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GRAVEL euganeo un pò spinto (a volte a spinta!)

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Trail stats

Distance
44.3 mi
Elevation gain
4,131 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
4,111 ft
Max elevation
967 ft
TrailRank 
38
Min elevation
7 ft
Trail type
One Way
Time
5 hours 43 minutes
Coordinates
2852
Uploaded
April 21, 2024
Recorded
April 2024
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1 comment
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near Battaglia Terme, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Dislivello positivo: 1447 m
Partenza: Battaglia Terme

Premessa e raccomandazione:
Non è un giro adatto a neofiti delle due ruote o a chi è abituato ad un gravel "classico" cioè su strade bianche o sterrati molto easy.
Si tratta di una percorso di soddisfazione, divertente e vario, ma di certo non banale e, in alcuni punti, più adatto alle MTB.
Alcuni tratti, se pur brevi, mi hanno richiesto (per prudenza o carenza di tecnica) di scendere dalla sella. In generale serve una buona gamba, così da divertirsi nei tratti più "pedalabili" e sulle salite più toste, e una buona esperienza gravel di sterrati più scabrosi.
Infine consiglio assolutamente penumatici con grip per il caso di bagnato , fango o per la presenza di roccette scivolose.

Il giro:

Da Battaglia Terme su strada accompagnata da pista ciclabile ci portiamo a Valsanzibio.
Dietro il seicentesco giardino monumentale (che merita una visita vedi https://www.euganeamente.it/il-giardino-monumentale-di-valsanzibio), inizia la nostra prima salita sterrata, il frequentato "calto callegaro", sempre piuttosto pedalabile, pendenze regolari, fondo inizialmente buono poi più roccioso quel tanto da alzare un pochino l'asticella delle difficoltà e pertanto anche il divertimento.
Prudenza perché è un sentiero molto frequentato dagli escursionisti e,inoltre, scelto dai bikers anche come via di discesa.

Lo sterrato termina nei pressi del monte Fasolo, tra le aree più note dei colli, frequentato soprattutto in primavera per il viale di ciliegi dalle bellissime fioriture e per l'incantevole panorama.

Lo sterrato del Fasolo è facile con fondo bianco, perfetto per gravel.

Segue la veloce discesa (prima sterrata, poi cementa e infine asfaltata) su viabilità secondaria fino al paese di Valle San Giorgio.

Lasciato il paese, sempre su asfalto, si risale a fontananegra, quindi di nuovo in discesa (tornanti) verso il borgo di Arquà Petrarca. La strada è abbastanza trafficata.

Non entriamo in paese (per salire in centro storico svoltare a sx ) ma, giusto ai piedi del borgo, alla rotatoria, imbocchimo l'uscita davanti a noi: rampa con tornante, breve ma decisa.
Al suo culmine, dopo aver rifiatato, facciamo attenzione a non perdere sulla destra via Zane (insegna ristorante il canzoniere) che, subito, si presenta sterrata.

Dopo qualche metro seguiamo sulla sinistra un sentierino single track in discesa, divertentissimo, dal fondo di terra abbastanza compatto ma con vari scalini naturali (non troppo alti) che richiedono un pò di attenzione e abilità. Difficoltà media. Nell'ultimo tratto, prima di ritornare su asfalto, dobbiamo affrontare uno scivolo, breve ma insidioso, da affrontare senza esitazioni.

Su asfalto si svolta a destra per seguire in direzione di Baone.
Alla rotatoria imbocchiamo la prima uscita e poco oltre svoltiamo a sinistra, su asfalto secondario, in mezzo ai campi di colza gialla.

A questo punto si sale al Monte Cecilia.
Ci aspetta una rampa in cemento, molto ripida ma piuttosto corta, che si fa sella.
Quindi portage fin quasi all ampio pianoro privo di vegetazione che costituisce la sommità di questa modesta elevazione euganea, particolare e panoramica.

Non c è modo di stare in sella in questo tratto, non tanto per la pendenza quanto per lo stato del sentiero, che, ad un certo punto, assomiglia ad un profondo canyon scavato dalle interperie e dai passaggi dei bikers in discesa.

Dal colle, per scendere a Baone affrontiamo un tratto sicuramente tecnico, ma anche divertente. Prudenza per via delle rocce e della sabbia che insieme possono risultare infimi, se non si è correttamente equipaggiati.

Tornati su asfalto, siamo praticamente a Baone. Proseguiamo con direzione Este. Città che non richiede presentazioni.
Aggiriamo le importanti mura cittadine e riprendiamo a salire prima su asfalto poi, all'altezza di un arco in pietra, pieghiamo a destra e seguiamo, su fondo acciotolato, una sorta di vicolo. Se bagnato può risultare scivoloso vista la discreta pendenza. È lungo qualche centinaio di metri, poi si scollina e poco oltre si ritrova l asfalto in corrispondenza di un ampio tornante stradale.

È la strada, più volte percorsa in bdc, che conduce a Calaone. Sono 3 km di moderata salita a tornanti frequentatissima dai ciclisti.
Calaone è un borghetto davvero coccolo con una fontana praticamente sempre funzionante.

Dopo la fatica ci aspetta una delle discese più panoramiche dell'anello. Piuttosto ripida e stretta. La prima parte si presenta asfalatata, la seconda metà sterrata ma priva di difficoltà (ghiaino).
Attenzione che la strada finisce su viabilità molto trafficata e, pertanto, allo stop stoppatevi per davvero.

Poi svolta a destra e pedalare veloci per abbandonare il prima possibile il traffico.

A Cinto Euganeo (museo della cava buscada) innestiamo la famosa ciclovia che aggira tutto il perimetro dei colli, l'anello insomma, per lasciarla a Lozzo Atestino.

I successivi 15 km ci condurranno fino a Teolo nel cuore dei colli, uno dei borghi in assoluto più frequentati e anche piacevoli. Qui si ritrovano ciclisti, camminatori, motociclisti, arrampicatori, semplici turisti. C è sempre una bella atmosfera.

Per arrivarci, tuttavia, dovremo affrontare un mix di salite in asfalto abbastanza ripide, alternate a tratti di sterrato dal fondo roccioso oppure più compatto, ma mai banale. Qualche divertente single track che sfrutta i sentieri dei camminatori (che potrà essere anche un pò sporco o inerbito a seconda della stagione...occhio eventualmente ai rovi) per concludere giusto sopra alla cascata della Schiavonaia (passaggio con bici a mano) e ultima discesa su sentieri stretti, sempre per camminatori (che hanno la precedenza). Pertanto vietato farsi prendere dall'entusiasmo con la velocità. Il posto è uno di quelli che vi aprirà il cuore ma ci vuole prudenza, buon senso e rispetto.

A Teolo fontana e possibilità di ristoro (se siete fortunati vi beccate la sagra degli gnocchi!).

Scendiamo poi senza incontrare particolari problematiche. Il fondo sterrato è buono. Ai piedi dei colli ci teniamo fuori dalla trafficata strada provinciale aggirandone la base su bel "troso" segnalato sempre come sentiero (un passaggio in p.p è evitabile tenendosi alla destra della corte).

Siamo quasi in chiusura dell'anello. Non prima di essere saliti alla chiesetta delle terre bianche. Ameno luogo da guadagnare con fatica.
Ci aspetta inizialmente una salita cementata di quelle da spingere con gambe e schiena e, a seguire, un ultimo tratto non propriamente adatto alle gravel. Anche in Mtb c è da essere scafati per destreggiarsi tra i sassi e la pendenza.
Il mio consiglio, ve lo dico già, è di scendere se non siete veramente veramente in gamba e con una bicicletta più adatta. Avvisati.

Questa sarà l'ultima fatica seria, e anche non seria, che affrontiamo.
Rientriamo infatti alla base su asfalto secondario e defaticante per le gambe.
La traccia si chiude presso il chiosco Fiore.
Ottima location dove brindare con una burretta e riprendere le energie.


@@@@@@@@@
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e allenamento, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 19 ft

0005108

PictographWaypoint Altitude 19 ft

0005108

PictographWaypoint Altitude 368 ft
Photo ofmonte cecilia

monte cecilia

PictographWaypoint Altitude 56 ft

prudenza. innesto strada trafficata

PictographWaterfall Altitude 435 ft
Photo ofCascata schiavonaia

Cascata schiavonaia

PictographWaypoint Altitude 38 ft

Ristoro chiosco 'fiore'

Comments  (1)

  • Photo of FrancescaB.
    FrancescaB. Aug 4, 2024

    I commenti di chi ha seguito la traccia sono sempre graditi, così da agevolare eventuali altri utenti che affronteranno l'itinerario.
    Se però replichi il percorso sul tuo profilo, è ugualmente gradita la citazione della fonte. Grazie FrancescaB

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