2021-10-15 Lago di Vercoche da Outre L'Eve-anello Valloni della Legna e Laris

Il Lago di Vercoche, localizzato nella parte alta del vallone omonimo, rappresenta una meta un po' inconsueta ma sicuramente di effetto! Il percorso è vario: si passa dalla bella mulattiera iniziale che genera emozioni d'antan, all'interessante salita al pianoro dove è localizzata l'Alpe di Vercoche, sino a raggiungere il lago contornato da bastioni rocciosi.
Lasciata l'auto al piccolo parcheggio, appena prima di Outre L'Eve, (1220 m) si incontrano subito le indicazioni per il lago con segnaletica in giallo è anche un pannello esplicativo con la carta del percorso. Si parte incamminandosi sulla bella mulattiera che conduce alla Valle dell'Alleigne. Dopo una breve discesa si inizia a risalire la mulattiera lastricata che attraversa i pascoli verdeggianti alternati a tratti di bosco in prevalenza di Abete Rosso. Superata una prima edicola votiva la mulattiera selciata attraversa tratti boscosi e piccole radure prative; si incontra una seconda edicola per poi incontrare, sulla destra, il sentiero Segnavia N. 4H proveniente da Champorcher che lo si trascura per raggiungere poco dopo i caratteristici ruderi di Porte. (1343 m)
La mulattiera procede tra muretti in pietra raggiungendo rapidamente una biforcazione dove a sinistra si va per Alpe Troume, mentre si prosegue all'altezza di alcuni casolari di Pian Bouc. (1369 m) Si riprende a salire sempre lungo la bella mulattiera lastricata che raggiunge un altro bivio dove a destra, col Segnavia N.4G si va per il Bec de Monpey. (1462 m)
Si trascura anche questo bivio e, poco dopo, il sentiero spiana leggermente all'altezza di una ringhiera in legno al Pian Di Vepòuill. (1467 m) In pochi minuti si raggiunge un ulteriore biforcazione a Lou Meiti Di Mi (1491 m) da dove si prosegue verso destra per risalire un piccolo sentiero inizialmente poco evidente. Con la Punta Vorea di fronte, la salita si fa presto più ripida lasciando sulla sinistra in basso l'Alpe Ourty. Dopo alcuni tornanti, il sentiero, costeggiandolo per un breve tratto il ruscello, si inoltra nel vallone di Vercoche all'altezza di un ponticello. (1840 m) Si attraversa tutto il pianoro fino a raggiungere l’Alpe di Vechoche. (1870 m) ll sentiero prosegue sopra l'alpeggio, supera un piccolo dislivello ed entra in un lungo falsopiano che attraversa macchie di rododendri tra radi larici; dopo aver attraversato nuovamente il torrente, camminando sui massi, si continua a risalire il vallone sino ad incontrare un piccolo prato torboso. In breve il sentiero si trova davanti ad una conoide pietrosa, la risale ripidamente sulla destra per poi svoltare a sinistra e, a mezzacosta, raggiungendo la confluenza del sentiero N.5 proveniente da Chardonney: si raggiunge il punto di quota massima (2224 m) e, dopo aver finalmente visto il lago, si procede ad una breve discesa per raggiungere il pannello esplicativo. Volendo si può procedere con un leggero saliscendi lungo le rive settentrionali del lago sino a raggiungere il Ricovero Vercoche, utilizzato spesso dai pescatori locali. (2217 m) Il lago, purtroppo miseramente ridotto, si trova in una conca selvaggia e nascosta tra le rocce, ai piedi del Bec Laris (2.426 m), in un ramo laterale della valle di Champorcher. Lo sbarramento di Vercoche è stato eretto nel 1953. Anche se è molto basso, perché non raggiunge i 2 m d’altezza, racchiude un bacino di oltre 965 mila m3 d’acqua (rappresentati dal lago Vercoche insieme al lago Piana, tra loro collegati). La rilevante capacità è data dalla ragguardevole profondità del lago Vercoche che, al centro, raggiunge i 28 metri. Le acque dei laghi Vercoche e Piana, rilasciate nel periodo invernale nell’alveo del torrente della Legna vengono poi prelevate, con quelle rilasciate dal lago Miserin con l’opera di presa dell’impianto di Hône 2, sul torrente a quota 1.140 m. Per il ritorno si riguadagna il punto di accesso alla conca del lago, da dove si è arrivati percorrendo il 4F, e si prosegue per il sentiero N.5 che porterà sino a Champorcher. Si sale lievemente e poi con un traverso ben tracciato si raggiunge il Colle (2231m) dopo il quale il percorso scende decisamente tra le pietraie, lungo il costone del Bec Laris, nel vallone del torrente Laris o de Gran Comba. Guadato il torrente (2280 m) si scende a destra per raggiungere la pista da sci. La si percorre verso valle sino alla stazione intermedia degli impianti di Champorcher dell’Alpe Laris Superiore (Damon) (1955m), e attraversando verso sx tra le stazioni di arrivo e partenza si raggiungono le baite diroccate di Laris Inferiore. (1896 m) Continuando a seguire la strada interpoderale, con alcuni tagli, si scende velocemente a Chardonney. (1460 m) Poco prima del paese si incrocia il sentiero dell’alta Via N. 2 che la si segue, svoltando a destra, per un lungo tratto che costeggia il Torrente Ayasse. Superate le case di Carlantse, un bivio porta a sinistra per il Sentiero degli Orridi detti I tre Goyes (1390 m) tralasciando l’Alta Via N.2. Con un tratto iniziale molto ripido con diversi tornanti e successivamente meno ripido fino all’arrivo sulla strada asfaltata dove a destra si raggiunge il parcheggio della propria auto.