2018-09-19 Pomonte-Monte Capanne-Marciana
near Pomonte, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
L' itinerario descritto, credo che sia uno dei percorsi più belli e vari in quanto risale la lussureggiante valle dei Mori che si snoda inizialmente attraverso terrazzamenti coltivati a vigna, poi per un bellissimo bosco di castagni fino alle dorsali e per le creste più acclivi dell’isola, consentendo di gustare tanti diversi colpi d’occhio sui quattro versanti declivi d’orizzonte. Si passa dalla macchia ai campi sassosi di granito forte, fino alle irte poderose creste rocciose, granitiche che identificano il massiccio del Monte Capanne, con i versanti a strapiombo spesso avvolti dalle nubi come nel nostro caso. Il giro qui descritto è impegnativo per lunghezza, sviluppo, dislivello complessivo e tipologia di terreno. Per questo è indicato a escursionisti esperti, soprattutto per alcuni passaggi un poco ostici in ambiente impervio e selvaggi e per il tratto finale del sentiero N.100, più scabroso e impegnativo anche se efficientemente attrezzato con infissi molto ben manutenuti.
Pomonte è una frazione del Comune di Marciana, situata sulla costa Sud-occidentale dell'isola d'Elba (denominata Costa del Sole), poco distante dal paese di Chiessi e sovrastata dal Monte Schiappone. Si trova nel tratto finale della Valle di Pomonte. Questo percorso è parte finale della traversata denominata GTE che inizia a Calvo.
Si inizia dalla strada che, iniziando a fianco della Chiesa di Santa Lucia, porta all’interno di Pomonte fino all'attraversamento del piccolo rio a destra. Il sentiero lastricato sale tra i coltivi e le vigne terrazzate ma ben presto le abbandona per entrare nel giardino mediterraneo che si sviluppa a ridosso del paese fino ad arrivare a un bivio. (130 m) Qui si svolta a destra per sentiero GTE o N.31 che porta al colle della Grottaccia. Si sale a comode svolte nella macchia che più in alto si trasforma in una boscaglia di eriche, lecci e corbezzoli.
Arrivati su terreno più aperto, il percorso prosegue su pietraie e massi, fino al costone che delimita ad oriente la valle di Pomonte. Qui inizia la larga dorsale che verrà seguita lungamente fino alle Colle le Filicaie. Oltrepassato un primo caprile (450 m) si prosegue con pendenza poco marcata verso le quote del monte Orlano. (536 m) La successiva elevazione viene evitata sulla destra così come la vetta del monte Cenno. (592 m)
Il sentiero rimonta poi sul Colle delle Grottacce (647 m) da dove ci si affaccia su quella che sarà l'ultima insellatura prima della salita finale verso Le Filicaie. Da qui il sentiero affronta un tratto abbastanza erto che porta a rimontare una quota lungo il crinale per raggiungere un ripiano erboso con l’ultimo caprile, a cui segue un tratto ondulato in cui ci si destreggia ancora sul crinale. Infine, ormai in vista della forcella, il sentiero evita l’ultimo salto tagliando a sinistra in diagonale. Su placche rocciose intercalate da eriche si giunge così alle Filicaie dove si incontra a sinistra il segnavia 100 che sale la cresta del Capanne. (835 m) Tenendosi verso sinistra e mirando alla cresta rocciosa soprastante ci si accosta alle caratteristiche placche di questo versante. I segmenti di cresta presentano brevi passaggi di arrampicata non difficile ma un po’ faticosa, taluni aerei e non attrezzati, mentre quelli serviti da cavo alternano fasi semplici ad uso quasi mancorrente a tratti verticali, fra salita e discesa, sempre abbastanza brevi ma che richiedono concentrazione. Nel complesso l’esposizione è contenuta, ma il contesto si mantiene costantemente piuttosto aereo, sul filo di cresta come sui passaggi che lo aggirano di lato su zolle, saltini e cengette. La traccia, sempre nel tratto di cresta, è talvolta labile e orientata da ometti di pietra e sbiaditi segni biancorossi, discontinui, portando a dover interpretare il cammino e scegliere in loco la soluzione più congeniale. Nel complesso si tratta di un percorso che può avere le sfumature del sentiero alpinistico per lo sviluppo qualitativo; tuttavia rimane alla portata di ogni buon escursionista, e la fase impegnativa in tal senso riguarda solo i segmenti di cresta, contrassegnati con segnavia 100. Peraltro all’inizio dei tratti in questione sono posti grandi cartelli che ne certificano la maggiore difficoltà, con relativa argomentazione, consigliando la percorrenza ai soli escursionisti esperti. Con pendenza sostenuta si arriva poco sotto le antenne raccordandosi con il frequentatissimo sentiero che arriva dalla stazione superiore della cabinovia. L'arrivo sul punto più alto a parte il panorama, è forse la cosa meno bella della escursione (1018 m). La cima infatti è stata "sacrificata" ad un impianto per le telecomunicazioni. Una curiosità: la mattina del 14 agosto 1980, intorno alle 6.05, alcuni esponenti dei Servizi segreti francesi fecero saltare quattro cariche di esplosivo sulla vetta del Monte Capanne, distruggendo i ripetitori dell'emittente Radio Corsica Libera in quanto simbolo dell'indipendentismo còrso. Dalle violente esplosioni furono distrutti anche ripetitori dell'Eni, del servizio antincendi della Regione Toscana, della Banca d'Italia, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di finanza e di varie emittenti radio, con un danno calcolato di un miliardo di lire.
Il Monte Capanne è la vetta più alta dell'isola d'Elba e dell'intera provincia di Livorno. La sua etimologia si fa derivare dai ripari pastorali (capanne) presenti sulla montagna. Durante una giornata particolarmente chiara, oltre che ammirare un panorama unico, si può spingere lo sguardo fino alle lontane isole dell'arcipelago: Pianosa, Capraia, Montecristo, Gorgona ed anche la Corsica.
Dalla cima si scende verso il bar della stazione di monte per imboccare il sentiero che parte a ridosso della terrazza in direzione dei piloni della cabinovia con segnavia 1 Poggio – 2 Marciana. Il sentiero, roccioso, scende per un breve tratto in cresta in direzione del vicino Monte Corno, per poi piegare decisamente a destra e scendere con forti zig-zag tra la bassa vegetazione denominata garriga perdendo quota in modo abbastanza netto. Dopo un tratto più graduale si arriva ad un caprile e all'incrocio con il GTE, nei pressi di una zona rocciosa panoramica che ben si presta per una pausa. Qui si deve prendere a sinistra per il sentiero più stretto in discesa che fa perdere di nuovo quota in modo piuttosto netto. Passando da una vegetazione di lecci si scende in un bosco di castagni fino ad incrociare un sentiero più ampio. La segnaletica indica a sinistra col N. 6 - Marciana 7000 passi, volendo è possibile seguire questa indicazione ma il sentiero è sì più graduale, ma allunga il percorso di un chilometro.
Si continua invece sempre sul sentiero più piccolo che procede dritto in discesa attraverso il bosco, col N.1 che porta in modo rapido al romitorio di San Cerbone, vescovo di Populonia ritiratosi qui nel VI secolo per sfuggire ai Longobardi, e alla mulattiera che ora, più ampia e graduale, fa scendere in direzione di Marciana. Appena toccato l'asfalto si prende a sinistra per attraversare il paese.
Pomonte è una frazione del Comune di Marciana, situata sulla costa Sud-occidentale dell'isola d'Elba (denominata Costa del Sole), poco distante dal paese di Chiessi e sovrastata dal Monte Schiappone. Si trova nel tratto finale della Valle di Pomonte. Questo percorso è parte finale della traversata denominata GTE che inizia a Calvo.
Si inizia dalla strada che, iniziando a fianco della Chiesa di Santa Lucia, porta all’interno di Pomonte fino all'attraversamento del piccolo rio a destra. Il sentiero lastricato sale tra i coltivi e le vigne terrazzate ma ben presto le abbandona per entrare nel giardino mediterraneo che si sviluppa a ridosso del paese fino ad arrivare a un bivio. (130 m) Qui si svolta a destra per sentiero GTE o N.31 che porta al colle della Grottaccia. Si sale a comode svolte nella macchia che più in alto si trasforma in una boscaglia di eriche, lecci e corbezzoli.
Arrivati su terreno più aperto, il percorso prosegue su pietraie e massi, fino al costone che delimita ad oriente la valle di Pomonte. Qui inizia la larga dorsale che verrà seguita lungamente fino alle Colle le Filicaie. Oltrepassato un primo caprile (450 m) si prosegue con pendenza poco marcata verso le quote del monte Orlano. (536 m) La successiva elevazione viene evitata sulla destra così come la vetta del monte Cenno. (592 m)
Il sentiero rimonta poi sul Colle delle Grottacce (647 m) da dove ci si affaccia su quella che sarà l'ultima insellatura prima della salita finale verso Le Filicaie. Da qui il sentiero affronta un tratto abbastanza erto che porta a rimontare una quota lungo il crinale per raggiungere un ripiano erboso con l’ultimo caprile, a cui segue un tratto ondulato in cui ci si destreggia ancora sul crinale. Infine, ormai in vista della forcella, il sentiero evita l’ultimo salto tagliando a sinistra in diagonale. Su placche rocciose intercalate da eriche si giunge così alle Filicaie dove si incontra a sinistra il segnavia 100 che sale la cresta del Capanne. (835 m) Tenendosi verso sinistra e mirando alla cresta rocciosa soprastante ci si accosta alle caratteristiche placche di questo versante. I segmenti di cresta presentano brevi passaggi di arrampicata non difficile ma un po’ faticosa, taluni aerei e non attrezzati, mentre quelli serviti da cavo alternano fasi semplici ad uso quasi mancorrente a tratti verticali, fra salita e discesa, sempre abbastanza brevi ma che richiedono concentrazione. Nel complesso l’esposizione è contenuta, ma il contesto si mantiene costantemente piuttosto aereo, sul filo di cresta come sui passaggi che lo aggirano di lato su zolle, saltini e cengette. La traccia, sempre nel tratto di cresta, è talvolta labile e orientata da ometti di pietra e sbiaditi segni biancorossi, discontinui, portando a dover interpretare il cammino e scegliere in loco la soluzione più congeniale. Nel complesso si tratta di un percorso che può avere le sfumature del sentiero alpinistico per lo sviluppo qualitativo; tuttavia rimane alla portata di ogni buon escursionista, e la fase impegnativa in tal senso riguarda solo i segmenti di cresta, contrassegnati con segnavia 100. Peraltro all’inizio dei tratti in questione sono posti grandi cartelli che ne certificano la maggiore difficoltà, con relativa argomentazione, consigliando la percorrenza ai soli escursionisti esperti. Con pendenza sostenuta si arriva poco sotto le antenne raccordandosi con il frequentatissimo sentiero che arriva dalla stazione superiore della cabinovia. L'arrivo sul punto più alto a parte il panorama, è forse la cosa meno bella della escursione (1018 m). La cima infatti è stata "sacrificata" ad un impianto per le telecomunicazioni. Una curiosità: la mattina del 14 agosto 1980, intorno alle 6.05, alcuni esponenti dei Servizi segreti francesi fecero saltare quattro cariche di esplosivo sulla vetta del Monte Capanne, distruggendo i ripetitori dell'emittente Radio Corsica Libera in quanto simbolo dell'indipendentismo còrso. Dalle violente esplosioni furono distrutti anche ripetitori dell'Eni, del servizio antincendi della Regione Toscana, della Banca d'Italia, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di finanza e di varie emittenti radio, con un danno calcolato di un miliardo di lire.
Il Monte Capanne è la vetta più alta dell'isola d'Elba e dell'intera provincia di Livorno. La sua etimologia si fa derivare dai ripari pastorali (capanne) presenti sulla montagna. Durante una giornata particolarmente chiara, oltre che ammirare un panorama unico, si può spingere lo sguardo fino alle lontane isole dell'arcipelago: Pianosa, Capraia, Montecristo, Gorgona ed anche la Corsica.
Dalla cima si scende verso il bar della stazione di monte per imboccare il sentiero che parte a ridosso della terrazza in direzione dei piloni della cabinovia con segnavia 1 Poggio – 2 Marciana. Il sentiero, roccioso, scende per un breve tratto in cresta in direzione del vicino Monte Corno, per poi piegare decisamente a destra e scendere con forti zig-zag tra la bassa vegetazione denominata garriga perdendo quota in modo abbastanza netto. Dopo un tratto più graduale si arriva ad un caprile e all'incrocio con il GTE, nei pressi di una zona rocciosa panoramica che ben si presta per una pausa. Qui si deve prendere a sinistra per il sentiero più stretto in discesa che fa perdere di nuovo quota in modo piuttosto netto. Passando da una vegetazione di lecci si scende in un bosco di castagni fino ad incrociare un sentiero più ampio. La segnaletica indica a sinistra col N. 6 - Marciana 7000 passi, volendo è possibile seguire questa indicazione ma il sentiero è sì più graduale, ma allunga il percorso di un chilometro.
Si continua invece sempre sul sentiero più piccolo che procede dritto in discesa attraverso il bosco, col N.1 che porta in modo rapido al romitorio di San Cerbone, vescovo di Populonia ritiratosi qui nel VI secolo per sfuggire ai Longobardi, e alla mulattiera che ora, più ampia e graduale, fa scendere in direzione di Marciana. Appena toccato l'asfalto si prende a sinistra per attraversare il paese.
Waypoints
Waypoint
2,123 ft
Colle Della Grottaccia
Waypoint
0 ft
Colle Monte Perone
Waypoint
1,852 ft
Domolite del Monte Cenno
Waypoint
2,025 ft
Domolite della Grottaccia
Waypoint
1,991 ft
Domolite delle Mure
Waypoint
2,067 ft
Le Mure
Waypoint
1,942 ft
Monte Cenno
Waypoint
0 ft
Monte Maolo
Waypoint
1,758 ft
Monte Orlano
Waypoint
1,739 ft
Monte Perone
Comments (1)
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I have followed this trail verified View more
Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Ottima descrizione. Grazie