Giro della becca France (quasi) da Vetan
near Vetan, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Questa volta parto dall’area pic-nic di Vetan con l’idea di arrivare a Saint-Pierre
Si sale lungo la sterrata (a tratti coincide con il sentiero S13) che passando per le due Baite di Pesse mi porta al rifugio Mont Falére, la salita è agevole anche se con qualche tratto ripida gli ultimi km sono rallentati dalle tappe per osservare le splendide opere dello scultore Siro Vierin che compongono un fantastico museo a cielo aperto.
Arrivato al rifugio pausa caffè e due chiacchiere per i dovuti complimenti allo scultore e poi si scende lungo il sentiero del tour du falère (S11-13) fino a poco dopo il “lac des grenouilles” (qualche passaggio a piedi per superare ruscelli e zone fangose) per poi seguire l’S11 molto bello che porta in falso piano in mezzo a dei bei pascoli a incrociare l’S9 che sale dalla Tza de la Counba e da Touraz
Da qui inizia l’S9a che mi porterà il vetta qui le cose si fanno più complicate si sale abbastanza a volte passando su una bella crestina mai troppo esposta fino ad arrivare alla croce posta sulla cima leggermente a monte della Becca France, ci sarebbe anche il sentiero che scende fino alla France vera e propria ma mi sembrava troppo in cresta per farlo da solo e inoltre questo era il mio obiettivo odierno
Fatta una pausa per ammirare il paesaggio e aspettare una altro ciclista che saliva giro le ruote e scendo con cautela fino a riprendere l’S11a che dovrebbe portarmi a Combelin si inizia con un passaggio per superare un ripido salto di roccia con scalini e gradoni che va fatto a piedi e poi si prosegue in diagonale lungo dei pascoli fino ad entrare nel bosco il sentiero continua in pendenza moderata il fondo è stabile (forse anche per le recenti piogge) anche se c’è qualche scalino e qualche radice nascosta dall’erba fa dei brutti scherzi.
Superata la diramazione che porta a Verrogne le cose si fanno più tecniche, la pendenza aumenta, quasi subito ci sono una paio di tornanti pietrosi molto ripidi, io faccio a piedi i 50 metri fino a portarmi dove la pendenza è accettabile, da qui in poi pur essendo più difficile è comunque fattibile basta scendere piano e scegliere bene dove far passare la ruota della bici..
Arrivato a Combelin decido di tornare a Vetan e non scendere a Saint-Pierre, il bel sentiero 10B mi porta senza fatica a Verrogne da qui per tornare alla macchina dovrei scendere e salire lungo l’asfalto facendo piu di 6Km decido cosi di seguire l’S12B pur sapendo che avrei dovuto affrontare un tratto molto ripido partendo dalla regionale si sale bene fino al primo tornante ‘, poi la pendenza si fa importante sarebbe in parte fattibile ma i tronchi e le pietre unite al tracciato stretto mi fanno quasi desistere, stavo per tornare indietro e sciropparmi l’asfalto quando sono arrivate delle persone a piedi che mi dicono che il tratto ripido non è più lungo che un paio di centinaia di metri.
Mi armo di santa pazienza e con il Walk e con le gambe gia un po’ stanche mi inerpico fino alla fine della salita, da qui un sentiero strettino e da fare con calma e poi dopo il passaggio dell’impluvio una poderale inerbita che parte con una rampa bella ripida (pero pedalabile) mi riporta al parcheggio di Vetan.
Un gran bel giro il una splendida giornata
Si sale lungo la sterrata (a tratti coincide con il sentiero S13) che passando per le due Baite di Pesse mi porta al rifugio Mont Falére, la salita è agevole anche se con qualche tratto ripida gli ultimi km sono rallentati dalle tappe per osservare le splendide opere dello scultore Siro Vierin che compongono un fantastico museo a cielo aperto.
Arrivato al rifugio pausa caffè e due chiacchiere per i dovuti complimenti allo scultore e poi si scende lungo il sentiero del tour du falère (S11-13) fino a poco dopo il “lac des grenouilles” (qualche passaggio a piedi per superare ruscelli e zone fangose) per poi seguire l’S11 molto bello che porta in falso piano in mezzo a dei bei pascoli a incrociare l’S9 che sale dalla Tza de la Counba e da Touraz
Da qui inizia l’S9a che mi porterà il vetta qui le cose si fanno più complicate si sale abbastanza a volte passando su una bella crestina mai troppo esposta fino ad arrivare alla croce posta sulla cima leggermente a monte della Becca France, ci sarebbe anche il sentiero che scende fino alla France vera e propria ma mi sembrava troppo in cresta per farlo da solo e inoltre questo era il mio obiettivo odierno
Fatta una pausa per ammirare il paesaggio e aspettare una altro ciclista che saliva giro le ruote e scendo con cautela fino a riprendere l’S11a che dovrebbe portarmi a Combelin si inizia con un passaggio per superare un ripido salto di roccia con scalini e gradoni che va fatto a piedi e poi si prosegue in diagonale lungo dei pascoli fino ad entrare nel bosco il sentiero continua in pendenza moderata il fondo è stabile (forse anche per le recenti piogge) anche se c’è qualche scalino e qualche radice nascosta dall’erba fa dei brutti scherzi.
Superata la diramazione che porta a Verrogne le cose si fanno più tecniche, la pendenza aumenta, quasi subito ci sono una paio di tornanti pietrosi molto ripidi, io faccio a piedi i 50 metri fino a portarmi dove la pendenza è accettabile, da qui in poi pur essendo più difficile è comunque fattibile basta scendere piano e scegliere bene dove far passare la ruota della bici..
Arrivato a Combelin decido di tornare a Vetan e non scendere a Saint-Pierre, il bel sentiero 10B mi porta senza fatica a Verrogne da qui per tornare alla macchina dovrei scendere e salire lungo l’asfalto facendo piu di 6Km decido cosi di seguire l’S12B pur sapendo che avrei dovuto affrontare un tratto molto ripido partendo dalla regionale si sale bene fino al primo tornante ‘, poi la pendenza si fa importante sarebbe in parte fattibile ma i tronchi e le pietre unite al tracciato stretto mi fanno quasi desistere, stavo per tornare indietro e sciropparmi l’asfalto quando sono arrivate delle persone a piedi che mi dicono che il tratto ripido non è più lungo che un paio di centinaia di metri.
Mi armo di santa pazienza e con il Walk e con le gambe gia un po’ stanche mi inerpico fino alla fine della salita, da qui un sentiero strettino e da fare con calma e poi dopo il passaggio dell’impluvio una poderale inerbita che parte con una rampa bella ripida (pero pedalabile) mi riporta al parcheggio di Vetan.
Un gran bel giro il una splendida giornata
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