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03 Sentiero di Maria: Rivoli V.se - Spiazzi / Madonna della Corona km. 15

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Trail stats

Distance
9.19 mi
Elevation gain
3,343 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,407 ft
Max elevation
3,116 ft
TrailRank 
27
Min elevation
327 ft
Trail type
One Way
Coordinates
257
Uploaded
February 28, 2022
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near Rivoli Veronese, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Da Rivoli V.se si scende al monumento napoleonico per poi risalire verso Zuane e costeggiare il fianco orientale della piana di Caprino, lungo le frazioni pedemontane e di mezza montagna di Ruina, Lubiara, Pozza Gallet, Masi, percorrendo l’antica strada Cavalara, fino a raggiungere le creste del Monte Cimo presso il Forte, por poi ridiscendere a Spiazzi e da lì al Santuario. Il percorso sale dolcemente, sempre su strade sterrate o secondarie, consentendo a tutti di raggiungere facilmente il Santuario in circa 5 ore di cammino.
------------------Due alternative------------------------------------
Come raggiungere il Monumento di NAPOLEONE
Il monumento di Napoleone è tappa lungo il Sentiero di Maria nel tratto che sale dalla piana di Caprino lungo la via Cavalara. È poco segnalato e difficile da trovare. Qui indichiamo due modi per raggiungerlo.
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1) Prima strada
Da Rivoli si prendere via Castello e si raggiungere la SP11 in direzione di Zuane. Una volta superato il semaforo, si scende verso il ponte sul canale. Da qui si percorre qualche tornante e, superato il canale, sulla destra si trova l’indicazione per il monumento. Si raggiunge un’area verde con vigneti e uliveti: qui mancano le frecce d'indicazione e il monumento si raggiunge tenendo la sinistra e puntando verso la collinetta su cui si erge.
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2) Seconda strada
È possibile anche un’altra strada, meno trafficata: dal piazzale della parrocchiale di Rivoli si continua lungo via Castello, avendo sulla destra una buona visuale del Forte Wohlgemuth. Si prende la ciclo-pedonabile per un chilometro e mezzo circa e si scende verso il fiume; superati alcuni tornanti si giunge a un ponticello, oltrepassato il quale, sulla sinistra, compare una sterrata in terreno privato, che porta alla collinetta con il monumento.
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Da Rivoli a Via Zuane Canale
Dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Rivoli ci s’incammina verso nord imboccando Viale Caduti del Lavoro che prosegue in Via Castello dove, all’altezza del capitello dedicato a San Isidoro, patrono di Rivoli, è indicato l’accesso al Forte Wohlgemuth e la via ciclabile che scende su tornanti in direzione Trento.
È importante porre attenzione al via-vai delle biciclette in questo tratto di strada che regala anche qualche piazzola di sosta dove godere del panorama sulla Vallagarina.
Al termine della discesa, dopo l’ultimo tornante, si attraversa un ponticello su un torrente, a circa 1 km dall’inizio della ciclo-via. Qui si lascia la ciclabile per addentrarsi a sinistra su una stradina sterrata che porta a dei vigneti e che sale alla collinetta del Monumento di Napoleone, non segnalato da cartelli. Mantenendo sempre la destra del percorso si arriva alla cima del rilievo circondato da cipressi, dove al centro spicca la base bianca del monumento e sventola la bandiera francese.
Da qui si ridiscende la collina e si prosegue a destra, lungo il margine del vigneto, per arrivare alla stradina asfaltata che passa sotto all’autostrada del Brennero e sfocia su Via Zuane Canale – SP11.
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Monumento di Napoleone
Rivoli fu teatro di battaglia il 14 gennaio 1797, quando le truppe napoleoniche impegnate nella campagna d'Italia affrontarono l'esercito austriaco che, agli ordini del generale Alvinczy, sembrava dovesse avere la meglio. L'esercito austriaco, che godeva di superiorità numerica (27.000 austriaci a fronte di circa 20.000 francesi), aveva circondato i nemici, ma questo si rivelò essere un errore. Napoleone, presente sul posto e coadiuvato da valorosi generali, riuscì a ribaltare la situazione riportando la vittoria dopo una cruenta battaglia, nella quale caddero morti o feriti 5.556 uomini, di cui 2.180 francesi e 3.376 austriaci. Questa battaglia fu importante sia per l'avanzata dei francesi nel cuore dell'impero austro-ungarico, sia per Napoleone che, con questa vittoria, dimostrò ai francesi e a sé stesso di essere un abile stratega. Non solo Napoleone intitolò una via di Parigi a questa vittoria, “Rue de Rivoli", ma nel 1806 volle anche ricordare i caduti in battaglia con un glorioso mausoleo innalzato sulla piana dove lo scontro fu più cruento, nei pressi di Canale. Formato da una base su cui s’innalzava un obelisco di 12 metri culminante in un’urna cineraria, il monumento fu fatto abbattere dagli austriaci pochi anni dopo, nel 1814, nell’intento di cancellare l’onta per la grave sconfitta subita diciassette anni prima. Ciò che resta merita di essere conosciuto e visitato per fare memoria della nostra storia: un basamento di 8 metri per lato e alto circa 6, di proprietà dell’ambasciata francese, posto in luogo solitario e segnalato dallo sventolare della bandiera dai colori blu, bianco e rosso.
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FORTE SAN MARCO
Il Comune di Caprino si situa nel settore sudorientale del Baldo e si estende su una parte pianeggiante, dove scorre il torrente Tasso, una zona pedemontana ed una montana. La contrada di Lubiara, posta in mezza collina, era uno dei centri medievali del territorio con cappella, dipendente dalla pieve di Caprino, dedicata a San Giovanni Battista. Si ipotizza che questa intitolazione leghi la località ai Cavalieri di San Giovanni o Gerosolimitani, poi chiamati di Malta. Assieme alla Madonna della Corona, che nel Quattrocento entra a far parte delle proprietà dell’ordine, e la Chiesa dedicata al Santo Sepolcro – oggi presso il cimitero di Caprino (da cui viene un gruppo scultoreo trecentesco del compianto sul Cristo morto del Maestro di Sant’Anastasia), la Chiesa di San Giovanni poteva far parte di un itinerario locale dedicato alle memorie gerosolimitane. Lubiara è ricordata per le sue attività marmifere che ebbero notevole sviluppo tra Sette-Ottocento. Dalle cave fu estratto anche il materiale per realizzare il vicino Forte San Marco, costruito dal Regio Esercito italiano tra il 1888 e il 1913, allo scopo di implementare la linea di difesa con il confine con l'Austria-Ungheria. Poco più a nord, prima di Spiazzi, si trovano i resti dell’altro forte italiano, il Cimo Grande.
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Croci e Capitelli dedicati a Maria
Lungo i sentieri percorsi per recarsi alla Corona si incrociano numerosi capitelli ed immagini della Madonna, con la funzione di segnalare il percorso e invitare alla preghiera quanti salgono a piedi al Santuario.I “capitèi” o “stafoleti”, cioè i capitelli e le croci votive, nel territorio di Caprino si trovano lungo le strade, all’inizio e alla fine di un confine o all’imbocco di alcuni sentieri e nelle nicchie dei muri. La maggior parte dei capitelli sono dedicati alla Vergine Addolorata. Un bell’esempio è quello posto su via Monte Baldo, a Caprino. Le croci di marmo sono dislocate in pianura ai crocicchi delle strade mentre ai pascoli di alta collina sono riservate quelle in legno o in ferro.
A Lubiara, in particolare, si sviluppò l’arte degli scalpellini-scultori di cui si ricordano le croci di Antonio Tinelli (1737-1824). La Croce del gallo a Montecchio di Caprino, capolavoro di Tinelli del 1819, assieme agli strumenti della Passione di Cristo raffigura anche la Madonna della Corona. La pratica delle rogazioni, processioni di supplica accompagnate da litanie, legava tra loro questi luoghi. Da maggio a settembre era tutto un susseguirsi di processioni lungo croci e capitelli: il rosario di maggio, momento centrale per gli incontri fra ragazzi e ragazze, le processioni per le feste patronali e per gli altri santi di riferimento. Le feste religiose di S. Cristina a Ceredello, S. Rocco a Pesina, S. Bartolomeo a Pazzon, Sant'Eurosia a Rubiana, S. Pancrazio in Caprino, S. Zuane a Lubiara e S. Martino nell’omonima contrada, sono ciò che resta di questa religiosità popolare.
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Pozza Galletto e la strada Cavalara
Situata a 580 m di quota, Pozza Galletto è il crocevia degli antichi sentieri che da Canale e Lubiara salivano a Spiazzi e al santuario. Il nome della località risale a una leggenda secondo la quale una pozza, ormai priva d’acqua, era abitata da una biscia, el Biso Galet, che cantava come un gallo impaurendo i passanti. L’area montana era collegata con la valle di Caprino attraverso due antichi assi viari.
L’antico “Campion delle strade del territorio veronese formato l’anno 1589” descrive la strada pubblica, chiamata strada Cavalara, che collegava la piana di Caprino allo Spiazzo del la Crose (Spiazzi): partiva da Canale, passava per Lubiara e di spingeva fino a Ferrara, ultimo comune del veronese, passando nella contrada di Spiazzi che allora apparteneva a Lubiara. L’altra “via communis” partiva dalla Pieve di Caprino, saliva per Vilmezzano, Braga, Pravazzar e giungeva al confine di Ferrara in località “el ponte della Ferrara”.
Per facilitare l’arrivo a Spiazzi di carri e carrozze, nel 1689 la Commenda veronese del Sovrano Militare Ordine di Malta chiese di poter realizzare una nuova strada nella zona Masi (Masi di Spiazzi): da Gamberon di Lubiara fino alla località “Brogiesco”. Molti proprietari donarono ben volentieri gli appezzamenti necessari “per amore di Dio e della Beata Vergine”. Le spese furono sostenute sia da oboli raccolti nel santuario e dalla Commenda, che da collette della popolazione locale, offerte in natura, come seta dalla piana atesina e burro e ricotta dagli abitanti di montagna. Grazie all’impiego di numerosi operai locali impiegati per sterrare e spianare il fondo stradale, l’opera si realizzò tra l’agosto e l’ottobre di quell’anno per un costo di circa 2.000 troni. Terminata questa via iniziarono i lavori per sistemare quella che saliva da Brentino e dal fondovalle. L’ampia strada panoramica che conduce oggi a Spiazzi arriverà solo intorno al 1960.
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FORTE CIMO
Custodito all’interno della proprietà della Casa Alpina Paolo Cabrini, il forte Cimo Grande, seppur in uno stato di abbandono, riesce a trasmettere ancora l’idea di forza difensiva per cui venne progettato e costruito tra il 1884 e il 1913 dal Genio Civile Militare italiano, a controllo dell’Adige in prossimità del confine con il Trentino. Insieme a forte San Marco e a quelli della Lessinia sulla sponda opposta, il forte Cimo Grande avrebbe dovuto sbarrare un possibile sfondamento austro-ungarico nella valle dell’Adige. In realtà, le sue quattro postazioni armate di cannoni in acciaio di fabbricazione italiana 149/35A, protette da cupole girevoli in cemento e acciaio, e le piazzole rotonde per la difesa dagli attacchi aerei, armate con cannoni 75/A, non spararono mai un colpo, dato che il forte era molto arretrato rispetto alla linea del fronte dopo l’entrata in guerra italiana nel maggio 1915.
Con i suoi 909 metri di quota a strapiombo sulla valle atesina il luogo regala di per sé uno straordinario belvedere che raggiunge la chiusa di Ceraino e il Monte Pastello.
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Da Masi a Spiazzi
Giunti sulla provinciale conviene attraversare e prendere la strada secondaria che attraversa il gruppo di case della località Masi. Dopo alcune centinaia di metri sarà inevitabile dover percorrere un breve tragitto della provinciale fino all’ingresso della Cava Viannini. Il tratto che fiancheggia la montagna permette di non dover camminare sull’asfalto.
Imboccata a destra la strada per la cava, si può sorpassare il cancello anche se è chiuso e giungere a un cimitero di ruspe (la cava non è più in uso) per procedere sulla sterrata. A un certo punto, lasciandosi sulla sinistra la cava, ci si stacca dalla via principale per inoltrarsi nel bosco sulla destra e si risale verso una casa semidiroccata ubicata su un punto panoramico da cui si può contemplare il lago di Garda.
Sulla sinistra si continua il cammino riprendendo il sentiero nel bosco che porta sulla cresta del monte. Salendo si raggiunge una rete che segna il confine con la proprietà della Colonia Cabrini. Sulla sommità c’è un varco con tabelle e frecce per il sentiero paesaggistico per il Forte Cimo. Solo nei primi metri il tratto non è dei più facili e richiede un po' più di prudenza.
Il luogo, anticamente dedicato alla difesa, alla battaglia, a portare morte, ora si presta per la contemplazione. Si può deviare per poche centinaia di metri fino al Forte Cimo.
Si prosegue su strada sterrata fino al cancello dell’azienda agricola Pavoni, la famiglia concede il passaggio ai pellegrini, continuando fino a raggiungere il Monte Cimo Grande.
Entrando a Spiazzi si arriva a un punto panoramico da dove si può, finalmente, contemplare il Santuario della Madonna della Corona sospeso tra cielo e terra con il Monte Baldo sullo sfondo. Il panorama è spettacolare e merita una sosta meditativa ascoltando “E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte”.
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IL SANTUARIO
Dalla piazzetta del paese inizia la strada che scende alla Corona su tornanti asfaltati o gradini nel bosco.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 629 ft

Rivoli Veronese

PictographReligious site Altitude 631 ft

Chiesa San G. Battista

PictographMonument Altitude 425 ft

Monumento Napoleone

PictographWaypoint Altitude 1,516 ft

km. 8

PictographWaypoint Altitude 1,930 ft

Broieschi

PictographWaypoint Altitude 2,234 ft

Maso - km. 10

PictographWaypoint Altitude 1,084 ft

Gamberon

PictographWaypoint Altitude 2,971 ft

km. 12,7

PictographSummit Altitude 3,120 ft

Monte Cimo H. 956 - km. 13,3

PictographWaypoint Altitude 2,520 ft

Negozio

PictographProvisioning Altitude 2,558 ft

Bar

PictographIntersection Altitude 2,770 ft

Scalinata a dx

PictographIntersection Altitude 2,662 ft

continua Scalinata a dx

PictographIntersection Altitude 2,584 ft

attraverso strada e continuo scalinata

PictographWaypoint Altitude 2,556 ft

fine scalinata

PictographDoor Altitude 2,535 ft

Canonica

PictographReligious site Altitude 2,563 ft

Santuario Madonna della Corona

PictographMountain hut Altitude 2,829 ft

Albergo Speranza

PictographRiver Altitude 443 ft

Canale Biffis

PictographWaypoint Altitude 425 ft

Via Zuane Osteria

PictographWaypoint Altitude 633 ft

H. 180

PictographWaypoint Altitude 480 ft

H. 150 - km. 2,7

PictographWaypoint Altitude 636 ft

H. 200 - km. 4

PictographWaypoint Altitude 821 ft

H. 250 - km. 5

PictographWaypoint Altitude 983 ft

H. 300 - km. 6

PictographWaypoint Altitude 1,137 ft

H. 350 - km. 7

PictographWaypoint Altitude 1,284 ft

H. 400

PictographWaypoint Altitude 1,439 ft

H. 450

PictographWaypoint Altitude 1,631 ft

H. 500

PictographWaypoint Altitude 1,787 ft

C. Pozza Gallet H. 550

PictographWaypoint Altitude 1,953 ft

H. 600 - km. 9

PictographWaypoint Altitude 2,118 ft

Ca Scala H. 650

PictographWaypoint Altitude 2,280 ft

H. 700

PictographWaypoint Altitude 2,438 ft

H. 750 - km. 10,7

PictographWaypoint Altitude 2,607 ft

H. 800 - km. 11,1

PictographWaypoint Altitude 2,811 ft

H. 850

PictographWaypoint Altitude 2,928 ft

H. 900

PictographWaypoint Altitude 2,953 ft

H. 900

PictographCastle Altitude 2,958 ft

Forte Cimo Grande

PictographWaypoint Altitude 2,182 ft

Ca Longa

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