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GRAVEL Anellone tra le province di Venezia, Padova e Vicenza -10-22 05:09

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Author

Trail stats

Distance
128.7 mi
Elevation gain
1,634 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,634 ft
Max elevation
966 ft
TrailRank 
24
Min elevation
12 ft
Trail type
Loop
Time
12 hours 42 minutes
Coordinates
2141
Uploaded
October 22, 2023
Recorded
October 2023
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near Mirano, Veneto (Italia)

Viewed 88 times, downloaded 5 times

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Itinerary description

Dislivello positivo: 1383 m....na secondo me è troppo.
Partenza: Mirano (ve)

L''obiettivo era percorrere un giro di allenamento, pedalando almeno 200 km con un discreto dislivello, privilegiando lo sterrato, in previsione della partecipazione ad una nota manifestazione gravel. All'evento gravel non so se parteciperò 😀, perchè il giro l'ho terminato a fatica, ma ne è valsa comunque la pena.

Premetto che sono partita con il buio per testare luci e sensazioni. Ho percorso i primi 70 km con le antenne sollevate e un'andatura molto molto tranquilla. Pedalare al buio sullo sterrato richiede prudenza e concentrazione anche se conosci a memoria le ciclabili. L insidia è dietro l angolo e ci si può fare davvero male.
Però, lo ammetto, è stata un'esperienza entusiasmante: prima di tutto mi sono resa conto che è fattibile andare im bici anche di notte (purchè ottimamente attrezzati), e sicuramente può tornarmi utile nelle mie prossime uscite ma, soprattutto, ho percepito delle sensazioni del tutto nuove.
Le ore, quasi quasi, sono corse via più in fretta e anche la fatica in un certo senso è passata in secondo piano. La mente era concentrata completamente sul "qui e ora" come raramente mi è capitato in bicicletta, se non con quella da corsa su salite tanto toste o al cospetto delle montagne.

Per quel che riguarda l'anello
mi sono limitata ad unire una serie di percorsi ciclabili piuttosto noti.
Avrei potuto privilegiare ancor di più lo sterrato, ma non avevo davvero più energie.

In breve:
Partita da Mirano ho seguito la ciclabile prima del Taglio sx e poi del Serraglio fino a Strà. Quest'ultima è completamente sterrata, su ghiaia, molto molto bella e sinuosa, se non la conoscete vale la pena farci una pedalata.
Da Strà cambio argine e mi porto sul lungo Brenta, in realtà per poco, fino a Vigonovo.
Quindi seguendo l'idrovia Padova-Venezia raggiungo Ponte San Nicolò, alle porte di Padova, aggirando la città del Santo con direzione sud, per innestare successivamente la ciclabile lungo il Bacchiglione (per un buon tratto asfalatata).
In località Bovolenta riprendo lo sterrato, qui su ghiaino, lungo la ciclovia del sale con un deciso cambio di direzione poichè si punta verso i colli euganei meridionali. Nel frattempo comincia ad albeggiare. Si solleva la nebbia umida dal canale che avvolge la campagna. Le nuvole poco a poco si colorano di rosa e di altre delicate sfumature, la temperatura diventa più mite.
È davvero emozionante vedere nascere il giorno. In sella lo è ancora di più.
Fino a questo momento il percorso si è svolto quasi completamente lungo ciclabili, o argini, quasi sempre fuori dal traffico, se non per alcuni incroci.
Se il periodo è piovoso dovrete schivare qua e là delle pozzanghere e pedalare su terra bagnata o coperta dalle foglie e, a tratti, tra la vegetazione fradicia.
Eccoci quindi sui colli all'altezza di Battaglia Terme. Innesto a questo punto il famoso e facile anello ciclabile in direzione di Monselice.
Lo lascio con l intenzione di tagliare attraverso i colli e riprenderlo sul versante est. Aggiro il monte Ricco puntando verso Arquà Petrarca su strade secondarie (con una breve rampa), l elegante borgo dove dimorò proprio il poeta, sempre molto frequentato da turisti e visitatori (e ciclisti).
È però ancora presto e le sue viuzze sono piacevolmente vuote.
Dopo l arcigna rampa in pavè che risale fino alla parte alta del borgo, mi concedo un caffè per
recuperare un pò di energie in vista dell'unica salita degna di nota dell intera giornata, che so bene essere molto impegnativa.
La strada che conduce al pianoro del Mottolone prima e quindi sul monte Fasolo poi è tra le più belle dei colli euganei. Man mano che si sale si guadagna un panorama indescrivibile sui rilievi vulcanici. Fino al Mottolone c è asfalto che abbandoniamo per uno sterrato molto pedalabile per raggiungere il Fasolo. In primavera questa salita è affiancata da incantevoli peschi in fiore, oggi invece i filari di viti sono accesi di un bel rosso vivo.
Scollino e sempre su sterrato mi dirigo verso villa Beatrice d Este (in discesa rampa di cemento ripida) che lascio alla sinistra. Si scende veloci con grandioso panorama.
In corrispondenza di una chiesa molto suggestiva completamente puntellata per evitarne il crollo, ecco una decisa svolta a desta e recupero uno sterrato non propriamente facile, più adatto ad una mtb. Il fondo è pietroso, e la forcella rigida non aiuta. Le pendenze non sono impegnative ma il fondo si, pertanto raccomando estrema prudenza.
Ritrovato asfalto eccomi di nuovo lungo l'anello euganeo che risalgo fino ai colli nord dove incontro le tabelle della ciclovia lungo il Bacchiglione. Pertanto abbandono i colli e seguendo l argine del Bacchiglione(in parte asfaltato in parte sterrato) mi dirigo verso Vicenza. Davanti a me si stagliano i cugini colli berici. Poco prima di Lumignano devio verso est e mi ritrovo a pedalare lungo l'ex ferrovia Treviso-ostiglia. Dopo 5 km lascio la ciclabile e intrapendo un anello di circa 30 km che percorre la media pianura vicentina, perfettamente indicato. A mio avviso la parte più bella della gita odierna. Pedalò quasi tutto il tempo su sterrato facile e piacevole lungo argini. Il panorama è ampio e libero da costruzioni e spazia fino ad abbracciare la pedemontana vicentina. In chiusura dell'anello mi ritrovo nuovamente sulla nota cicloviaTreviso Ostiglia.
Da qui in poi è un pedalare già visto e rivisto ma, ripeto, ero già troppo stanca per ulteriori deviazioni più interessanti.
All'incirca a Badoere mi dirigo verso Mirano per strade secondarie fino a Scorzè dove recupero la bella ciclabile dei 5 mulini per poi affiancare il passante all'altezza di Martellago e ormai a pomeriggio inoltrato rientrare a Mirano.

Se siete allenati a chilometri e dislivello non avrete grandi problemi a chiudere questo giro, nel complesso facile dal punto di vista tecnico.

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ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e allenamento, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità

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