I Berici che non t'aspetti. Anellone da Brendola

I colli Berici, a differenza degli Euganei, sono più estesi anche se meno "appariscenti" in fatto di vette che sono praticamente tutte grandi colline. Sono caratterizzati da una fitta rete di strade forestali e sentieri che non raggiungono mai pendenze estreme e che si prestano, pur con qualche distinguo per il fondo, a volte sassoso, ma non impedalabile, a essere percorsi dalla due ruote (mtb).
In questo caso si è fatto un lungo anello che parte da Brendola, raggiungibile con estrema facilità in quanto a ridosso della a4 e proprio vicino all'innesto della nuova Pedemontana. Questo renderà i posti ancora più appetibili.
Descrivere l'itinerario è impossibile, per le tante deviazioni e incroci. Obbligatorio il navigatore (komoot è ideale per percorsi di questo tipo).
Da Brendola si sale per raggiungere la cresta soprastante, con a dx la bella rocca.
Si transita vicino ad un museo a cielo aperto di mezzi militari (curioso davvero trovare una cosa simile in mezzo alle montagne, ma merita una visita).
Si sale poi verso la Rocca che si sfiora (si oltrepassa il cancello con la bici in verticale, sulla dx). C'è una traccia da fare a piedi se si vuole arrivare proprio al monumento, ma non mi sembra una cosa tanto "fruibile". Da qui si segue la traccia che ci porterà più avanti alla Salve Regina, una piccola e graziosa chiesetta penso molto famosa in zona. Quindi più avanti si arriverà al veramente bel lago di Fimon. Si potrebbe farne il giro, ma, vista la stagione, abbiamo optato per tagliare e prendere subito la salita più lunga di giornata (con alcuni tratti di single e alcuni tratti di mulattiera sassosa, ma niente di impossibile).
Giunti sul punto più alto, si inizia a scendere, ma sempre con continue contropendenze che ci tengono le gambe ben calde...
Ultimo strappo per salire a Grancona, quindi giù e una lunga trasferta, quasi sempre su sterrato, per rientrare a Brendola.
Molto bello, da ripetere magari in primavera inoltrata.