2019-07-14 Monte Mucrone da Oropa

Il monte Mucrone, per la sua caratteristica forma e per la sua posizione avanzata rispetto alle altre vette, è facilmente riconoscibile dalla pianura ed è giustamente considerato la montagna simbolo delle Alpi Biellesi. Viene salito molto di frequente sia partendo direttamente da Oropa che usufruendo della funivia Oropa Lago. Da Oropa si può salire a piedi in alternativa per la pista invernale della Busancano, soleggiata, oppure nella più classica Alpe Pissa che parte subito dietro al giardino botanico alpino. Si è scelto la Busancano.
Dal piazzale di fianco alle funivie di Oropa, (1220 m) si raggiunge il fondo del parcheggio da dove inizia la pista da sci che la si sale abbastanza ripidamente nel bosco. Segnavia D11a. Si snoda prima nella faggeta ombrosa per poi salire più ripida ma molto ben camminabile con un bel sentiero, ricco di attraversamenti d’acqua e a tratti sconnesso con qualche rampa. Più avanti il percorso si congiunge alla mulattiera D13b che sale da destra proveniente dall’Alpe Pissa. (1490 m) Svoltando a sinistra per il tronante si continua a salire poi con pendenza moderata, fino al panoramico rettilineo che porta al di sotto del Rifugio Savoia. Ancora qualche tornante per raggiungere in piano la pista che prosegue in direzione della conca nella quale è posto il lago del Mucrone (1903 m). Superato il cippo dei Bersaglieri, un’ultima lieve salita conduce allo specchio d'acqua da dove nasce il torrente Oropa. Si lascia il lago a sinistra e il sentiero D23 a destra e si prosegue sul D24 lungo pendii erbosi ed aperti in direzione dell'evidente bocchetta del Lago (2026 m) che si raggiunge con facile sentiero. Lasciato a destra il sentiero C11 per il rifugio Coda (proseguimento GTA) si sale a sinistra nelle vicinanze del filo della cresta divisoria tra la valle Oropa e la valle Elvo. Si guadagna rapidamente quota tra zone erbose, detriti e roccette seguendo il sentiero molto ampio. Quando il crinale diviene più ripido e prevalentemente roccioso, si attraversa diagonalmente verso destra. Risalita una colata di detriti, si ritorna verso la cresta in prossimità della stazione di arrivo della vecchia funivia Lago-Anticima. (2191 m) Si lascia a sinistra la costruzione ormai parzialmente diroccata ed in pessimo stato di abbandono e si segue il marcato sentiero che, verso destra, si allontana nuovamente dallo spartiacque. Con un lungo mezza costa sul lato Elvo si attraversano ripidi pendii con tracciato prevalentemente roccioso e, man mano che si sale, la pendenza aumenta. Giunti al di sotto della verticale della cima con un'ultima serie di tortuosi risvolti si sbuca sulla panoramica sommità del monte Mucrone. (2335 m). Sulla vetta si trova un massiccio basamento sul quale è stata posta, nell’anno 2013, una scultura metallica a celebrazione dei 150 anni del Cai. La grande croce, installata nel 1898, si trova più in basso, ad un centinaio di metri di distanza su di una lieve elevazione lungo la cresta che sale dal colle del Limbo in posizione dominante verso la pianura ed è raggiungibile in pochi minuti. Per il ritorno si è fatto lo stesso percorso fino all’anticima della vecchia funivia, per poi svoltare a destra per un sentierino in forte pendenza con segnavia D24a. Questo percorso è sicuramente meglio farlo in salita perché ha tratti esposti e in forte pendenza. Comunque, con un po’ di attenzione e con l’aiuto di alcune corde sui passaggi attrezzati, si raggiunge la parte destra del Lago del Mucrone (1900 m) per poi continuare col sentiero D24 per il Rifugio Savoia. (1872 m) Questo percorso offre panorami più suggestivi soprattutto sul lago. Dal Rifugio Savoia si ritorna a Oropa per il percorso D13. Si prende per il Rifugio Rosazza (1808 m) e si per una bella mulattiera che scende con vari tornanti snodandosi sul fianco del Monte Camino fino all’Alpe Pissa. Continuando a sinistra si guada il Torrente Oropa e si continua in leggera discesa per la carrareccia disastrata dall’acqua, con alcuni brevi tratti asfaltati. Poco più avanti la strada migliora e sempre con poca pendenza, arriva nei pressi di un rudere chiamato Delubro. (1246 m) Da qui, “tagliando” alcuni tornanti della strada asfaltata che conduce alla galleria Rosazza, si raggiunge il parcheggio.