Splendidi Euganei. Percorso ad anello da Torreglia

Bisogna ammettere che i colli Euganei, gruppo collinare isolato, a sud di Padova, hanno un loro perchè. Passando dall'autostrada si vedono questi "coni" che si ergono isolati uno dall'altro, alcuni pieni di ripetitori di tutti i tipi.
Il più alto e famoso è il monte Venda, sede di una importante base Nato ora praticamente abbandonata. Purtoppo, tutti quei tralicci non fanno un bel vedere, ma, una volta entrati nel microcosmo collinare, passao sicuramente in secondo piano.
Ci sono degli scorci bellissimi e i panorami, in alto, spazionano davvero a decine e decine di chilometri.
Sono percorsi da una miriade di strade, piste, sentieri. Molti di questi sono percorsi dalle mtb. Tutti ben tenuti e ben percorribili. E' possibile concatenare un'infinità di itinerari, con una gamma di lunghezza e dislivello direi quasi infinito.
Ai loro piedi sorgono dei bellissimi paesetti (cito, uno su tutti, Arquà Petrarca).
La nostra oggi era la prima esplorazione, e ci siamo affidati a tracce recuperate in rete.
Si parte da Torreglia, si sale per strada asfaltata ma non trafficata, per arrivare alle porte dell'eremo Camaldolese del monte Rua, passando per il bel borgo di Torreglia Alta, con la bella chiesa di san Sabino.
Giunti praticamente alla cancellata del territorio dell'eremo, si devia a sx su st molto divertente, che ci porta, più in basso, sull'asfaltata che costeggia il monte Orsara.
Poco dopo si esce sulla dx per affrontare un paio di rampe su vigneto (bisogna aprire e richiudere la recinzione). Ancora un po di asfalto e poi ci si inoltra su una pedonale molto bella, che ci porta verso il laghetto dei Maronari (beh... non aspettatevi un laghetto, ma è una specie di pozza, mal tenuta e attualmente senz'acqua).
Da qui un breve st poi a sx pochi metri di cementata e quindi a dx per un st e poi strada per scendere a fondo valle. Si atttraversa la provinciale 99 si sale sempre per st, si sfiora la malmessa chiesa di s. Lucia e su per poi dirigersi verso il monte Fasolo. Pausa per godere del bel panorama anche sul Venda e fratellino Vendevolo.
Quindi a dirigersi verso il pianorodel Mottolone con un paio di rampe molto ripide, ma cementate. Poi su st perfettamente percorribile. Dal Mottolone si scende e poi si risale per prendere un st molto lungo, che costeggia il Ventolone e il Monte Piccolo. Si scende a Montanella e si disegna un "promontorio" da cui si vede, in basso, un bellissimo laghetto.
Quindi, seguire la traccia per prendere il Sette Guadi che risale il fondo di una umida valle. Quindi a dx si scende per andare a vedere la bellissima villa a Valsanzibio.
Da qui, per statale e qualche st, si torna al punto di partenza.
Bello. Credo che in primavera questi posti siano ancora più apprezzabili, quindi avanti a progettarne la prossima esplorazione.