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20 - Da Terranova di Pollino a Noepoli

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Trail stats

Distance
12.82 mi
Elevation gain
1,978 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,713 ft
Max elevation
4,281 ft
TrailRank 
28
Min elevation
2,024 ft
Trail type
One Way
Time
6 hours 16 minutes
Coordinates
589
Uploaded
March 8, 2024
Recorded
March 2023
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near Terranova di Pollino, Basilicata (Italia)

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Itinerary description

Lasciamo il borgo della Val Sarmento partendo da piazza Virgallitta ci avviamo nel corso di Terranova per metterci su via Convento, poco dopo sulla destra imbocchiamo una strada lastricata. Da questo punto iniziamo il sentiero che prima si snoda alle pendici del Monte Calvario, poi costeggia Timpa Angiolicchio e infine arriva a Timpa di Pietrasasso (1362 metri). Dopo questa partenza razzo e molto faticosa (6 km di salita!), una pausa per ammirare la bellezza del sito è dovuta (oltre che necessaria!). Un grande e suggestivo monolite, circondato da agrifogli e cerri e monitorato da rapaci, che svetta sulla valle del Sinni e scruta in lontananza il Mar Ionio. Sito di bellezza assoluta che ci aiuta anche a capire la storia geologica del parco, dai tempi in cui era un oceano in formazione. Timpa di Pietrasasso è un affioramento di ofioliti, cioè pezzi di crosta oceanica portate in cima alle montagne dagli eventi tettonici che hanno provocato la formazione della catena appenninica e che risalgono a circa 130 milioni di anni. Insomma, un pezzo d’oceano nel cuore del Pollino! Riprendiamo il nostro cammino, che da adesso in poi sarà una lenta e piacevole discesa fino a Noepoli. Dopo qualche minuto il nostro sentiero interseca una strada sterrata che segnaliamo per una deviazione. Difatti, imboccando verso sinistra il tratturo appena incrociato, arriveremo in un posto veramente magico: Fonte Catusa. Invece, continuando dritti la nostra discesa, in una buona mezz’ora saremo al Rifugio Acquafredda, prima però passiamo dal Belvedere Tumbarino che ci regala eloquenti panorami sulla valle del Sinni. Dal Rifugio Acquafredda ripartiamo in direzione di San Costantino Albanese fino ad arrivare sulla SP 107; la attraversiamo e, sulla destra, imbocchiamo un tratturo che ci riporta nuovamente sulla strada provinciale dove restiamo un altro chilometro. Ora, sulla sinistra prendiamo una strada secondaria che subito a destra innesta un tratturo che ritorna sulla via dei Briganti. Poco dopo inizia uno dei tratti più rilassanti di tutto il nostro cammino, un vero e proprio Percorso del Benessere, tra cinguettii di passeri e fringuelli, tra secolari e monumentali alberi di farnetto (Quercus frainetto). Attraversiamo per oltre 10 km il Bosco della Farneta, dove camminiamo leggeri, in silenzio e con una non trascurabile dose di felicità. Usciti dal bosco andiamo verso valle, tra conglomerati di argilla e pietra, tra faggi e pini, attraversiamo il canale della Farneta, ci mettiamo sulla SS92 e dopo qualche curva appare Noepoli, protetta, arroccata e inespugnabile grazie alle sue poderose mura che svettano sull’ultima valle che attraverseremo, quella del Sinni.

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