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2014-07-05 Prou Rene'-Laghi De Ferrari Galiera-C.na Carrosina-Monte Figne-Prato Perseghin-Prato Leone-Prou Rene'

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Trail stats

Distance
15.02 mi
Elevation gain
2,877 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,858 ft
Max elevation
3,816 ft
TrailRank 
40
Min elevation
1,962 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 23 minutes
Coordinates
12679
Uploaded
July 8, 2014
Recorded
July 2014
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near San Martino-Paravanico, Liguria (Italia)

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Itinerary description

Attenzione: il percorso fino alla strada di servizio dei Laghi del Gorzente e al ponte di servizio del Lago Lungo, è poco impegnativo. Tuttavia se si prosegue seguendo a Ovest, il percorso originale ci sono difficoltà a superare la diga laterale del Lago Bruno, poiché manca la passatoia. Si consiglia di attraversare il ponte e continuare costeggiando a Est il lago Bruno fino alla diga dalla quale riprende il nostro percorso. Per questo motivo ho classificato il percorso come "impegnativo"




Dal parcheggio di Proü Renè (825 m) imboccare la stradetta asfaltata per un breve tratto, fino ad incontrare sulla destra, il sentiero, ottimamente tracciato e segnato con segnavia bianco e rosso, che scende con un bel percorso nel rado bosco. Passando per una zona a tratti acquitrinosa, nota infatti come la zona umida, si arriva nei pressi di una neviera, dove, svoltando a sinistra in discesa, si trascura il sentiero di raccordo per il Giogo di Paravanico. La neviera, grossa cavità, di circa 10 m di diametro e profonde 5 o 6 metri, rivestita di pietre, prima della diffusione dei frigoriferi, durante l'inverno veniva riempite di neve e poi ricoperta di materiale isolante, foglie secche e paglia. La neve, una volta solidificata, era tagliata in blocchi che venivano poi trasportati a Genova a dorso di mulo in apposite sacche di tela. Proseguendo si raggiunge un possente roccione noto come la Pietra del Grano, un grande masso presso il quale nell’antichità si incontravano mercanti provenienti dalle regioni padane per scambiare grano e vino con i mercanti liguri che fornivano loro i prodotti tipici della costa, principalmente sale e olio. (740 m) Passato un ulteriore bivio a destra, per il Passo di Prato Leone, il sentiero sale lievemente e dopo poco offre la prima vista sul ramo sudoccidentale del Lago Lungo.
Il sentiero costeggia in alto la sponda meridionale di questo ramo del lago, quindi scende verso ovest fino a guadare prima il rio Ciapuzzi e quindi il rio Lischeo, (685 m) per portarsi in breve sulla sponda opposta, che da qui in avanti, e per un lungo tratto, si percorre quasi a livello dell'acqua.
Il sentiero piega quindi bruscamente all'interno, sempre ben segnalato, prendendo un ripido pendio in un bosco fino ad uno spiazzo dove esisteva una carbonaia. Si continua a salire, prendendo quota, sempre in mezzo al bosco di faggi, castagni, roveri e frassini fino ad un punto più panoramico che offre belle viste sui laghi e sul monte delle Figne. Da qui si riinizia a discendere fino alla strada di servizio dei Laghi del Gorzente e al ponte sul Lago Lungo. (650 m) Questo è il punto più basso dell'itinerario. Qui si può scegliere se attraversare il ponte e risalire la stradina proseguendo a sinistra per costeggiare la sponda Ovest del Lago Bruno, oppure proseguire per la strada di servizio che costeggia la sponda Est dello stesso lago. Si prosegue per la strada che quasi pianeggiante attraversa una galleria per costeggiare la destra orografica del torrente che unisce il Lago Badana al Bruno fino ad incontrare il sentiero N. 410 proveniente da Capanne Superiori contrassegnato da un Quadrato Giallo Vuoto che scende dalla carrabile a sinistra. Proseguendo diritto, in piano, si supera un ponticello, si risale a destra fino ad incrociare il sentiero N. 408 proveniente dall’area attrezzata “I Foi” e contrassegnato da Due Triangoli Vuoti Gialli. Svoltando a destra si giunge in breve a costeggiare la sponda del Lago Bruno e alla fine si raggiunge la diga secondaria posta ad ovest della diga principale. La diga ovest del lago Bruno, quella minore, sulla quale si transitava, è temporaneamente interrotta da lavori. Con alcune “acrobazie” si raggiunge la diga principale. Avvertenza importante: nei periodi d’elevata piovosità, in corrispondenza dell’attraversamento dello scarico del lago, spesso non è transitabile, a causa dell’elevato volume d’acqua. (646 m) Attraversata la diga principale e svoltando a sinistra ha inizio un sentiero in costa, sempre ben tracciato e segnalato con Quadrato Giallo Pieno, che va in direzione Nord. Superata una prima parte nella boscaglia, si torna poi all'aperto e poi di nuovo tra gli alberi, fino a raggiungere Cascina Preaduga. (588 m)
Trascurata la deviazione a sinistra che scende dalla Cascina Preaduga a Ponte Nespolo con segnavia Tre Cerchi Gialli Pieni, si prosegue diritto per un tratto faticoso, con lunghi saliscendi nel bosco e all'aperto, tagliando in costa le pendici occidentali del Monte delle Figne.
Con un'ultima risalita nel bosco si raggiunge la Cascina Carrosina, (834 m) un grosso casale su un bel pianoro, dove le paline indicano un'ora di cammino sia per il Tobbio che per le Figne.
Abbandonando il segnavia del Quadrato Giallo Pieno, che porterebbe sul Tobbio, svoltiamo invece a destra in salita per una strada interpoderale, in direzione Sud, con segnavia Due Croci Gialle fino ad arrivare ai piedi della cresta finale. Da qui salendo ripidamente a zig zag tra erba e roccette si raggiunge il lungo pianoro sommitale e con un breve sentiero, la vetta del Monte delle Figne. (1172 m)
Dalla vetta si ha un ampio panorama sull'Appennino Ligure e il mare. Belle vedute anche sui Laghi De Ferrari-Galliera appena sotto, sul Monte Tobbio a Nord e sulla dorsale del Monte Taccone e Monte Leco a Est. Più lontane si distinguono bene le vette della catena dell'Antola, fino al Giarolo. Dalla vetta si scende in direzione Est seguendo le Due Croci Gialle fino a raggiungere in breve il Passo Mezzano. (1050 m)
Qui si incontra l'Alta Via che, prendendo a destra, prosegue scendendo diritta fino a raggiungere in breve Prou Persego o Prato Perseghin (967 m). Da qui proseguendo sempre sull’Alta Via in direzione Sud,
si compie una traversata molto bella e panoramica dell’Alta Via dei Monti Liguri, attraverso il gruppo montuoso del Figne. Le quote relativamente modeste non devono far sottovalutare queste montagne, infatti il clima sullo spartiacque è spesso instabile, con nebbie improvvise e bufere di vento che, specie d’inverno, possono essere violentissime. Dalla piatta sella erbosa di Prato Perseghin si prosegue in costa con sali scendi fino al cancello per pascolo del Bric di Guana. Lungo il tratto si ha una bella vista su uno dei laghi del Gorzente, per la precisione il Lago Lungo. Il sentiero devia a sinistra in discesa per mulattiera molto disastrata, passando per la “Fontana dei Segaggin” dove in periodo di siccità non sgorga l’acqua. Volendo si può raggiungere il Bric di Guana (910 m) dove è possibile visitare l’Osservatorio Scientifico del CAI di Bolzaneto. Proseguendo si scende al Passo di Prato Leone, valico che si apre tra la Val Polcevera e la Valle del Gorzente dove si prosegue per la strada sterrata che arriva dai laghi, fino a giungere al Gioco di Paravinico. (785 m) Attraverso una bella mulattiera che passando per il Prato del Gatto, e per boschi si arriva all’ampio parcheggio di Proü Renè. (825 m)

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