Riolo Terme BH2 - Anello Exploring Torri e Rocche della Vena del Gesso
near Cuffiano, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La scalata al Monte Rinaldo è il prologo di un percorso che tocca una dopo l'altra le rocche che segnano lo skyline dei dintorni di Brisighella
Estrazione e costruzione. Sono le due cifre caratteristiche del rapporto coltivato dall'uomo sui gessi fin dall'antichità, quando i primi europei privi di attrezzi particolarmente efficaci nell'affrontare la pietra furono fatalmente sedotti da quell'affioramento oggi noto come Vena del Gesso, ricco di punti in cui ricavare materiale da costruzione senza difficoltà.
Ciò che veniva estratto non tardava molto ad essere nuovamente posato al suolo, dove trovava una seconda vita come materiale da costruzione. E' così che si spiega lo sbocciare di rocche e castelli disseminati ovunque da queste parti – alcuni pressoché scomparsi, come quello che sorgeva sulla vetta di Monte Mauro – altri recentemente riportati alla vita (è il caso del castello di Rontana, oggetto ogni estate di intense campagne di scavi archeologici), altri ancora perfettamente conservati, come per la Torre del Marino, facilmente raggiungibile da Riolo Terme.
Il percorso che da qui conduce a Monte Rinaldo, in un paesaggio solcato dai calanchi, transita proprio al cospetto della torre eretta nel XV secolo, inconfondibile per le merlature e le feritoie di cui è costellata, oggi immancabile luogo di nidificazione per i volatili del territorio. Da Monte Rinaldo il percorso segue via Rio Chiè, immersa nel verde, per raggiungere Brisighella e i suoi tre colli. Dal borgo si sale e si scende prima in direzione della Rocca Veneziana – il maggior lascito del brevissimo dominio dei dogi sulla Romagna, prolungatosi per appena pochi anni ad inizio Cinquecento e in fretta dimenticato – e poi verso il Museo geologico, poco oltre il Santuario del Monticino. Qui è la preistoria a parlare, con le sagome in corten dei fossili rinvenuti nelle grotte: mastodonti, riconoceronti, iene, scimmie, coccodrilli e addirittura un oritteropo.
Anche il Rifugio Ca' Carnè, posto poco oltre sul percorso e da visitare per il suo museo piccolo museo di storia naturale, sorge ai piedi di una rocca, benché scomparsa. I resti del castello di Rontana da qui non sono visibili: è tuttavia sufficiente puntare in direzione sud, prendendo come punti di riferimento la croce di Rontana o le vicine antenne, per trovarsi all'improvviso nella Romagna dell'anno Mille.
Il Monte Sacco è l'ultima asperità della giornata, prima del ritorno a Riolo attraverso le campagne.
Waypoints
Torre del Marino
La Torre del Marino venne eretta verso la fine del XV secolo, per scopi difensivi e di avvistamento: domina infatti la Valle del Senio e una vasta area collinare.
Museo geologico all’aperto del Monticino
Nell’ex-cava di gesso del Monticino affiorano le principali formazioni rocciose della Romagna occidentale e porta le testimonianze di carsismo antico, nonché rappresenta il luogo in cui sono stati rinvenuti eccezionali reperti della paleofauna a vertebrati terrestri del Messiniano finale (tra 5,61 e 5,33 milioni di anni fa).
Rocca di Riolo
La Rocca di Riolo, antica roccaforte della Valle del Senio, sorse insieme al suo borgo sul finire del XIV secolo, come presidio per opera della città di Bologna.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Fantastico giro nel cuore della vena del gesso