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2011-10-21 Genova Voltri-Monte Reixa-Monte Argentea-Rivalba

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Trail stats

Distance
11.77 mi
Elevation gain
4,423 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
4,245 ft
Max elevation
3,858 ft
TrailRank 
40
Min elevation
82 ft
Trail type
One Way
Time
4 hours 34 minutes
Coordinates
9444
Uploaded
October 22, 2011
Recorded
October 2011
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near Crevari, Liguria (Italia)

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Itinerary description

Bellissima traversata, molto lunga e faticosa con più di 1000 metri di dislivello, che richiede buon allenamento. Il Monte Réixa e Argentea, sono una destinazione classica per i Genovesi. Lasciata l’auto all’inizio della strada per Crevari (unico posto possibile per parcheggiare), con segnavia X Rossa, inizia la salita, parte per scorciatoie e parte sulla strada asfaltata per Crèvari. Raggiunto il paesino si oltrepassa la chiesa e per stradine e caratteristiche “creuze” si imbocca via Superiore dell'Olba, si supera un agriturismo e alcune case sparse (150 m), fino a che la stradina asfaltata termina e ha inizio un sentierino che si inerpica in mezzo ad un boschetto di pini marittimi e castagni. Si prosegue in leggera salita passando a Ovest del Bricco Grosso , fino ad incontrare una vecchia mulattiera nei pressi del Bric Brigna (464 m) dal quale si comincia ad apprezzare un bel panorama e, più avanti, dapprima una fonte e poi un bel “relitto bianco di automobile”. Si continua a salire fino a raggiungere le sassose pendici Est del Monte Pennone, e dopo aver valicato un colletto (747 m) , si raggiunge un piano erboso nei pressi del rifugio Ex Dazio (780 m). Con una leggera arrampicata su pietroni tra le Rocche du Mapertusu, si arriva al Passo Tardia (860 m). Dal passo il sentiero, con caratteristico percorso su pietroni, scende, in breve, al già visibile Passo della Gava (752 m). Il Passo, che si apre tra le valli Lerone e Cerusa, era un nodo importante per le mulattiere che da Voltri ed Arenzano conducevano nella Valle dell’Orba. Dal passo, sempre seguendo il segnavia X Rossa, il sentiero in salita costante, prosegue per il lato Sud-Sud Est del Monte Réixa. Si passa per la Fonte Bullu (990 m), nei pressi dei ruderi della ex Cà du Bullu, il bivio per il Rifugio Gilwell o Saiardo, per poi svoltare sul versante sud del monte Saiardo, con belle viste sul Monte Argentea, Monte Rama e sulla costa del Ponente Ligure, e raggiungere il Passo Saiardo (1085 m).Con una ulteriore salita si raggiunge la vetta del Monte Réixa (1183 m). Il Monte è caratterizzato da un esteso dorso erboso con qualche roccetta, che si innalza sullo spartiacque principale tra le valli Cerusa, Lerone e Orba. Da qui una vista straordinaria, spazia su tutto l'arco alpino e la Pianura Padana, gli Appennini, Genova con il porto e l’aeroporto, il promontorio di Portofino, il mare e la costa del Ponente Ligure, le vette di Argentea, Rama e Beigua, le Alpi Liguri e Marittime. Dalla vetta del Reixa si prosegue in direzione Sud-Ovest scendendo al Passo Vaccaria (1115 m) dove da destra proviene l’Alta Via dei Monti Liguri. In questo punto lo spartiacque principale del sistema appenninico raggiunge la distanza minima dal mare, poco meno di cinque chilometri. Procedendo per l’Alta Via dei Monti Liguri, seguendo la dorsale erbosa e contornando la Rocca Vaccaria il sentiero scende al Passo Cruxéta, Crocetta (1069 m) e con una lieve salita si raggiunge il bel Rifugio Argentea posto, in splendida posizione panoramica, sulla tondeggiante Cima Pian di Lerca (1091 m). Da qui, procedendo in direzione Sud con segnavia Triangolo Rosso Pieno, si raggiunge la rocciosa sommità del Monte Argentea (1082 m), bella vetta di forma trapezoidale con notevoli contrafforti rocciosi verso il mare. Da qui inizia il tratto più impegnativo poiché il sentiero e sempre ripido coperto dalla vegetazione con pietroni nascosti che potrebbero generare pericolose slogature alle caviglie. Infatti, seguendo il contrassegno Stella Bianca, si inizia subito dapprima per un pendio erboso molto ripido che di seguito, serpeggiante, continua scendendo tra piantine di ontanelli e roccette, per arrivare su di un pianoro e poco dopo all’ampio colletto erboso della Collettassa (931 m). Sono stati percorsi 151 m di dislivello in poca distanza! Alla Collettassa si incrocia il sentiero contrassegnato da una A Rossa su sfondo Bianco. Si sale di poco per la Punta du Cian (938 m) e proseguendo tra erbe e sassi si scende passando a Ovest della Rocca Negra fino alla cima rocciosa della Rocca Turchina (839 m). Scendendo lungo un crestone, fino al colletto Gûa de Botte (697 m) e proseguendo nel bosco di pini, sempre tra sassi nascosti dalle erbe con salti e “inciampi” vari si raggiunge il colletto Gûa all’Omu (556 m). Facendo molta attenzione a non perdere la segnaletica (a tratti poco visibile) si continua a scendere per numerosi ripidi tornanti, tra boschetti di pini, fino ad incontrare il Sentiero dell’Ingegnere (segnavia I Rossa su sfondo Bianco), il quale svoltando a destra, lo si segue per circa 200 m fino ad incontrare a sinistra nuovamente il ripido sentiero in discesa, contrassegnato dalla Stella Bianca. Raggiunta una carrareccia la si scende svoltando a sinistra e seguendo il segnavia Triangolo Rosso Pieno, dopo alcuni tornanti si raggiunge passando una sbarra bianca, la strada asfaltata nella località Case Soprane. Seguendo il contrassegno si scende per la strada asfaltata, si attraversa il Rio Lerone in località Motta, si prosegue per case Mega, e dopo aver attraversato la zona industriale si arriva per una “creuza” a Terralba (Zona Ospedale) nostro punto di arrivo.

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