicoidale, retrostante la caserma, usata per raggiungere la terrazza. All'interno del forte, posizionato su un terrapieno, si trovano la caserma a tre piani, utilizzati come cappella, magazzino e camerate per la guarnigione che poteva variare da 40 a 100 uomini. Il pavimento del terrazzo, ora ridotto ad un prato, era in origine piastrellato in mattoni, e le grate delle caditoie erano apribili. L'opera è dotata di una cisterna, capace di contenere 80 metri cubi d'acqua. Il retrostante terrapieno pentagonale alla caserma ospitava l'armamento; cinque grandi obici posizionati verso nord, e due cannoncini a difesa dell'ingresso. Questo è il punto più elevato del sistema di fortificazioni.
Dal forte il percorso scende con una lunga serie di tornanti (14) che si possono “tagliare con scorciatoie, per terminare alla Selletta del Diamante. (550 m) Da qui si può scegliere se proseguire a sinistra sulla pista che taglia in quota o salire di fronte per un sentiero che sale ripidamente per cresta verso le altre fortificazioni.
Noi abbiamo optato per il sentiero che dirige a Sud, procedendo sul crinale panoramicissimo con viste sulla Riviera di Levante e le Alpi Marittime, per salire al poggio su cui sorge l’elegante Forte Puin, (508 m) costruito dai piemontesi a partire dal 1815 e terminato nel 1830. Abbandonato a fine Ottocento venne preso in concessione e restaurato nel 1963 dal professor Fausto Parodi pittore, che l'ha abitato per 15 anni. Continuando per il panoramico crinale si passa per il Monte Peralto sulla cui sommità vi è il Forte Sperone, (489 m) un'opera fortificata compresa nelle "Mura Nuove" a difesa della città, costruito nel punto d'incontro dei due rami della cinta difensiva. Proprio l'unione delle due mura, quella sul versante della Val Polcevera e quella sul versante della Val Bisagno, dà luogo ad un particolare bastione angolare, la cui forma assomiglia alla prua di una nave, dal quale deriva il nome del forte. Seguendo le mura poco dopo si inizia la discesa per sentiero fino a Via delle Baracche da cui si svolta a destra per Righi. (379 m) Fatti circa 120 metri si prosegue a sinistra passando dapprima sotto al parcheggio di Righi, poi costeggiando le mura del Forte Castellaccio e le seguenti altre mura: mura delle Chiappe, mura di Sant’Erasmo, mura di San Bernardino e infine le mura di San Bartolomeo per raggiungere la stazione del trenino Genova Casella. (93 m) La linea ferroviaria a scartamento ridotto, elettrificata sin dall'origine in corrente continua a 2.400 V (recentemente elevata a 3.000 V), percorre un tracciato molto ardito, con curve dal raggio minimo di 60 m e pendenza massima del 45 per mille senza l’ausilio della cremagliera, spesso a mezza costa fra le montagne che dividono le valli solcate dai torrenti Bisagno, Polcevera e Scrivia, attraverso numerosi viadotti e brevi gallerie.
Dal forte il percorso scende con una lunga serie di tornanti (14) che si possono “tagliare con scorciatoie, per terminare alla Selletta del Diamante. (550 m) Da qui si può scegliere se proseguire a sinistra sulla pista che taglia in quota o salire di fronte per un sentiero che sale ripidamente per cresta verso le altre fortificazioni.
Noi abbiamo optato per il sentiero che dirige a Sud, procedendo sul crinale panoramicissimo con viste sulla Riviera di Levante e le Alpi Marittime, per salire al poggio su cui sorge l’elegante Forte Puin, (508 m) costruito dai piemontesi a partire dal 1815 e terminato nel 1830. Abbandonato a fine Ottocento venne preso in concessione e restaurato nel 1963 dal professor Fausto Parodi pittore, che l'ha abitato per 15 anni. Continuando per il panoramico crinale si passa per il Monte Peralto sulla cui sommità vi è il Forte Sperone, (489 m) un'opera fortificata compresa nelle "Mura Nuove" a difesa della città, costruito nel punto d'incontro dei due rami della cinta difensiva. Proprio l'unione delle due mura, quella sul versante della Val Polcevera e quella sul versante della Val Bisagno, dà luogo ad un particolare bastione angolare, la cui forma assomiglia alla prua di una nave, dal quale deriva il nome del forte. Seguendo le mura poco dopo si inizia la discesa per sentiero fino a Via delle Baracche da cui si svolta a destra per Righi. (379 m) Fatti circa 120 metri si prosegue a sinistra passando dapprima sotto al parcheggio di Righi, poi costeggiando le mura del Forte Castellaccio e le seguenti altre mura: mura delle Chiappe, mura di Sant’Erasmo, mura di San Bernardino e infine le mura di San Bartolomeo per raggiungere la stazione del trenino Genova Casella. (93 m) La linea ferroviaria a scartamento ridotto, elettrificata sin dall'origine in corrente continua a 2.400 V (recentemente elevata a 3.000 V), percorre un tracciato molto ardito, con curve dal raggio minimo di 60 m e pendenza massima del 45 per mille senza l’ausilio della cremagliera, spesso a mezza costa fra le montagne che dividono le valli solcate dai torrenti Bisagno, Polcevera e Scrivia, attraverso numerosi viadotti e brevi gallerie.
Waypoints
Waypoint
1,185 ft
Crociera di Pino
Castle
1,181 ft
Forte Castellaccio
Forte Castellaccio Genova, ITA it:Forte Castellaccio
Castle
1,667 ft
Forte Puin
Forte Puin Genova, ITA IT:FORTE PUIN
Castle
0 ft
Forte Sperone
Forte Sperone Genova, ITA IT:FORTE SPERONE
Waypoint
2,627 ft
Monte La Sella
Summit
0 ft
Monte Alpe (Creto)
Monte Alpe 799m
Summit
1,857 ft
Monte Butegna
Monte Butegna 566m
Summit
1,752 ft
Monte Corvo
Monte Corvo 534m
Summit
2,090 ft
Monte Mezzano
Monte Mezzano 637m
Waypoint
1,545 ft
Passo Della Crocetta Di Orero
Passo Della Crocetta Di Orero 471m
Waypoint
1,190 ft
San Bernardo
Waypoint
2,411 ft
Sella
Waypoint
1,804 ft
Sella del Forte Diamante
Waypoint
1,312 ft
Stazione di Casella Paese
Waypoint
295 ft
Stazione Genova Piazza Manin
Religious site
1,941 ft
Tiggia
Tiggia
Waypoint
1,079 ft
Valico di Trensasco
Valico di Trensasco 392m
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