Piani di Artavaggio e traversata del Sodadura

Giro con 180 di GRIT (indice obbiettivo difficoltà percorso secondo Garmin)

Peso ciclista 98 kg.
Consumo batteria 570 W

Asfalto 17 km (41%)
Sentiero-sterrato 13 km
Singletrack 11 km

Percorso fatto con Marco con panorami bellissimi sulle montagne della Valsassina, ma gravato da un grave errore nella scelta della prima salita verso Artavaggio, avendo incautamente seguito una traccia senza descrizione che passa da Moggio e sale ad Artavaggio; sconsiglio a tutti di fare in mtb questo tratto perché non è assolutamente pedalabile. Consiglio invece di passare dalla strada asfaltata verso Culmine San Pietro, prendendo prima della cima la sterrata che porta ad Artravaggio, cosa che farei se dovessi un giorno ripetere il giro.

Inizio da Maggio verso Moggio, con salita offroad inizialmente ripida ma pedalabile fino al primo waypoint. Da lì inizia un ripido sentiero non pedalabile che per un tratto di 3 km e 400 m di dislivello obbliga al portage o a un importante spintage.
Arrivati finalmente ai Piani di Artavaggio comincia il vero giro, con sterrata ripida e con fondo poco stabile che giunge al rifugio Nicola. Panorami bellissimi in questo tratto e nel successivo.
Dal rifugio si sale su singletrack sino al punto più alto del percorso, alle pendici del Monte Sodadura.
Da lì inizia un lungo singletrack tecnico in discesa con fondo spesso poco stabile che scende ai Piani di Alben e poi a Quindicina.
Si prosegue su discesa su asfalto per riprendere poi nuovo sentiero accidentato prima in salita e poi in discesa, che costringe in alcuni punti a spintage per brevi tratti.
Si riprende poi ultimo lungo tratto asfaltato in salita di 9 km x 400 m D+ che conduce a Culmine San Pietro.
Da lì inizia lunga discesa offroad molto sconnessa in alcuni i punti ma ciclabile, che ci riporta a Maggio.