2016-12-11 C. Gargassino-C. Castellacchi-Veirera-C.Gargassino

Questo percorso è simile al precedente fino al ponte col Rio Gargassa nei pressi di Veirera. La Val Gargassa è una stupenda area, nelle vicinanze dell'abitato di Rossiglione con uno spettacolare ambiente e panorami mozzafiato. In quest'area, all'interno del Parco del Beigua le rocce prendono il nome locale di Conglomerati del Rio Gargassa, ma in realtà fanno parte della Formazione di Molare. Il piccolo torrentello, dalle acque cristalline, ha profondamente inciso queste rocce formando canyon, spettacolari forre, marmitte dei giganti.....
Dal campo sportivo di Rossiglione, (297 m) sulla sinistra lungo la strada per Tiglieto, prendiamo il percorso contrassegnato dal segnavia FIE con un Bollo Giallo, che risale alla destra delle case in fondo al parcheggio. La mulattiera con i sui muretti a secco, sale ripidamente nel fitto bosco con numerosi tornanti fino ad un artigianale cancello, superato il quale, si raggiunge la Cascina Camilla. (416 m) Continuando di fianco alla cascina si arriva ad un incrocio dove si prosegue a sinistra costeggiando la recinzione della Cascina Majulla o Agriturismo Monterosso. La carrareccia quasi pianeggiante porta ad un secondo incrocio dove si prosegue a destra per il sentiero che sale con segnavia Bollo Giallo. Dopo una serie di salite e discese, tra i pini, si rimontano le pendici del Bric Bergante fino alla sella Omonima. Qui si è scelto di salire fino in cima al Bric e poi ridiscendere, attraversare un rio e risalire fino ad incontrare di nuovo il percorso nel bosco. Proseguendo invece per il sentiero con il segnavia Bollo Giallo, , poco dopo si scende fino ad attraversare lo stesso rio e si risale dal versante opposto, finché arrivati su di una costa si svolta a destra nel bosco e si sfocia in un bellissimo prato al centro del quale si ritrovano le rovine della Cascina Castellaschi. (510 m) Si sale a sinistra sotto gli alberi e si scavalca una piccola altura e dopo un piccolo tratto in piano si sale nuovamente alla sella panoramica della Rocca dei Castellacchi. Anche qui si è fatta una piccola deviazione per salire in cima alla Rocca. (590 m) Si ridiscende per il sentiero che diventa pianeggiante e, dopo 480 m esatti si svolta a sinistra per la Val Gargassa. Questo sentiero non ha contrassegni ed è poco evidente. Per fortuna ci sono diversi “ometti” che aiutano a tenere la direzione. In ogni caso si tiene in considerazione la direzione Est e poco dopo la sinistra orografica del Rio Soria che viene seguita. Il tracciato prosegue in forte discesa fino ad incontrare la confluenza del Rio Soria col Rio Gargassa che scorre da destra. Proseguendo in direzione Nord Est si lascia a destra il sentiero per la Sorgente Sulfurea e, poco dopo, si lascia a destra il ponte sul Gargassa per proseguire fino a Case Veirera. (406 m) L’antico borgo, composto da alcuni edifici rurali, era centro rinomato per la produzione del vetro ed è disabitato dagli anni '50. Il nucleo di case si trova di fronte a un ampio prato, abitato e coltivato fino alla prima meta del XX secolo, oggi si presenta con alberi da frutta inselvatichiti. Molto interessanti sono le strutture murarie in pietra a secco di proporzioni ragguardevoli che chiudono il pianoro, proteggendolo dal corso del Rio Gargassa. A metà della piana, sulla destra, il percorso scende pochi metri per giungere al guado del Rio, di fronte al quale con segnavia XX Gialle, prosegue salendo nel bosco di castagni. Costeggiando il Rio sulla destra orografica, ad Ovest si possono vedere i torrioni della Rocca Grava e Rocca Giana, mentre poco dopo il sentiero scende bruscamente per un breve tratto, fino a raggiungere ad un secondo guado. Ci si trova sotto ad un torrione di roccia dall’aspetto particolare che dà origine al toponimo Muso del Gatto (367 m), dove si passa sulla sponda sinistra idrografica del Rio Gargassa. Il percorso prosegue tra spettacolari laghetti inseriti in un ambiente roccioso con scarsa vegetazione fino ad un tratto tra le roccette da proseguire aiutandosi con l’apposita catena. In questa zona il torrente scorre tra due ripide pareti molto vicine tra loro, rendendo ancora più suggestivo lo scorrere dell’acqua. Entrati successivamente nel bosco di castagni, querce e noccioli, il sentiero, caratterizzato da brevi sali e scendi, giunge di fianco al campo sportivo di Rossiglione (297 m) e al piazzale delle Case Gargassino.