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03/02/2024 Monte Lisser - rifugio Barricata (Marcesina)

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Author

Trail stats

Distance
10.71 mi
Elevation gain
1,952 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,952 ft
Max elevation
5,338 ft
TrailRank 
64
Min elevation
4,380 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours 27 minutes
Coordinates
5802
Uploaded
March 15, 2024
Recorded
February 2024
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near Casara Tombal, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Percorso andata e ritorno dalla Valmaron al rifugio Barricata con puntatina al monte Lisser, meta abbastanza vicina a Padova e non troppo complessa da percorrere visto che cammineremo al buio, ecco perché il monte Lisser, inoltre alcuni amici ci aspettano per cena al rifugio Barricata. Partiamo quindi da Padova subito dopo pranzo verso le 13 e 15 ed arriviamo in loco poco dopo le 15.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 17,3 Km (5.4↑ 5.1↓ 6.8↔)
Altitudine massima: 1387 m
Altitudine minima: 1339 m
Dislivello assoluto: 48 m
Totale salita: 613 m
Totale discesa: 589 m
Tempo totale: 7h 30' (soste e cena incluse)

Parcheggio presso rifugio Valmaron. Quota 1347 mt.
Parcheggiamo sulla strada sotto al rifugio Valmaron dove c’è spazio in abbondanza. C’ neve, non moltissima, ma già vedere tutto bianco intorno a noi rende gradevole e coerente al periodo stagionale il panorama. Ci prepariamo velocemente, decidiamo di lasciare le ciaspole in auto e partiamo allo sbaraglio puntando verso il Lisser. Come primo tratto risaliamo il crinale alle nostre spalle dove vi è un’evidente traccia battuta che segue i paletti di confine. Subito la salita seppur non impegnativa riscalda i muscoli e dopo pochi minuti dobbiamo togliere qualche strato per evitare di surriscaldarci. Intanto siamo salita di qualche metro e già possiamo ammirare la piccola pozza ghiacciata ideale per il divertimento dei bambini, il rifugio Valmaron ed un bel panorama verso nord. Completata la salita il panorama si apre anche verso le Pale di San Martino e le dolomiti Bellunesi. Puntiamo verso il limitare del bosco che seguiamo pedissequamente anche se forse era meglio attraversarlo, ma camminare sulla neve ha un suo perché anche se in alcuni punti si sprofonda e si fa un po’ di fatica. Tramite qualche saliscendi raggiungiamo la fascia prativa della pista da sci, ovviamente coperta di neve, che attraversiamo abbastanza agevolmente e dopo la quale decidiamo di entrare nel bosco in quanto al suo interno c’è poca neve e si procede molto più facilmente. Risaliamo il pendio camminando sulle foglie secche fino al termine del bosco dove la pista da sci si biforca, superiamo un primo attraversamento (1.7 km, 1479 mt, 54 ‘) che rappresenta il ramo destro della pista e che questa volta ci impegna un po’ di più in quanto presenta accumuli notevoli di neve dentro i quali sprofondiamo fino al ginocchio, fortunatamente è breve. Procediamo nuovamente in un nel bosco di faggi, spettacolare e colorato dalle ultime luci del giorno, mi ricorda un pochino quello del Cansiglio, meno regolare ma comunque bello. Superiamo un secondo attraversamento (2.1 km, 1552 mt, 1h 10′) oltre il quale procediamo all’aperto sulla grande pista che scende dalla cima dello Lisser. Sul limitare del bosco trovo una traccia non molto battuta, ma meglio della neve fresca, la quale si innesta più in alto proprio sulla stradina che conduce al forte di cui si vedono ormai i manufatti, in realtà la traccia punta dritta verso la cabina degli impianti di risalita ed una volta raggiunta il panorama verso le dolomiti Bellunesi ed il col Nudo è appagante. Mi dedico quindi al forte, facendo il giro in senso orario raggiungo il lato sud dove si trova l’ingresso (2.87 km, 1618 mt, 1h 27′). Il forte è praticamente un museo, lo si capisce subito perché è ben tenuto e molto documentato oltre che ben chiuso. Trovo comunque un pertugio ed inzio a perlustrare l’esterno della fortezza. Una scaletta di ferro permette di salire sopra la struttura, praticamente sulle cupole degli obici, e come le vedette di allora avvisto l’amico che sta sopraggiungendo, ma ormai sono inebriato dalla luce e dalla visuale ed inizio a girovagare in attesa del panorama migliore. Una volta sopra le cupole lo sguardo volge automaticamente verso nord attirato dalle Pale di San Martino che seppure ingrigite dall’ombra offrono tutta la loro bellezza, sulla destra ancora il Pavione vestito di bianco mentre a sinistra come se giocasse a nascondino spunta la Marmolada, non si nota ad una prima occhiata perché sembra un tutt’uno con le cime davanti ad essa e molto più vicine noi, ma effettivamente guardando bene la foto si vede che la zona centrale è parte di un altro complesso montuoso appunto la Marmolada e più precisamente punta Penia e punta Rocca.

Forte Spiller (3.02 km, 1626 mt, 1h 40′)
Dopo una buona mezzora di goduria visiva ci apprestiamo a tornare giù, questa volta sfrutto il pertugio utilizzato da Pedro (3.03 km, 1620 mt, 1h 51′), molto più comodo e facile, lato ovest, poi ci dirigiamo verso l’impianto di risalita e decidiamo di scendere proprio lungo i tralicci dello stesso, in un percorso dritto, pulito e senza ostacoli. Mentre scendiamo alla nostra destra il cielo assume una tonalità talmente rosa da essere surreale, tale da far esclamare di stupore una coppia che sta risalendo il pendio con le pelli di foca, alla nostra sinistra invece le nuvole riflettono la luce del sole ormai nascosto dietro le cime. Ci immergiamo nella strettoia di risalita dell’impianto dove cala il buio, quando arriviamo sotto, la luce riprende vigore. Ci dirigiamo con molta calma verso la partenza degli impianti (4.25 km, 1370 mt, 2h 16′), si perché alla nostra sinistra è un tripudio di colori. Superate le casette degli impianti passiamo attraverso delle cataste di tronchi dove ci facciamo letteralmente un aerosol in quanto l’aria è pregna di resina, un profumo meraviglioso. Pochi passi e ci innestiamo sulla strada (4.58 km, 1364 mt, 2h 21′) dove prendiamo a sinistra verso il rifugio Valmaron. Ci passiamo sotto (5.1 km, 1367 mt, 2h 27′) ormai è buio, e le luminarie abbelliscono il rifugio. Il centro fondo Gallio è a pochi passi (5.35. km, 1343 mt, 2h 30′) all’ingresso notiamo il cartello che indica 6€ per l’ingresso pedonale, ma a quest’ora non c’è nessuno quindi per noi è gratis, superimao il curvone verso sinistra subito dopo l’ingresso e prendiamo a destra lasciando la strada che prosegue verso malga Campetti (5.46 km, 1341 mt, 2h 30′). Ormai è buio, proviamo le torce per sicurezza ma solo per qualche metro, continuiamo a camminare alla luce delle tenebre, la luna sta ancora riposando ma il bianco ed il riverbero dei cristalli di neve sono sufficienti ad indicarci la strada. La strada prosegue ora in salita verso malga Valmaron che raggiungiamo subito dopo aver superato una esse, l’edificio è alla nostra sinistra (6 km, 1381 mt, 2h 40′). Proseguiamo dritti fino ad un successivo bivio molto importante dove non si può sbagliare ed al quale prendiamo a sinistra verso il passo della Forcellona (6.32 km, 1400 mt, 2h 46′). Se si prosegue dritti lungo la strada si arriva lo stesso al Barricata ma facendo un giro molto più ampio, almeno il doppio. Questo è il tratto di salita più ripido. Raggiungiamo il passo della Forcellona (6.8 km, 1435 mt, 2h 55′). Il passo segna il confine tra Veneto e Trentino che tocca il passo con il vertice di un angolo di circa novanta grandi con un lato verso nord ed uno verso est in quello che qualche secolo fa era il confine con l’Austria come testimonia la presenza del cippo regio 22-Y segnalato da una tabella. Il buio ci avvolge, non vediamo nulla se non la strada pochi metri davanti a noi e qualche luce in lontananza, ma aver superato il passo ci mette di buon umore, siamo nell’altro versante ed ora ci aspetta la discesa nel lunghissimo tratto che porta verso l’albergo Marcesina e che segna anche il confine dei comuni di Enego ed Asiago. Raggiungiamo finalmente l’albergo sbucando nella strada della Marcesina (8.8 km, 1375 mt, 3h 25′), ora proseguiamo a destra lungo la strada, superiamo a sinistra la cappella San Lorenzo (9.05 km, 1371 mt, 3h 30′) e a destra malga Marcesina di sopra, più avanti lasciamo sulla destra la strada che arriva da malga Val Coperta quella da cui saremmo arrivati proseguendo dritti al bivio importante descritto più sopra, sempre dritti, passiamo anche malga Monte Cucco (10.1 km, 1375 mt, 3h 41′) che lasciamo alla nostra destra, in realtà vi è un sentiero che passa anche alle spalle della malga, ma molto meglio percorrere la strada dove la neve è più battuta. Superiamo la strada forestale Laghetti che lasciamo alla nostra sinistra poi dopo una curva a destra lasciamo la strada della Marcesina che gira intorno al monte Cucco ed arriva fino al parcheggio del rifugio Barricata, noi però prendiamo a sinistra (10.58 km, 1360 mt, 3h 47′) la traccia che arriva sempre al rifugio ma per vie più brevi. Si arriva a ridosso del rifugio dal lato sud, un piccolo pertugio permette di scendere subito nel piazzale dello stesso, ma se si prosegue dritti ci si arriva lo stesso in maniera più dolce.

Rifugio Barricata (11 km, 1351 mt, 3h 52′)
Il piazzale è ben illuminato da un potente faro e ci permette di ammirare le slitte da trasporto utilizzate dai gestori per trasportare gli avventori da e verso la Valmaron, mi soffermo prima per una foto e poi ad ascoltare le spiegazioni di un uomo dello staff uscito per fumarsi una cicca ed il quale mi illustra l’utilizzo del mezzo. Non ci resta che entrare, troviamo subito i nostri compari che ci aspettano per la cena prevista per le 19 e 30. Ci saremmo prolungati volentieri con le chiacchiere, ma dobbiamo rientrare a casa e soprattutto tornare all’auto, raccogliamo le nostre cose e ripartiamo quando sono orami le nove di sera, se non altro siamo ben riposati e pieni di nuove energie. Appena ripartiti facciamo una prima tappa sul monte Cucco (1387 mt) limitrofo al rifugio e sul quale si trova l’aquila di Vaia (11.6 km, 1387 mt, 6h) che merita assolutamente una visita, direi il viaggio, è veramente imponente, faccio perfino fatica a fotografarla, ben 6 metri e mezzo di altezza, è veramente enorme. Riprendiamo il ritorno scendendo dal monte Cucco alla base del quale svoltiamo a sinistra per innestraci sulla strada forestale Marcesina e quindi procediamo a destra (11.85 km, 1360 mt, 6h 10′). Ripercorriamo la strada nel più assoluto silenzio. Raggiungiamo l’albergo Marcesina (13.6 km, 1375 mt, 6h 30′) e svoltiamo a sinistra in direzione del passo. Il primo tratto è facile poi inzia la salita, non ripida, che ci porta a toccare nuovamente il passo della Forcellona ed il cippo (15.75 km, 1435 mt, 7h 8′). Ora è tutto più facile, siamo in discesa e la cadenza del passo aumenta fino al bivio successivo (16.1 km, 1400 mt, 7h 13′) che ci rimette nella strada che porta a malga Valmaron. Superiamo la malga e percorriamo la esse ed una leggera curva a destra che ci riporta nella strada forestale Campetti (16.97 km, 1341 mt, 7h 23′) dove svoltiamo a sinistra. Non ci resta che uscire dal centro fondo Gallio e raggiungere l’auto nel parcheggio sottostante il rifugio Valmaron.

Rifugio Valmaron (17.3 km, 1347 mt, 7h 23′)
Partiamo che sono ormai le 23, arriveremo a casa dopo mezzanotte, ma l’esperienza mi è proprio piaciuta, nonostante i ben 17 chilometri percorsi non sono stanchissimo, vuoi per il facile percorso, vuoi per la lunga pausa fatta per la cena, insomma ritengo sia una formula da ripetere. Alla prossima.

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Waypoints

PictographMountain hut Altitude 4,419 ft
Photo ofParcheggio rifugio Valmaron. Quota 1347 mt. Photo ofParcheggio rifugio Valmaron. Quota 1347 mt. Photo ofParcheggio rifugio Valmaron. Quota 1347 mt.

Parcheggio rifugio Valmaron. Quota 1347 mt.

Ampio parcheggio lungo la strada sotto al rifugio Valmaron. Come primo tratto si risale il crinale alle nostre spalle dove vi è un'evidente traccia battuta che segue i paletti di confine. Completata la salita si punta verso il limitare del bosco che si segue pedissequamente. Tramite qualche saliscendi si raggiunge la fascia prativa della pista da sci che si attraversa e dopo la quale si entra nel bosco in quanto al suo interno c'è poca neve e si procede molto più facilmente. Si risale il pendio fino al primo attraversamento.

PictographWaypoint Altitude 4,852 ft
Photo ofPrimo attraversamento (1.7 km, 1479 mt, 54 ')

Primo attraversamento (1.7 km, 1479 mt, 54 ')

Si risale il pendio all'interno del bosco fino al termine dello stesso dove la pista da sci si biforca raggiungendo così il primo attraversamento che rappresenta il ramo destro della pista. Impegnativo perché presenta accumuli notevoli di neve dentro i quali sprofondiamo fino al ginocchio, fortunatamente è breve. Si rientra nel bosco e si procede fino a raggiungere un secondo attraversamento.

PictographWaypoint Altitude 5,089 ft
Photo ofSecondo attraversamento (2.1 km, 1552 mt, 1h 10') Photo ofSecondo attraversamento (2.1 km, 1552 mt, 1h 10') Photo ofSecondo attraversamento (2.1 km, 1552 mt, 1h 10')

Secondo attraversamento (2.1 km, 1552 mt, 1h 10')

Si raggiunge un'altra pista da attraversare oltre la quale si procede all'aperto sulla grande pista che scende dalla cima del Lisser. Sul limitare del bosco una traccia non molto battuta, ma meglio della neve fresca, si innesta più in alto proprio sulla stradina che conduce al forte di cui si vedono ormai i manufatti, punta dritta verso la cabina di arrivo degli impianti di risalita. Raggiunta la cabina un pertugio permette di arrivare alle cupole, seguendo il muro di cinta invece dall aparte opposta si raggiunge l'ingresso del forte che è chiuso da un cancello.

PictographCastle Altitude 5,308 ft
Photo ofIngresso forte Lisser (2.87 km, 1618 mt, 1h 27') Photo ofIngresso forte Lisser (2.87 km, 1618 mt, 1h 27') Photo ofIngresso forte Lisser (2.87 km, 1618 mt, 1h 27')

Ingresso forte Lisser (2.87 km, 1618 mt, 1h 27')

Raggiunta la cabina di arrivo degli impianti, il forte è alle spalle, andando dritti verso il forte un passaggio permette di raggiungere le cupole, facendo invece il giro seguendo il muro di cinta in senso orario si arriva all'ingresso dove un cancello sbarra la strada.

PictographCastle Altitude 5,308 ft
Photo ofPunto di accesso alle cupole (3.03 km, 1620 mt, 1h 51') Photo ofPunto di accesso alle cupole (3.03 km, 1620 mt, 1h 51') Photo ofPunto di accesso alle cupole (3.03 km, 1620 mt, 1h 51')

Punto di accesso alle cupole (3.03 km, 1620 mt, 1h 51')

Dopo aver girovagato in lungo ed in largo lasciamo il forte tramite il passaggio prima descritto che permette di arrivare alle cupole dall'esterno senza entrare per il cancello.

PictographWaypoint Altitude 4,495 ft
Photo ofImpianti di risalita (4.25 km, 1370 mt, 2h 16') Photo ofImpianti di risalita (4.25 km, 1370 mt, 2h 16') Photo ofImpianti di risalita (4.25 km, 1370 mt, 2h 16')

Impianti di risalita (4.25 km, 1370 mt, 2h 16')

Dal forte scendiamo lungo l'impianto di risalita, seguendo i cavi. La discesa è rapidissima, dritta, pendenza non eccessiva ma che impegna un po' le gambe.

PictographIntersection Altitude 4,478 ft
Photo ofInnesto su strada (4.58 km, 1364 mt, 2h 21') Photo ofInnesto su strada (4.58 km, 1364 mt, 2h 21')

Innesto su strada (4.58 km, 1364 mt, 2h 21')

Dalle casette degli impianti si prende a destra si supera una enorme catasta di legna che profuma l'aria di resina e poi si raggiunge la strada che verso sinistra porta al rifugio Valmaron (5.1 km, 1367 mt, 2h 27').

PictographWaypoint Altitude 4,406 ft

Centro fondo Gallio (5.35 km, 1343 mt, 2h 30')

ANDATA (5.35 km, 1343 mt, 2h 30') A 200 metri dal rifugio Valmaron, fuori orario si pagano 6 euro per il solo passaggio pedonale. Quando passiamo noi verso le 17 e 30 non c'è nessuno. RITORNO (17,08 km, 1343 mt, 7h 24') Usciti dal centro si prosegue dritti sulla strada fino al rifugio Valmaron ed il parcheggio auto ormai in vista

PictographIntersection Altitude 4,400 ft

Bivio a destra (5.46 km, 1341 mt, 2h 30')

ANDATA (5.46 km, 1341 mt, 2h 30') Subito dopo il centro fondo si percorre un curvone a sinistra alla fine del quale si prende a destra, dopo pochi metri si procede a sinistra verso malga Valmaron già visibile in lontananza. RITORNO (16.97 km, 1341 mt, 7h 23') Ci riportiamo nella strada forestale Campetti ed in breve arriviamo al centro fondo Gallio

PictographWaypoint Altitude 4,482 ft

Malga Valmaron (6 km, 1381 mt, 2h 40')

ANDATA (6 km, 1381 mt, 2h 40') Subito dopo aver superato una esse sulla sinistra è ben visibile la malga, si prosegue dritti fino ad una curva a destra RITORNO (16.43 km, 1381 mt,72h 17') Superata la malga si affronta la esse dopo la quale ci si immette sulla strada che porta al centro fondo Gallio

PictographIntersection Altitude 4,544 ft

Bivio per il passo della Forcellona

ANDATA (6.32 km, 1400 mt, 2h 46') Questo bivio è fonfamentale se non si vuole aumentare notevolmente la percorrenza, si deve lasciare la strada e prendere a sinistra la salita verso il passo della Forcellona. RITORNO (16.1 km, 1400 mt, 7h 13') Ora è tutto più facile, siamo in discesa fino al bivio successivo ceh ci riporterà verso malga Valmaron ed il centro fondo Gallio

PictographMountain pass Altitude 4,685 ft
Photo ofPasso forcellona (6.8 km, 1435 mt, 2h 55') Photo ofPasso forcellona (6.8 km, 1435 mt, 2h 55')

Passo forcellona (6.8 km, 1435 mt, 2h 55')

ANDATA (6.8 km, 1435 mt, 2h 55') Il passo è ben indicato da tabelle, qui è presente anche il cippo 22-y che segnafa il confine con l'impero austro-ungarico. Superato il passo si scende velocemente e dritti verso l'albergo Marcesina. RITORNO (15.75 km, 1435 mt, 7h 8') Tocchiamo nuovamente il passo della Forcellona ed il cippo, poi giuù dritti verso la Valmaron

PictographIntersection Altitude 4,488 ft

Albergo Marcesina (8.8 km, 1375 mt, 3h 25')

ANDATA (8.8 km, 1375 mt, 3h 25') Struttura imponente, incrocio ben visibile seppure al buio, ma ci sono luci pubbliche ad illuminare la strada. Si prosegue a destra nella strada della Marcesina. RITORNO (13.6 km, 1375 mt, 6h 30') Raggiunto l'albergo Marcesinae svoltiamo a sinistra per attraversare il grande pianoro e salire verso il passo della Forcellona

PictographWaypoint Altitude 4,475 ft

Stradina per cappella San Lorenzo (9.05 km, 1371 mt, 3h 30')

ANDATA (9.05 km, 1371 mt, 3h 30') Dopo duecento metri circa sulla destra è visibile la cappella San Lorenzo, mentre a destra malga Marcesina, sempre dritti. RITORNO (13.37 km, 1371 mt, 6h 28') Ormai è visibile l'albergo Marcesina raggiunto il quale si deve svoltare a sinistra verso il passo della Forcellona

PictographWaypoint Altitude 4,508 ft

Malga monte Cucco (10.1 km, 1375 mt, 3h 41')

ANDATA (10.1 km, 1375 mt, 3h 41') Sempre dritti si supera anche malga monte Cucco visibile sulla destra RITORNO (12.3 km, 1375 mt, 6h 15') Si prosegue sempre dritti sulla strada verso l'albergo Marcesina

PictographWaypoint Altitude 4,452 ft

Bivio x Barricata (10.58 km, 1360 mt, 3h 47')

ANDATA (10.58 km, 1360 mt, 3h 47') Ad un certo punto la strada fa una curva destra di 90 gradi subito dopo la quale si deve prendere a sinistra. In realtà andando dritti si perviene comunque al rifugio per un tragitto leggermente più lungo, in mezzo alle due strade si erge il monte Cucco. RITORNO (11.85 km, 1360 mt, 6h 9') Scesi dal monte Cucco dopo la visita all'aquila ci si riporta nella strada sulla quale si procede a destra verso il rifugio Marcesina

PictographMountain hut Altitude 4,400 ft
Photo ofRifugio Barricata (11 km, 1351 mt, 3h 52') Photo ofRifugio Barricata (11 km, 1351 mt, 3h 52')

Rifugio Barricata (11 km, 1351 mt, 3h 52')

La stradina sale leggermente verso il rifugio Barricata visibile dopo un po' sulla destra ed il cui piazzale è illuminato da un potente faro. Al rifugio facciamo una pausa di circa due ore per la cena.

PictographWaypoint Altitude 4,551 ft
Photo ofAquila Vaia (11.6 km, 1387 mt, 6h) Photo ofAquila Vaia (11.6 km, 1387 mt, 6h)

Aquila Vaia (11.6 km, 1387 mt, 6h)

Appena ripartiti dopo cena riprendiamo lo stsso percorso, prima di tornare sulla strada a sinistra una deviazione indicata anche da tabelle porta in cima al monte Cucco dove è possibile l'opera Aquila di Vaia, ne vale veramente la pena.

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