2015-12-08 San Rocco-San Fruttuoso-Prato-Mulini-Gave-Santa Margherita
near Portofino Vetta, Liguria (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Quando in Piemonte c'è ancora la neve o la nebbia oppure le temperature sono decisamente più basse, è un grande piacere camminare in Liguria, soprattutto quando si tratta di un bel giro a piedi con partenza da San Rocco di Camogli. Ho classificato il tragitto “per esperti” per una parte più impegnativa dove vi sono alcune zone esposte nelle quali sono state previste delle catene per aggrapparsi, inoltre, vi sono diversi salti, anche pericolosi per le caviglie, cambiamenti di dislivello, ripide discese “tecniche”, che richiedono un minimo di allenamento soprattutto appena dopo una pioggia. Si lascia l’auto nel parcheggio in prossimità dell'abitato e dopo qualche centinaio di metri sull'asfalto, inizia il tracciato che parte dal sagrato della chiesa parrocchiale di San Rocco (215 m) e si svolge lungo il versante occidentale del Monte di Portofino. La mulattiera, contrassegnata da Due Pallini Rossi, attraversa le suggestive località il Poggio e La Mortola, offrendo una varietà di panorami e di paesaggi particolarmente apprezzabili permettendo e di ammirare ampia parte della costa occidentale ligure e il Golfo Paradiso. Oltrepassati i nuclei di Poggio e La Mortola, si avanza attraverso i coltivi, in prevalenza oliveti, oggi in gran parte abbandonati, e dopo un ponticello, dove alcuni lavatoi raccolgono l’acqua della sorgente Vegia che sgorga nella zona, in breve si giunge al bivio di Fornelli. (230 m) Si giunge presto al Poggio, uno sperone di roccia posto sul crinale che scende a Punta Chiappa, dal quale si gode di un’eccellente panorama sul versante occidentale del Promontorio per poi la località Fornelli, ora chiamata Batterie per la presenza delle batterie antiaeree (bunker) e dalle annesse strutture costruite durante la seconda guerra mondiale. Il sentiero scende dolcemente da Punta Chiappa per Punta Budego fino ad arrivare al famoso Passo del Bacio. (146 m)
II luogo è estremamente esposto, ma le catene ancorate alla roccia rendono sicuro e affascinante il tragitto. Il percorso prosegue superando il Passo del Bacio, fino ad un nuovo piccolo passaggio esposto, (136 m) per compiere il percorso che ora si snoda lungo il versante occidentale della Cala dell’Oro con questa parte di sentiero che degrada lentamente verso mare. La risalita per il valico della Costa del Termine (274 m) è faticosa e si svolge, per gran parte, in un valloncino umido fittamente boscato. La discesa verso San Fruttuoso avviene in una specie di tunnel vegetale sempreverde costituito da un tipo di vegetazione intermedia tra macchia e bosco fino a raggiungere la banchina dalla quale partono i battelli per Camogli, Portofino e Santa Margherita. L'abbazia sulla spiaggia risale al XI secolo. La costruzione dell'eremo sarebbe attribuibile a cinque monaci spagnoli, provenienti da Tarragona, che approdarono in questa insenatura (località Capodimonte) per portarvi le reliquie del Vescovo Fruttuoso. Rispetto alla costruzione originale, il chiostro fu rialzato di un piano nel XVI secolo, epoca in cui furono anche aggiunte le arcate fronte mare e il portico della chiesa. La spiaggia si formò nel 1915 in seguito ad un movimento franoso che con un'alluvione portò a valle i detriti del torrente in piena. La torre, disposta su tre pani, fu costruita nella seconda metà del cinquecento dagli eredi dell’Ammiraglio Andrea Doria per proteggere il luogo dalle incursioni dei pirati. Il sentiero per Portofino ha inizio dietro all’Abazia, passa sotto alla Torre, segnato da due cerchi rossi, e si svolge interamente sui suggestivi versanti marittimi del promontorio. Dopo gli ultimi sguardi alla baia di S. Fruttuoso, si percorrono una serie di tornanti che salgono a Base 0 (220 m) che mette in comunicazione con la parte orientale del promontorio. Superata questa zona, il tracciato diventa pianeggiante ed attraversa in quota tutto il versante Sud. Il sentiero penetra in una folta macchia mediterranea per contornare il tratto di Piano del Capo, Punta Carega, attraverso il vallone del Ruffinale sopra a Cala degli Inglesi e Cala del Prato. Al termine di questa zona ombrosa ed umida, si arriva in località Case del Prato (239 m) dove sopravvive ancora l’antica tradizione agricola della coltura di orti, frutteti e vigneti vicini alle abitazioni, mentre l’oliveto ricopre ampie zone del versante della collina di Portofino. Da questa località si dipartono diversi sentieri noi optiamo per un percorso meno noto ma ugualmente bello che conduce poi al sentiero principale del “Monte Portofino Vetta-Portofino Mare”. Quindi svoltando subito a sinistra si sale per il bosco seguendo le indicazioni per Il Casone dove, una volta raggiunto, si svolta a destra in discesa per il percorso principale Ruta-Pietre Strette-Portofino. Percorsi circa 90 metri, in corrispondenza di una palina indicatrice, si svolta a sinistra, si scende fino ad un piccolo guado e successivamente si arriva ad un punto di sosta attrezzato con tavoli, panche, e un rubinetto di acqua potabile, nei pressi del Mulino della Gassetta. (246 m) Ci troviamo nella Valle dell'Acqua Viva, o Valle dei Mulini, un ambito caratterizzato dai resti di 35 mulini alimentati da acque perenni convogliate in un complesso sistema di canalizzazioni. Il sistema ha iniziato ad operare nel XIII secolo, epoca alla quale risalgono le prime documentazioni scritte che attestano la presenza di mulini che servivano il comprensorio del Tigullio per la molitura di castagne, granaglie, cortecce, per l’estrazione del tannino e per la frangitura delle olive. Il percorso prosegue alternando tratti ombreggiati in discesa e tratti soleggiati in pianura, costeggiando alcune abitazioni sparse, fino ad arrivare alla Cappelletta delle Gave. (185 m) Si prosegue in piano fino a lascare sulla sinistra il sentiero principale per poi scendere, per un breve tratto in località Costa, fino alla strada asfaltata per Nozarego. Svoltando a destra e percorrendo circa 160 metri si arriva alla Cappella della Madonna della Neve (111 m) Svoltando a sinistra si scende per una “crêuza” tra le abitazioni fino a Santa Margherita Ligure dove finisce il percorso contrassegnato da una Croce Rossa.
II luogo è estremamente esposto, ma le catene ancorate alla roccia rendono sicuro e affascinante il tragitto. Il percorso prosegue superando il Passo del Bacio, fino ad un nuovo piccolo passaggio esposto, (136 m) per compiere il percorso che ora si snoda lungo il versante occidentale della Cala dell’Oro con questa parte di sentiero che degrada lentamente verso mare. La risalita per il valico della Costa del Termine (274 m) è faticosa e si svolge, per gran parte, in un valloncino umido fittamente boscato. La discesa verso San Fruttuoso avviene in una specie di tunnel vegetale sempreverde costituito da un tipo di vegetazione intermedia tra macchia e bosco fino a raggiungere la banchina dalla quale partono i battelli per Camogli, Portofino e Santa Margherita. L'abbazia sulla spiaggia risale al XI secolo. La costruzione dell'eremo sarebbe attribuibile a cinque monaci spagnoli, provenienti da Tarragona, che approdarono in questa insenatura (località Capodimonte) per portarvi le reliquie del Vescovo Fruttuoso. Rispetto alla costruzione originale, il chiostro fu rialzato di un piano nel XVI secolo, epoca in cui furono anche aggiunte le arcate fronte mare e il portico della chiesa. La spiaggia si formò nel 1915 in seguito ad un movimento franoso che con un'alluvione portò a valle i detriti del torrente in piena. La torre, disposta su tre pani, fu costruita nella seconda metà del cinquecento dagli eredi dell’Ammiraglio Andrea Doria per proteggere il luogo dalle incursioni dei pirati. Il sentiero per Portofino ha inizio dietro all’Abazia, passa sotto alla Torre, segnato da due cerchi rossi, e si svolge interamente sui suggestivi versanti marittimi del promontorio. Dopo gli ultimi sguardi alla baia di S. Fruttuoso, si percorrono una serie di tornanti che salgono a Base 0 (220 m) che mette in comunicazione con la parte orientale del promontorio. Superata questa zona, il tracciato diventa pianeggiante ed attraversa in quota tutto il versante Sud. Il sentiero penetra in una folta macchia mediterranea per contornare il tratto di Piano del Capo, Punta Carega, attraverso il vallone del Ruffinale sopra a Cala degli Inglesi e Cala del Prato. Al termine di questa zona ombrosa ed umida, si arriva in località Case del Prato (239 m) dove sopravvive ancora l’antica tradizione agricola della coltura di orti, frutteti e vigneti vicini alle abitazioni, mentre l’oliveto ricopre ampie zone del versante della collina di Portofino. Da questa località si dipartono diversi sentieri noi optiamo per un percorso meno noto ma ugualmente bello che conduce poi al sentiero principale del “Monte Portofino Vetta-Portofino Mare”. Quindi svoltando subito a sinistra si sale per il bosco seguendo le indicazioni per Il Casone dove, una volta raggiunto, si svolta a destra in discesa per il percorso principale Ruta-Pietre Strette-Portofino. Percorsi circa 90 metri, in corrispondenza di una palina indicatrice, si svolta a sinistra, si scende fino ad un piccolo guado e successivamente si arriva ad un punto di sosta attrezzato con tavoli, panche, e un rubinetto di acqua potabile, nei pressi del Mulino della Gassetta. (246 m) Ci troviamo nella Valle dell'Acqua Viva, o Valle dei Mulini, un ambito caratterizzato dai resti di 35 mulini alimentati da acque perenni convogliate in un complesso sistema di canalizzazioni. Il sistema ha iniziato ad operare nel XIII secolo, epoca alla quale risalgono le prime documentazioni scritte che attestano la presenza di mulini che servivano il comprensorio del Tigullio per la molitura di castagne, granaglie, cortecce, per l’estrazione del tannino e per la frangitura delle olive. Il percorso prosegue alternando tratti ombreggiati in discesa e tratti soleggiati in pianura, costeggiando alcune abitazioni sparse, fino ad arrivare alla Cappelletta delle Gave. (185 m) Si prosegue in piano fino a lascare sulla sinistra il sentiero principale per poi scendere, per un breve tratto in località Costa, fino alla strada asfaltata per Nozarego. Svoltando a destra e percorrendo circa 160 metri si arriva alla Cappella della Madonna della Neve (111 m) Svoltando a sinistra si scende per una “crêuza” tra le abitazioni fino a Santa Margherita Ligure dove finisce il percorso contrassegnato da una Croce Rossa.
Waypoints
Intersection
0 ft
Base Zero
220 m
Waypoint
0 ft
Batterie
230 m
Waypoint
919 ft
Campo
280 m
Waypoint
778 ft
Fornelli
2370m
Religious site
0 ft
Gave
180 m
Waypoint
0 ft
Il Casone
300 m
Waypoint
0 ft
Mulini
250 m
Picnic
807 ft
Mulino Del Gassetta
246 m
Intersection
0 ft
Prato
239 m
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Molto ben segnalato. Descrizione molto accurata, paesaggi bellissimi. Non lo consiglierei a persone che hanno paura delle altezze.