Activity

06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio)

Download

Trail photos

Photo of06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio) Photo of06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio) Photo of06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio)

Author

Trail stats

Distance
7.51 mi
Elevation gain
4,114 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
4,114 ft
Max elevation
6,332 ft
TrailRank 
72
Min elevation
3,799 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 17 minutes
Coordinates
1756
Uploaded
March 16, 2022
Recorded
March 2022
Be the first to clap
Share

near Passo Pian delle Fugazze, Veneto (Italia)

Viewed 1282 times, downloaded 28 times

Trail photos

Photo of06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio) Photo of06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio) Photo of06/03/2022 Strada degli Eroi e Val Canale (Pasubio)

Itinerary description

Strada degli Eroi, galleria D’Havet, rifugio Papa e ritorno per la Val Canale sono l'argomento di questa escursione sul Pasubio. Un bel giro in luoghi altamente frequentati in alta stagione e che in questo periodo offrono, oltre allo spettacolo della natura anche pace e tranquillità.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 12,1 Km (5,8↑ 4,6↓ 1,7↔)
Altitudine massima: 1928 m
Altitudine minima: 1165 m
Dislivello assoluto:763 m
Totale salita: 815 m
Totale discesa: 741 m
Tempo totale: 5h 17′ (soste incluse)

Pian delle Fugazze. Quota 1165 mt.
Parcheggiamo l’auto nelle aree di sosta situate lungo la statale 46 poco prima dell’albergo Al Passo. Dall’altra parte della strada è visibile la “Strada degli Eroi” che parte proprio poco prima del passo e sale fino alle Porte del Pasubio serpeggiando ampiamente lungo i versanti della val di Fieno. Per salire si può seguire la strada o utilizzare i numerosi tagli del sentiero E5 che aumentano parecchio la pendenza ma accorciano notevolmente la lunghezza del percorso. Per farsi un’idea la distanza alla galleria D’Havet passa dai 7 km utilizzando la strada ai 3.5 km del sentiero E5. Detto ciò partiamo a testa bassa, tanto bassa che saltiamo la prima scorciatoia (0,35 km, 1178 m , 5′) presente sul primo tornante, ce ne accorgiamo tardi quindi proseguiamo sulla strada percorrendo il secondo tornante, al terzo (1.5 km, 1256 m, 22′) non ci lasciamo sfuggire l’opportunità di tagliare e così al quinto (2.1 km, 1322 m, 33′) il più importante per quanto riguarda il sentiero diretto, da qui infatti ritroveremo la strada ormai in prossimità della galleria D’Havet. Nel bosco la neve è assente, tutto è ricoperto dalle foglie dei faggi ancora in riposo invernale, ma i segni abbondano sui tronchi, quindi anche in caso di manto nevoso abbondante non dovrebbe essere un problema proseguire. Raggiungiamo malga Val di Fieno (2.8 km, 1510 m, 57′) che guardiamo da lontano e dove troviamo la prima neve. Si prosegue in salita fino a raggiungere il Colletto Basso di Fieno (3.05 km, 1565 m, 1h 5′) dove la visuale si apre verso ovest. Verso nord fa la sua comparsa la punta del Soglio dell’Incudine (2123 m), dietro di noi invece verso sud dominano i versanti imbiancati del gruppo del Carega la cui cima più alta (2259 m) è coperta dalle nubi. Il sentiero volge ora a destra proseguendo abbastanza dolcemente fino al bivio (3.28 km, 1635 m, 1h 15′) con la traccia che conduce alla sella di Cosmagnon, non documentato, poi si inerpica con un ultimo strappo fino a raggiungere la Strada degli Eroi (3.7 km, 1750 m, 1h 30′) dove la pendenza torna ad addolcirsi. Una tabella indica la discesa per il sentiero E5 o 179 appena percorso in salita, proseguiamo sulla strada verso sinistra. Davanti a noi ora sono ben visibili il Soglio dell’Incudine ed alla sua destra i ruderi di un ex rifugio militare. In pochi minuti raggiungiamo la galleria del generale Giuseppe D’Havet (4 km, 1781 m, 1h 41′) all’imbocco della quale alcune tabelle indicano il bivio per il sentiero 398 che porta fino al Soglio dell’Incudine e poi a cima Palon. Noi proseguiamo sul 179 o E5, attraversiamo la galleria affacciandoci di fatto nella parte alta della val Canale dominata dal rifugio Papa, prima però uno sguardo alla val di Fieno da noi risalita, si vede bene il serpentone della Strada degli Eroi ed anche malga val di Fieno. Qualche minuto di pausa giusto per ammirare il panorama, fare qualche riflessione, leggere la tabella informativa, poi il nostro sguardo seguito dai nostri passi volgono verso la strada che si snoda davanti a noi, coperta di neve. Lungo questo tratto ci sono 12 piccole lapidi marmoree in memoria dei combattenti che sul Pasubio meritarono la medaglia d’oro al Valor Militare, sistemate qui nel 1938, da allora la strada dalla galleria D’Havet alle porte del Pasubio è stata giustamente chiamata “Strada degli Eroi”. Facciamo una piccola scorciatoia segnalata da una lapide e che ci permette di saltare un tornante. Poco più avanti un altro bivio (4.84 km, 1847 m, 2h 5′) per il sentiero 398A che si aggancia a quello prima visto all’ingresso della galleria D’Havet. Proseguiamo dritti nel tratto a mio avviso più bello della strada che serpeggia lungo le ripide pareti della montagna entrando ed uscendo dalla stessa in un dedalo di curve ed una tavolozza ricca di colori. Dall’interno di una galleria alcuni ghiaccioli provano a nascondere senza riuscirvi il Cimon del Soglio Rosso (2040 m) e poco più avanti il percorso si fa così bello che i miei due compari di cammino si mettono in posa e si immortalano a vicenda, io sulla mia destra non posso non notare una spettacolare visuale sulla val Canale, alla nostra sinistra invece un paio di camosci zompettano tranquilli brucando l’erba che quest’anno non è stata coperta dalla neve. Nel suo ultimo tratto la strada che porta al rifugio Papa è veramente bella, intagliata nelle verticali pareti che si precipitano in val Canale, sospesa nel vuoto e nascosta tra rocce e gallerie, è uno spettacolo. Raggiungiamo il bivio da cui scenderemo al ritorno (6 km, 1888 m, 2h 38′) dove una tabella indica la direzione per il sentiero 300, siamo ormai sul versante opposto, dall’altra parte alcune persone stanno percorrendo il nostro percorso in senso inverso, ma è sotto di noi la sorpresa un camoscio è accovacciato sulla cresta di una roccia, sta guardando divertito gli escursionisti che passano, pochi in realtà oggi. Ancora una manciata di metri ed ecco la nostra meta.

Rifugio Papa (6,2 km, mt, 2h 45′).
Non ci fermiamo davanti al rifugio ma proseguiamo dritti verso le porte del Pasubio alla ricerca di un posto al riparo dal gelido vento che ci sta torturando. Mi affaccio dall’altra parte, il panorama è glaciale, poca neve, ma glaciale, in lontananza sulla strada degli Scarrubi vedo un paio di persone che stanno scendendo. Ci riportiamo nei pressi del rifugio, consumiamo un fugace pranzetto, ma il freddo è pungente, ci rimettiamo subito in moto. Ripercorriamo la strada fino al bivio per la val Canale (6.72 km, 1888 m, 3h 17′) già incontrato durante la salita. Il sentiero scende velocemente, il sole torna presto a riscaldarci, il versante opposto della valle è tagliato di netto dalla strada degli eroi e si vede nitidamente il sentiero del 398A che sale verso cima Palon, sotto di noi invece il fondo valle delimitato da punta Favella (1834 m) e dietro il monte Cornetto (1899 m). A tratti il percorso si fa ripido ma senza particolari difficoltà. Giunti di sotto la vallata si restringe ed è proprio in prossimità di questo restringimento che iniziano a seguici. Si, un branco di camosci continua a correre alla nostra sinistra, ci segue letteralmente. Tre vedette posizionate sul sentiero si allontanano di corsa verso il resto del gruppo che aspetta al sicuro sulle impervie rocce alla nostra sinistra. Raggiungiamo la strettoia della valle dove passiamo sopra ad un particolare terrapieno, da lontano sembrava lo scheletro di un dinosauro, lo avevo visto ed ero curioso di raggiungerlo per capire cos’era. Sopra di noi il rifugio Papa è ancora visibile, alla nostra sinistra i nostri amici continuano a seguirci, sarà così fino al limitare del bosco dove scompaiono senza salutarci e dove troviamo i cartelli del bivio per il Ponte Verde (9.13 km, 1367 m, 4h 25′) noi proseguiamo a destra per il Pian delle Fugazze. Sulla tabella che indica la salita al rifugio Papa qualcuno ha corretto l’indicazione del tempo di salita mettendo un due al posto dell’uno. Entriamo ora nel giardino botanico San Marco dove alcune interessanti tabelle informative illustrano e spiegano le caratteristiche della flora e della fauna locali. Il sentiero intanto torna ad addolcire la sua pendenza e nella parte finale diventa praticamente una strada, intorno a noi i fiori spuntano ovunque, risparmiati dalla neve invernale, mi colpiscono in particolare alcuni esemplari di Elleboro Bianco, ce ne sono anche di rosa e gialli, Antonio dice che è comunemente chiamato rosa dell’inverno, nel sottobosco in alcuni punti sono a decine. lungo il sentiero che volge verso sud davanti a noi è ben visibile in alcuni punti l’ossario del Pasubio, un ultimo bivio (10.9 km, 1150 m, 4h 55′) indica 20′ per il Pian delle Fugazze. In pochi minuti raggiungiamo la strada in prossimità della chiesetta di San Marco, dove proseguiamo a destra parallelamente alla strada lungo una specie di vialone che in effetti nella parte finale è chiuso da un cancellone, un porticina lascia però il passaggio aperto, proprio in corrispondenza della tabella che indica l’inizio del sentiero 300. Sbucati sulla strada dobbiamo sorbirci qualche centinaio di metri sull’asfalto fino a raggiungere il parcheggio situato un po’ più in alto.

Pian delle Fugazze (12,1 km, 1165 mt, 5h 17′).

View more external

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 3,822 ft

Partenza/Arrivo Pian delle Fugazze. Quota 1165.

Parcheggiamo l'auto nelle aree di sosta situate lungo la statale 46 poco prima dell'albergo Al Passo. Dall'altra parte della strada è visibile la "Strada degli Eroi"

PictographWaypoint Altitude 4,337 ft
Photo ofBivio per E5 (2.1 km, 1322 m, 33') Photo ofBivio per E5 (2.1 km, 1322 m, 33') Photo ofBivio per E5 (2.1 km, 1322 m, 33')

Bivio per E5 (2.1 km, 1322 m, 33')

Le precedenti scorciatoie sono meno importanti, questa fa un gran taglio, poco più avanti dovrebbe essercene un'altra con una traccia che scorre pressoché parallela alla nostra fino a malga Val Di Fieno.

PictographWaypoint Altitude 4,954 ft
Photo ofMalga val di Fieno (2.8 km, 1510 m, 57') Photo ofMalga val di Fieno (2.8 km, 1510 m, 57') Photo ofMalga val di Fieno (2.8 km, 1510 m, 57')

Malga val di Fieno (2.8 km, 1510 m, 57')

Non ci avviciniamo alla malga, tanto è tutto chiuso. Dopo la malga si raggiunge il Colletto Basso di Fieno (3.05 km, 1565 m, 1h 5') e la visuale si apre verso ovest.

PictographWaypoint Altitude 5,328 ft
Photo ofBivio per Sella di Cosmagnon (3.28 km, 1635 m, 1h 15') Photo ofBivio per Sella di Cosmagnon (3.28 km, 1635 m, 1h 15')

Bivio per Sella di Cosmagnon (3.28 km, 1635 m, 1h 15')

Non ho foto di questo punto, strano, probabilmente non ci sono cartelli, di solito li documento.

PictographWaypoint Altitude 5,722 ft
Photo ofRientro su Strada degli Eroi (3.7 km, 1750 m, 1h 30') Photo ofRientro su Strada degli Eroi (3.7 km, 1750 m, 1h 30') Photo ofRientro su Strada degli Eroi (3.7 km, 1750 m, 1h 30')

Rientro su Strada degli Eroi (3.7 km, 1750 m, 1h 30')

Rientriamo sulla strada dove procediamo a sinistra verso la galleria D'Havet.

PictographWaypoint Altitude 5,843 ft
Photo ofGalleria D'Havet (4 km, 1781 m, 1h 41') Photo ofGalleria D'Havet (4 km, 1781 m, 1h 41') Photo ofGalleria D'Havet (4 km, 1781 m, 1h 41')

Galleria D'Havet (4 km, 1781 m, 1h 41')

Bel panorama sulla val di Fieno appena risalita, si vede bene la strada che serpeggia lungo il versante della valle ed anche la malga è visibile.

PictographWaypoint Altitude 6,076 ft
Photo ofBivio per Soglio dell'Incudine (4.84 km, 1847 m, 2h 5') Photo ofBivio per Soglio dell'Incudine (4.84 km, 1847 m, 2h 5') Photo ofBivio per Soglio dell'Incudine (4.84 km, 1847 m, 2h 5')

Bivio per Soglio dell'Incudine (4.84 km, 1847 m, 2h 5')

Bivio per il sentiero 398A che riporta alla traccia trovata all'ingresso della galleria D'Havet.

PictographWaypoint Altitude 6,102 ft
Photo ofGalleria con i ghiaccioli (5.1 km, 1860 m, 2h 14') Photo ofGalleria con i ghiaccioli (5.1 km, 1860 m, 2h 14') Photo ofGalleria con i ghiaccioli (5.1 km, 1860 m, 2h 14')

Galleria con i ghiaccioli (5.1 km, 1860 m, 2h 14')

Da qui inizia il tratto più spettacolare, da percorrere con calma e godere a pieni occhi.

PictographWaypoint Altitude 6,194 ft
Photo ofBivio per val Canale (6 km, 1888 m, 2h 38') Photo ofBivio per val Canale (6 km, 1888 m, 2h 38') Photo ofBivio per val Canale (6 km, 1888 m, 2h 38')

Bivio per val Canale (6 km, 1888 m, 2h 38')

Al ritorno scenderemo da qui

PictographWaypoint Altitude 6,332 ft
Photo ofRifugio Papa. Quota 1925. Distanza 6,2 km. Tempo 2h 45'. Photo ofRifugio Papa. Quota 1925. Distanza 6,2 km. Tempo 2h 45'.

Rifugio Papa. Quota 1925. Distanza 6,2 km. Tempo 2h 45'.

Fa piuttosto freddo, cerchiamo un posto riparato per mangiare qualcosa.

PictographWaypoint Altitude 6,325 ft
Photo ofPorte del Pasubio (a pochi metri dal rifugio) Photo ofPorte del Pasubio (a pochi metri dal rifugio) Photo ofPorte del Pasubio (a pochi metri dal rifugio)

Porte del Pasubio (a pochi metri dal rifugio)

Ci affacciamo alle porte per guardare il panorama, la luce è blu, fa freddino.

PictographWaypoint Altitude 4,701 ft
Photo ofBivio per pian delle Fugazze (6.72 km, 1888 m, 3h 17') Photo ofBivio per pian delle Fugazze (6.72 km, 1888 m, 3h 17') Photo ofBivio per pian delle Fugazze (6.72 km, 1888 m, 3h 17')

Bivio per pian delle Fugazze (6.72 km, 1888 m, 3h 17')

Il bivio passato all'andata.

PictographWaypoint Altitude 4,177 ft
Photo ofBivio per ponte Verde (9.13 km, 1367 m, 4h 25') Photo ofBivio per ponte Verde (9.13 km, 1367 m, 4h 25') Photo ofBivio per ponte Verde (9.13 km, 1367 m, 4h 25')

Bivio per ponte Verde (9.13 km, 1367 m, 4h 25')

Qui teniamo la destra verso Pian delle Fugazze ed entriamo nel parco botanico San Marco. I camosci ci lasciano, più avanti un altro bivio (10.9 km, 1150 m, 4h 55') con indicazione 20' per il Pian delle Fugazze. Tenere la destra, si raggiunge la strada nei pressi della chiesetta di San Marco. Per tornare all'auto è necessario percorrere qualche centinaio di metri sull'asfalto in salita.

Comments

    You can or this trail