Asolando in Gravel .... con un pò di asfalto finale 2023-12-23 10:29

Viste le temperature anomale azzardo un percorso con un discreto chilometraggio, con l idea di faticare sugli sterrati pianeggianti ed evitando le salite (che fanno sudare con il rischio di congelamento. Senza considerare che l umido della stagione può risultare insidioso in discesa).

Così decido di raggiungere Asolo seguendo percorsi fatti e rifatti, ma sempre belli se lasciati decantare. La giornata limpida, poi, permette di godere dell"incantevole sfondo pedemontano a nord.

Da Mirano salgo lungo l argine erboso del Muson, che seguo con non poca fatica (le "canaline" che solcano l'argine presentano un fondo di fango scivolosissimo) fino all'innesto della ciclovia Muson dei sassi caratterizzata da un ghiaino bello scorrevole.

Mi dirigo quindi verso nord fino a Castelfranco Veneto, città del Giorgione, e da qui si prosegue con direzione Asolo lungo la ciclovia degli Ezzelini. Un ever green tra le ciclovie venete, adatta a tutti i ciclisti (no bdc), che permette di godere di ambienti ancora incontaminati nella campagna, prevalentemente su terreno sterrato, di vario tipo ma mai difficile.
Si incontra qualche incrocio da attraversare con cautela per riagganciare la ciclovia ma nel complesso quasi non si tocca asfalto.

Eccoci dunque ai piedi di Asolo, incantevole borgo che si preannuncia da lontano con la sua rocca simbolo e le colline a cipressi che ospitano signorili ville. La città di Eleonora Duse che verrà celebrata nel 2024, in occasione dei 100 anni dalla sua scomparsa (qui riposa nel cimitero di S.Anna).

Per raggiungere il centro storico di Asolo tocca andare in salita. L'unica fatica seria della pedalata odierna. Nel mio caso scelgo la salita di via San Anna, che non affrontavo da un pò. Sicuramente non tra le più semplici.
Se non volete faticare troppo vi consiglio di salire da Pagnano d'Asolo (in pratica vi basterà attraversare la strada provinciale dove finisce la ciclovia, di fronte all'antico maglio di Pagnano, e proseguire in moderata salita).

Dopo una meritata sosta in centro e qualche ulteriore divagazione in salita (evitabile) si scende lungo la suggestiva via foresto vecchio.

Da qui in poi voglio rientrare a Mirano lungo il percorso della social gravel "Miami classica 2023" che presenta vari passaggi nel bel mezzo della campagna, tra campi e tratturi. Sicuramente oggi non trovo il fango di ottobre ma, comunque, la bici non ne esce pulita e bisogna destreggiarsi tra le pozzangherone, avvallamenti e altre asperità del terreno.

Nel bel mezzo di un tratto molto infangato un problema tecnico del mio compagno di pedalata rischia di compromettere il giro. In realtà riusciamo a risolvere l'inconveniente ma preferiamo abbandonare lo sterrato e rientrare su asfalto fino a Mirano, evitando comunque strade troppo trafficate e pericolose.

L argine del Muson è abbastanza faticoso, così come i segmenti per campi dopo Asolo.
Per il resto giro godibile per tutti coloro che hanno sulle gambe (e sul sedere) almeno 100 km di autonomia.