Passo Silvella, Sella dei Frugnoni, mulattiera apicale, Costa della Spina (con finale top)
near Sega, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La salita inizia dalla curva a gomito di Sega Digon, in comune di Casamazzagno.
Si risale la lunga e poco ripida, nonchè asfaltata, Val Digon fino a casera Silvella (non aperta al pubblico). Qui si procede per sterrata militare (che si restringe in alto) fino al passo Silvella (ultimi metri con qualche sasso in più, ma si fa in sella).
Dal passo ci si dirige verso la catena dei Frugnoni, alla nostra destra spalle alla val Digon.
Inizialmente la traccia è semipiana, poi impenna drasticamente. Massima assistenza e massima attenzione per alcuni tratti leggermente esposti. Dopo la prima dura rampa ci sono nove tornantini stretti con pendenze più moderate ma terreno sempre tecnico. Infine l'ultima rampa (meno ostica della prima) ci deposita praticamente in cresta. Deviazione a dx per la sella dei Frugnoni. Siamo in Austria. Sotto a noi il magnifico Obstanser See con relativo rifugio, al quale si può scendere praticamente sempre in sella (s2).
Noi ci dirigiamo verso la caserma appena sotto la cresta, ben visibile dal passo.
Qui si segue la traccia verso Ovest. Non molto battuta ma evidente. Subito una rampetta e poi l'ultima, su terreno erboso. A questo punto si inizia a scendere su una traccia/mulattiera, con molti tornanti molto stretti (fattibili solo con il nose press, altrimenti si scende).
Si raggiunge la traccia proveniente da Monte Elmo che si asseconda verso il passo Silvella a cui si perviene, sempre in sella , dopo pochi minuti.
Ora su per raggiungere la cresta del Quaternà. Traccia molto evidente, ma non pedalabile per alcune decine di metri (lineari), per terreno troppo smosso.
Dalla Sella del Quaternà (bella madonnina che guarda la valle) si scende per prendere il sentiero, evidente, della sottostante Costa della Spina. Lo si segue molto lungamente fino all'omonimo monte (croce). Questo tratto è in alcuni punti appena esposto, ma è caratterizzato da numerose "scanalature" parallele. Scegliere la propria e seguirla, perchè uscirne non è banale.
Lasciata la croce sulla sx, si scende per pista forestale, piuttosto ripida e sassosa, fare attenzione (comunque nel bosco, esposizione zero).
Più in basso si esce dalla strada forestale sulla sx (vedere traccia gpx) per scendere sempre per forestale inizialmente, poi per mulattiera scassata ma molto bella. Si perviene alla bellissima chiesetta di san Leonardo. Giù a sx della stessa per traccia ripida e per bel st (vi passa la pedalonga). Arrivati all'asfalto si va a sx in discesa per poi uscire sempre sulla sx e prendere un tratto quasi piano, verde e con un bel panorama. Si raggiunge una sterrata recentemente costruita (almeno cosi si direbbe) che, dopo un'inaspettata rampona da 25%, ci deposita vicino al parcheggio, per chiudere così l'anello.
Bello veramente questo percorso, che richiede attenzione nelle discese (bisogna essere sempre "sul pezzo") ma senza rischi eccessivi.
Si risale la lunga e poco ripida, nonchè asfaltata, Val Digon fino a casera Silvella (non aperta al pubblico). Qui si procede per sterrata militare (che si restringe in alto) fino al passo Silvella (ultimi metri con qualche sasso in più, ma si fa in sella).
Dal passo ci si dirige verso la catena dei Frugnoni, alla nostra destra spalle alla val Digon.
Inizialmente la traccia è semipiana, poi impenna drasticamente. Massima assistenza e massima attenzione per alcuni tratti leggermente esposti. Dopo la prima dura rampa ci sono nove tornantini stretti con pendenze più moderate ma terreno sempre tecnico. Infine l'ultima rampa (meno ostica della prima) ci deposita praticamente in cresta. Deviazione a dx per la sella dei Frugnoni. Siamo in Austria. Sotto a noi il magnifico Obstanser See con relativo rifugio, al quale si può scendere praticamente sempre in sella (s2).
Noi ci dirigiamo verso la caserma appena sotto la cresta, ben visibile dal passo.
Qui si segue la traccia verso Ovest. Non molto battuta ma evidente. Subito una rampetta e poi l'ultima, su terreno erboso. A questo punto si inizia a scendere su una traccia/mulattiera, con molti tornanti molto stretti (fattibili solo con il nose press, altrimenti si scende).
Si raggiunge la traccia proveniente da Monte Elmo che si asseconda verso il passo Silvella a cui si perviene, sempre in sella , dopo pochi minuti.
Ora su per raggiungere la cresta del Quaternà. Traccia molto evidente, ma non pedalabile per alcune decine di metri (lineari), per terreno troppo smosso.
Dalla Sella del Quaternà (bella madonnina che guarda la valle) si scende per prendere il sentiero, evidente, della sottostante Costa della Spina. Lo si segue molto lungamente fino all'omonimo monte (croce). Questo tratto è in alcuni punti appena esposto, ma è caratterizzato da numerose "scanalature" parallele. Scegliere la propria e seguirla, perchè uscirne non è banale.
Lasciata la croce sulla sx, si scende per pista forestale, piuttosto ripida e sassosa, fare attenzione (comunque nel bosco, esposizione zero).
Più in basso si esce dalla strada forestale sulla sx (vedere traccia gpx) per scendere sempre per forestale inizialmente, poi per mulattiera scassata ma molto bella. Si perviene alla bellissima chiesetta di san Leonardo. Giù a sx della stessa per traccia ripida e per bel st (vi passa la pedalonga). Arrivati all'asfalto si va a sx in discesa per poi uscire sempre sulla sx e prendere un tratto quasi piano, verde e con un bel panorama. Si raggiunge una sterrata recentemente costruita (almeno cosi si direbbe) che, dopo un'inaspettata rampona da 25%, ci deposita vicino al parcheggio, per chiudere così l'anello.
Bello veramente questo percorso, che richiede attenzione nelle discese (bisogna essere sempre "sul pezzo") ma senza rischi eccessivi.
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