2018-08-12 Anello Rio Gargassa da Rossiglione
near Rossiglione, Liguria (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La Val Gargassa è una stupenda area, nelle vicinanze dell'abitato di Rossiglione con uno spettacolare ambiente e panorami mozzafiato. In quest'area, all'interno del Parco del Beigua le rocce prendono il nome locale di Conglomerati del Rio Gargassa, ma in realtà fanno parte della Formazione di Molare. Il piccolo torrentello, dalle acque cristalline, ha profondamente inciso queste rocce formando canyon, spettacolari forre, marmitte dei giganti...Dal borgo antico di Rossiglione, (300 m) si seguono i ben evidenti contrassegni Rombo Giallo fino alla Piazza 2-3 Gennaio e subito dopo a sinistra per Piazzetta Madonna dove una scala porta sulla SP 456. Attraversata la SP, seguendo sempre i contrassegni, si sale per una lunga serie di gradini che poi diventano un sentierino che sale di costa fino ad incrociare una stradetta asfaltata nei pressi di una casa. Da qui inizia un bel sentiero che attraversa dapprima l’autostrada e poi prosegue in forte salita per il bosco fino ai prati della Cascina Broglio. (460 m) Proseguendo per la radura si attraversano i cortili delle case per continuare su una mulattiera che sale tra grandi alberi di castagno fino a sfociare sulla Strada asfaltata Via Giovanni XXIII proveniente da Rossiglione. Una breve salita e si raggiunge l’ampia sella prativa della Casina Albarina o Ařlbaři-na (486 m) Svoltando in direzione Sud, dopo aver attraversato il prato, il sentiero inizia a salire per raggiungere il Monte Nero (547 m) dal quale si ha una bella visuale sulla valle Gargassa. Proseguendo sul filo di cresta, mantenendosi paralleli al sentiero sottostante, si oltrepassa il Břiccu Âte, (564 m) da dove si scende per la roccetta resa un po’ instabile dalle pietre rotonde sotto i piedi.
Qui l’ambiente è ancora più aspro a causa degli incendi, che hanno devastato una flora già rada. Raggiunto il Col Mayolo o Colla Zucca sullo spartiacque fra Gargassa e Stura. (551 m) si prosegue a destra per un bel bosco di castagni seguendo il segnavia Cerchio Sbarrato Orizzontale. La vecchia mulattiera scende tra gli alberi fino al ponte col Rio Gargassa dove si prosegue a sinistra fino all’ampio prato con alberi da frutta inselvatichiti e alcuni edifici rurali dell’antico borgo di Case Veirera, centro rinomato per la produzione del vetro e disabitato dagli anni '50. (406 m) Seguendo un breve tratto di prato, sulla destra si apre un varco con scaletta e un paio di tornanti fra i muraglioni di pietre a secco, che conduce a guadare il Gargassa per poi risalire dalla parte opposta. Segnavia XX. Il sentiero dapprima prosegue sulle rive del fiume in corrispondenza di un bel ripiano fra gli alberi poi traversa in piano nel bosco lungo la destra idrografica del vallone fino a scendere ripidamente per qualche decina di metri. Appena prima di scendere si scorgono ad Ovest scorci sui torrioni della “Rocca Crava” e “Rocca Giana”.
Si giunge al secondo guado, posto sotto un torrione di roccia dall’aspetto particolare che dà origine al toponimo “Muso del Gatto” o “U Muru du Gattu”: sembra che una frana, nei primi anni ’70, abbia in parte modificato la morfologia del torrione, che oggi non assomiglia più così tanto al “Muso del Gatto” ricordato dal vecchio toponimo. (367 m)
Attraversando alcuni massi sul rio, si passa sulla sponda sinistra idrografica e si prosegue sotto una cengia protetti da una lunga staccionata di legno. In questa zona il torrente scorre tra due ripide pareti molto vicine tra loro, rendendo ancora più suggestivo lo scorrere dell’acqua. Questo tratto è particolarmente suggestivo per la presenza di numerose forre circondati da maestosi roccioni, che con la loro acqua limpida e fresca, sono un irresistibile invito a fare il bagno. Il percorso prosegue fino a ad un punto in cui il vallone effettua una curva di quasi 90° verso sinistra con un tratto su una placchetta rocciosa da proseguire aiutandosi con l’apposita catena. Qui il paesaggio muta trasformandosi in un ambiente sempre roccioso con scarsa vegetazione tra spettacolari laghetti che con brevi saliscendi attraversa un bosco di castagni, querce, noccioli e aceri montani. Continuando sempre in prossimità del rio, poco dopo si costeggia le tribune del campo da calcio per raggiungere il piazzale Gargassino. (297 m) Da qui si risale e si raggiunge la strada provinciale per Tiglieto e, seguendo la rotabile verso si ritorna in breve a Rossiglione, punto di partenza. Attenzione alle motociclette che stringono molto le curve creando situazioni di pericolo per chi cammina al bordo della strada.
Qui l’ambiente è ancora più aspro a causa degli incendi, che hanno devastato una flora già rada. Raggiunto il Col Mayolo o Colla Zucca sullo spartiacque fra Gargassa e Stura. (551 m) si prosegue a destra per un bel bosco di castagni seguendo il segnavia Cerchio Sbarrato Orizzontale. La vecchia mulattiera scende tra gli alberi fino al ponte col Rio Gargassa dove si prosegue a sinistra fino all’ampio prato con alberi da frutta inselvatichiti e alcuni edifici rurali dell’antico borgo di Case Veirera, centro rinomato per la produzione del vetro e disabitato dagli anni '50. (406 m) Seguendo un breve tratto di prato, sulla destra si apre un varco con scaletta e un paio di tornanti fra i muraglioni di pietre a secco, che conduce a guadare il Gargassa per poi risalire dalla parte opposta. Segnavia XX. Il sentiero dapprima prosegue sulle rive del fiume in corrispondenza di un bel ripiano fra gli alberi poi traversa in piano nel bosco lungo la destra idrografica del vallone fino a scendere ripidamente per qualche decina di metri. Appena prima di scendere si scorgono ad Ovest scorci sui torrioni della “Rocca Crava” e “Rocca Giana”.
Si giunge al secondo guado, posto sotto un torrione di roccia dall’aspetto particolare che dà origine al toponimo “Muso del Gatto” o “U Muru du Gattu”: sembra che una frana, nei primi anni ’70, abbia in parte modificato la morfologia del torrione, che oggi non assomiglia più così tanto al “Muso del Gatto” ricordato dal vecchio toponimo. (367 m)
Attraversando alcuni massi sul rio, si passa sulla sponda sinistra idrografica e si prosegue sotto una cengia protetti da una lunga staccionata di legno. In questa zona il torrente scorre tra due ripide pareti molto vicine tra loro, rendendo ancora più suggestivo lo scorrere dell’acqua. Questo tratto è particolarmente suggestivo per la presenza di numerose forre circondati da maestosi roccioni, che con la loro acqua limpida e fresca, sono un irresistibile invito a fare il bagno. Il percorso prosegue fino a ad un punto in cui il vallone effettua una curva di quasi 90° verso sinistra con un tratto su una placchetta rocciosa da proseguire aiutandosi con l’apposita catena. Qui il paesaggio muta trasformandosi in un ambiente sempre roccioso con scarsa vegetazione tra spettacolari laghetti che con brevi saliscendi attraversa un bosco di castagni, querce, noccioli e aceri montani. Continuando sempre in prossimità del rio, poco dopo si costeggia le tribune del campo da calcio per raggiungere il piazzale Gargassino. (297 m) Da qui si risale e si raggiunge la strada provinciale per Tiglieto e, seguendo la rotabile verso si ritorna in breve a Rossiglione, punto di partenza. Attenzione alle motociclette che stringono molto le curve creando situazioni di pericolo per chi cammina al bordo della strada.
Waypoints
Waypoint
0 ft
Barcun Da Scignua
Waypoint
1,509 ft
Cascina Broglio
Waypoint
1,804 ft
Colla Zucca o Col Mayolo
Waypoint
1,115 ft
Gargassino
Waypoint
1,847 ft
Monte Nero
Comments (2)
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Ciao, scusami sono nuova e non so come fare per contattarti, ho visto i percorsi che fai, adoro camminare e sono in cerca di compagni di cammino, sono appena tornata dal “Cammino Primitivo “ 480 km in 17gg, adesso sono in astinenza, so camminare in silenzio, adoro la natura, se ti va mi unisco a Voi senza dare fastidio, ti ringrazio per il tempo che mi dedicherai. Un abbraccio. Vicky
Ciao Wicky
puoi scrivermi all'indirizzo mail che appare sul portale. In ogni caso è questo: carlosesia@gmail.com
Noi solitamentte partriamo da Alessandria. Siamo un gruppo misto di 5/6 persone amanti del trekking e anche dell'alpinismo.